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Autore: Vic 394    27/07/2013    8 recensioni
Continuò a farsi strada per la tormenta, gli stivali che affondavano nella neve fresca. Il classico clima balsamico di Berk, tutto sole e spasso e che ti faceva venire il congelamento della milza.
Finalmente giunse nella radura dove teneva nascosto Sdentato, che si precipitò a fargli le feste, gettandolo con forza nella neve gelida.
“Hey bello, fai piano” rise Hic rialzandosi “ti ho portato una cosa” aggiunse sistemandosi il berretto di lana e i guanti.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hiccup Horrendous Haddock III, Sdentato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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“Mamma, ma se i draghi la distruggono ogni volta come fai a dire di avere sempre una casa?” chiese il bambino abbracciando la madre.
“Perché la vera casa è dove sta il tuo cuore, con le persone che ami e che ti amano” rispose lei accarezzandogli la testa.


Hiccup ripensava spesso a quel giorno di svariati anni prima. Era uno dei pochi ricordi che gli restavano di sua madre, il più vivido.
Da quando lei era morta il giovane vichingo non era mai più riuscito a sentire di avere una casa, con suo padre che era diventato più chiuso e burbero che mai, negandogli sorrisi e tempo per giocare. Non aveva nessun amico, a parte forse Skaracchio, che comunque non lo capiva.

Continuò a farsi strada per la tormenta, gli stivali che affondavano nella neve fresca. Il classico clima balsamico di Berk, tutto sole e spasso e che fa venire il congelamento della milza.
Finalmente giunse nella radura dove teneva nascosto Sdentato, che si precipitò a fargli le feste, gettandolo con forza nella neve gelida.
“Hey bello, fai piano” rise Hic rialzandosi “ti ho portato una cosa” aggiunse sistemandosi il berretto di lana e i guanti. Recuperò dalla neve lo spesso fagotto che teneva in mano prima dell’”assalto”, mentre il drago si avvicinava circospetto, il corpo nero che risaltava nel bianco circostante.
Hiccup srotolò la lunga sciarpa verde che aveva cucito e la avvolse attorno al collo dell’amico.
Sdentato strofinò il muso contro la lana calda emettendo versi di gradimento, mentre Hic gli accarezzava la testa.
“Ti piace? Ora abbiamo anche l’abbigliamento coordinato” esclamò il vichingo indicando la sua tunica, dello stesso verde della sciarpa. Sdentato produsse un suono molto simile a una risata.
Nonostante la radura fosse abbastanza riparata il freddo si faceva sentire, infatti ben presto Hiccup iniziò a tremare.
“Freschetto oggi eh?” scherzò battendo i denti e strofinandosi le braccia. Sdentato reclinò la testa da un lato e si avvicinò all’amico, avvolgendolo con il suo corpo e coprendolo alla meglio con una delle sue grandi ali.
Hic sorrise e il drago lo imitò maldestramente, scaldandogli il cuore.
Non c’è che dire, quei due si volevano bene per davvero.

Per la prima volta, mentre guardava l’aurora boreale che spuntava tra le nubi, accucciato accanto al suo migliore amico, Hiccup Horrendous Haddock III si sentì finalmente a casa.




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Angolo Vic
Ciao a tutti (cri cri cri) sono felice di essere tornata così presto con una piccola fic senza pretese, anche se una certa CodaViola (non faccio nomi) non si fa viva da quando le ho detto che mi girava questa storia in testa... più o meno qualche ora fa :'D
Comunque, ho preferito che il flashback iniziale riguardasse Hiccup e sua madre perché non ce lo vedo Stoick a fare certi discorsi, poi mi sembrava desse un senso di dramma che mi è piaciuto. Ovviamente spero piaccia anche a voi, fatemi sapere che ne pensate!
La storia è ambientata nel corso del film, quindi Hiccup ha le gambe tutte intere e Sdentato è ancora tenuto nascosto.
Vado a farmi un voletto... con la fantasia, a presto!
Vic
   
 
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