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Autore: XDsofiaXD    27/07/2013    3 recensioni
Subito dopo le mie gambe si rifiutarono di muoversi, iniziò a piovere e fu un lampo a chiarirmi le idee
Fu in quel momento che ...... ... ..... per sempre.
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lei chiuse la porta e io rimasi li da solo. Perchè mi era capitata una sorella così antipatica? Mamma e papà erano andati al ristorante e lei sarebbe dovuta rimanere con me. Mi credevo grande ma in fondo avevo solo nove anni e non mi piaceva rimanere da solo e poi per tutta la notte, mentre mia sorella era in discoteca con quell'antipatico del suo ragazzo che mi prendeva sempre in giro per il mio terrore degli specchi. Adesso che sono rimasto da solo che faccio? Mi domandai tra me e me mentre ero ancora davanti alla porta. Decisi di andare a vedere la televisione, accesi la luce del corridoio e camminai verso le scale. Queste cigolavano ma io ormai mi ci ero abituato; sentii però qualcosa sfiorarmi le caviglie, sembrava una presa . . . quando sentii i miagolii di Ombra, mi tranquillizai: era semplicemente il mio gatto che avvolgeva la sua coda nero carbone sulle mie gambe, mentre mi guardava con quegli occhi di ghiaccio per ricevere attenzioni. Lo presi in braccio e insieme ci dirigemmo in camera. Appena dentro chiusi la porta lasciando il gatto per terra, accesi la televisione, quindi afferrai il telecomando e sedendomi sul letto iniziai a girare per i canali svogliatamente. Che noia, non c'era niente in televisione a parte quel quiz che odiavo; decisi comunque di vederlo almeno per farmi compagnia. In quel momento sentii una ventata gelida dalla finestra che mi fece rabbrividire. Andai verso la finestra e vedendo il mio riflesso nel vetro la chiusi di scatto e abbassai le tende. Dov'era Ombra? Non sulla sedia, non sul cuscino dove gli piaceva tanto stare. Stavo per chiamarlo ma mi trattenni non mi piaceva pronunciare quel nome a quell'ora di notte. Quindi andai in bagno dove spesso si nascondeva. Mi diressi verso la cesta dei panni sporchi, passando davanti allo specchio con un brivido. Ombra non c'era. Voltandomi per uscire dal bagno avvertii di nuovo un brivido e quindi mi voltai di scatto verso lo specchio: c'era solo il mio riflesso, un altro me, uno che si fingeva me ma in realtà non lo era . . . Allora perchè sogghignava, perchè si piegava di lato e con aria antipatica mi guardava dall'alto in basso e perchè adesso camminava verso di me . . . Stava uscendo dallo specchio, veniva proprio verso di me. Io feci un paio di passi indietro e arrivai presto con le spalle al muro, il mio riflesso, con una mano mi afferrò la gola, io urlaì terrorizzato, o almeno ci provai, visto che la voce non usciva tanto era forte la presa. Intanto vidi uscire un altro mio riflesso e quindi tanti altri. Per fortuna riuscii a divincolarmi e corsi a perdifiato giù per le scale con tutti i miei riflessi dietro di me che mi respiravano sul collo e non allungavano le mani per prendermi, solo perchè gli piaceva vedermi correre disperato. Arrivai alla porta e uscii di corsa fuori avevo gia il fiato corto, spinto dalla paura però corsi senza sapere dove andare e alla fine mi ritrovai davanti ad un cancello. Senza riflettere lo varcai, subito dopo le mie gambe si rifiutarono di muoversi, iniziò a piovere e fu un lampo a chiarirmi le idee: era un cimitero e fu in quel momento che sentii sul collo una presa fredda e pungente . . . vetro. Fu in quel momento che chiusi gli occhi per sempre....

  
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