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Autore: Amy Jackson Weasley    27/07/2013    3 recensioni
Cosa succederebbe se Crono si fosse impossessato del corpo di Percy anzichè di quello di Luke? In questa One-Shot racconto dell'ipotetico addio tra Percy e Annabeth se le cose fossero andate così, dal punto di vista di Annabeth.
One-Shot scritta ascoltando Get Out Alive dei Three Days Grace.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Annabeth Chase, Percy Jackson
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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"If you wanna get out alive”

 

 

 

 

Camminavo lentamente in mezzo all'alta erba verde di un prato che sembrava infinito. La calda aria estiva mi faceva svolazzare i capelli che mi solleticavano il viso. La luna brillava scintillante in cielo. Sarebbe stata una sera perfetta, se fossimo stati semplicemente umani e non semidèi. Se lui non fosse stato davanti a me, a pochi passi di distanza, i muscoli tesi per resistere alla forza divina che cercava di prendere il sopravvento del suo corpo.

Annabeth...” sussurrò.

Sono qui, Percy. Sono qui.” risposi con gli occhi che si riempivano di lacrime mente mi avvicinavo ancora di più al ragazzo che amavo più di ogni altra cosa.

Guardai i suoi occhi blu, che tra poco sarebbero sicuramente tramutati, diventando dorati e impazienti di vedere scorrere sangue.

Annabeth... non c'è tempo...” disse, lottando interiormente contro Crono “non c'è tempo per gli addii.”. Vedevo che il mare nei suoi occhi si schiariva, tendendo al verde: il Titano stava vincendo. “Non mettere la tua... la tua vita nelle mani di qualcun'altro... di nessuno... te la ruberanno...”.

Alzai una mano accarezzandogli il viso; lui la prese e la strinse con tutte le sue forze. “Non nascondere i tuoi errori...” continuò a fatica “Perchè se ne accorgeranno, ti troveranno e ti bruceranno...”.

Le lacrime iniziarono a scorrere sulle mie guance, roventi come lava.

Se vuoi uscirne viva corri Annabeth, corri... più che puoi, per la tua vita...”.

Percy, non finirai così. Ti salverò, forse gli dèi ti aiuteranno, Poseidone...” iniziai, ma i singhiozzi mi interruppero impedendomi di continuare. Non poteva morire. Non poteva lascirmi. Non così, non prima di aver vissuto, di avermi sposata e di essere invecchiato con me, di essere morto con me, ma di vecchiaia.

Mi alzai sulle punte e posai le mie labbra sulle sue, in un disperato tentativo di fermare il tempo e trattenerlo lì con me.

Mi staccai dolcemente appoggiando la fronte alla sua, lo guardai e sussurai tra le lacrime: “Sei tu a dover correre. Corri, Testa D'Alghe, corri via da Crono e salva la tua vita. Ti prego. Non lasciarmi così. Resta con me...”.

Mi guardò negli occhi. Il verde stava diventando giallo limone. Non avevamo molto tempo.

Annabeth...” sospirò “Se resto, non ci vorrà molto prima che il fuoco mi bruci da dentro. Se vado, posso solo sperare che accadrà dall'altra parte, dove le fiamme non potranno danneggiare niente e nessuno. Capisci, Annabeth?” mi chiese poi, contraendo le labbra in un sorriso forzato. Chissà quanto stava soffrendo mentre resisteva per dirmi le ultime parole...

Percy, ti prego, non puoi farlo. Non puoi uc... uccider...” cercai di dire, ma non riuscivo a pronunciare quella parola. Presi un respiro profondo, tentando di calmarmi: avevo pochi minuti a disposizione. “Non puoi. Ci deve essere un'altra soluzione.”
“Non c'è, amore mio. Devo uccidermi per impedire a Crono di vincere, non c'è alternativa. Nemmeno tu riusciresti a trovarla. ” rise. Poi tornò serio. “Ti amo, Annabeth, non scordarlo. Ti amo, ti amo, ti amo. Ti prego, resisti per me.”.

Annuii, tremante.

Annabeth...” boccheggiò. Per l'ennesima volta guardai i suoi occhi, e un brivido mi attraversò paralizzandomi: erano della sfumatura di giallo più simile all'oro che avessi mai visto. “Corri. Annabeth, scappa. Corri. CORRI PER SALVARE LA TUA VITA, ANNABETH!” urlò portandosi le mani alla testa. Un fulmine squarciò il cielo, che nel frattempo era diventato nero, soffocando i raggi argentati della luna. La pioggia scese su di me, bagnandomi mentre il buio mi avvolgeva. Non potei fare a meno di pensare che, tra le sue braccia, non mi sarei mai impregnata di acqua in quel modo.

ANNABETH! TI PREGO!” gridò Percy in preda al panico e al dolore mentre si piegava su sé stesso. “SCAPPA! ANNABETH!”.

Indietreggiai. Lo guardai per l'ultima volta, mentre estraeva un coltello e lo puntava verso il proprio cuore. I suoi occhi erano ormai quasi definitivamente dorati. “Ti amo, Annabeth Chase.” lo sentii sussurrare.

Anche io ti amo, Perseus Jackson.” mormorai in risposta. Si preparò a vibrare il colpo. Mi voltai con un gemito e iniziai a correre come mi aveva detto Percy. Correvo veloce, con il vento che mi spruzzava l'acqua in faccia. Correvo rischiando di cadere ad ogni passo. Correvo per la mia vita.

Avevo ormai raggiunto le truppe del Campo Mezzosangue quando un grido squarciò l'aria alle mie spalle. Quella voce, che avrei riconosciuto tra mille, urlava tutto il suo dolore, tutta la sua rabbia, tutta la sua paura. Inconsapevolmente urlai anche io, e le nostre due voci si mescolarono nell'aria: puro dolore. Pura paura. Puro amore. L'addio straziante di due anime ferite a morte dall'ingiustizia del destino.

Caddi a terra, priva di forze. Il suo grido si spense finendo nell'oscurità e il mio lo seguì subito. Poi il silenzio. Squarciante silenzio che segnava solo una cosa: la sua morte. Con le poche forze che mi erano rimaste voltai la testa. Un lampo illuminò la scena: riuscii solo a vedere un corpo steso a terra tra l'erba bagnata, inerte. Poi la pioggia e il dolore straziante mi accecarono, e caddi nel buio oblìo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nota dell'autrice:

Eeehy. Come ho detto nella descrizione, ho scritto questa (tristissima) One-Shot sulle note di Get Out Alive dei Three Days Grace.

Non so perchè ho voluto sconvolgere l'intera saga, ma l'idea ha preso forma mentre scrivevo; non so nemmeno in che periodo temporale è ambientata la storia, quindi piazzatela dove meglio volete.

Mi scuso con tutti quelli che mi stanno maledicendo (in realtà, è esattamente quello che sto facendo io al momento) ma l'ispirazione era troppo forte per essere ignorata.

Forse in molti si stanno chiedendo tre cose principali: perchè non ho scritto tutto questo su Luke e Talia? Perchè ho voluto praticamente ammazzare l'intera saga stravolgendola? E soprattutto, perchè ho deciso di uccidere psicologicamente (ovviamente solo se la FanFiction è uscita bene, cosa di cui dubito) tutti i fan di Percy Jackson?

Alla prima domanda la risposta è semplice: odio Taluke. Alla seconda non so rispondere, e alla terza... beh, forse sono sadica. Oppure masochista.

Vi lascio, grazie per aver letto, vi adoro!

Ps: grazie infinite a tutti quelli che recensiranno :)

  
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