Cinque ragazzi normali

 

Era strano ritrovarsi tutti lì insieme a parlare, come se niente fosse. Come se fossero stati cinque normali adolescenti, seduti davanti a cinque normali gelati, in una normale giornata autunnale. Era stata un'idea di Stiles, per alleggerire un po' la tensione che si era formata dopo la morte di Boyd e la sconfitta di Derek. Avevano invitato anche lui, che però aveva bruscamente rifiutato, perciò ora si ritrovavano Scott, Allison, Stiles, Lydia e Isaac, per un normale gelato fra amici. Sì quei cinque ragazzi avevano un disperato bisogno di aggrapparsi a qualcosa di ordinario, sempre se nelle loro vite si poteva parlare di ordinarietà. Due licantropi, una Cacciatrice, una probabile sensitiva e un ragazzo ben o male coinvolto.
"E ora cosa si fa?" Scott teneva lo sguardo fisso sulla coppetta di vetro azzurro davanti a lui. "Si aspetta, immagino." Isaac giocherellava distrattamente con il cucchiaino. Negli ultimi tempi si era affezionato a Boyd e non riusciva proprio ad essere allegro. "Ok, ragazzi, dovremmo divertirci, no?" "Stiles, c'è un branco di Alfa che ci da la caccia e un nostro amico è morto." "Capisco." Calò un silenzio teso, finchè non fu Lydia a parlare "Ma voi due non dovreste, non so, seguire una dieta da licantropi? Tipo solo di carne e cose così?"  Isaac e Scott scoppiarono a ridere. "Piuttosto sei tu che sembri un lupo mannaro. Non hai ancora toccato quel gelato!" Lydia lanciò agli amici un'occhiata inviperita. "Non siate ridicoli! Lo sapete benissimo che sono vegetariana!" "E questo cosa centra con il gelato, di preciso?" Anche Allison si unì alla conversazione, divertita dalla reazione dell'amica. "Ma non è ovvio Allison?" Stiles assunse uno sguardo scherzosamente indignato "pensa a quelle povere fragole! Erano esseri viventi anche loro, no? Mangiarle andrebbe contro gli ideali di Lydia!" Tutti scoppiarono a ridere, e Lydia accenno un sorrisetto sarcastico. "Seguendo questa logica, Lydia dovrebbe vivere d'aria!" "E' per questo che sono sempre così in forma, sapientoni." Lydia assunse un'espressione offesa che tuttavia non durò allungo. "Ovviamente Prada non segue le tue stesse convinzioni alimentari, eh?" Stiles lanciò un'occhiata ironica al cagnolino di Lydia che leccava freneticamente un piattino di porcellana per terra, con il nasino sporco di soffice crema bianca. "Il gelato per cani contiene pochissime calorie, nel caso tu non lo sapessi." "Alla fine hai ammeso che lo fai per la dieta." Isaac non potè trattenere un sorrisetto compiaciuto "Maledetti subdoli trucchetti" Lydia sospirò, ancora sorridente. All'improvviso la suoneria di Scott interruppe la conversazione. Tutti si misero in ascolto mentre l'amico rispondeva. Stette ad ascoltare per un tempo che ai ragazzi parve infinito, prima di annuire energicamente. Stiles gli toccò l'avambraccio. "Guarda che chiunque sia, non può vederti." Scott parve scuotersi e rispose "In cinque minuti siamo lì" Poi riattaccò. "Che succede?" La voce allarmata di Isaac si rispecchiava su ciascuno dei volti presenti. "Era mia madre. Vuole che torni immediatamente a casa. Se volete potete venire anche voi..." La voce di Scott era accigliata "Perchè? Cosa è successo?" La tensione era palpabile. "Io...devo studiare chimica." Le bocche di tutti si spalancarono, mentre Scott osservava divertito le loro espressioni stupite. Allison gli mollò un pugno leggero sulla spalla, che il licantropo non si sforzò neppure di parare "Che cattivo che sei!" "Sì, lo so. Allora, chi mi da una mano?" Gli occhi di tutti si spostarono su Lydia, che sospirò esasperata "Si può sapere perchè guardate sempre me? Scott ha veramente la testa dura, e per una volta qualcuno potrebbe aiutarmi!" Tutti scoppiarono a ridere, SCott incluso. "Dai, veniamo anche noi." Styles recuperò lo zaino che era finito sotto la sedia. "Lydia,non ringrazi il tuo eroe salvatore?" La battuta provocò ad Allison una severa occhiataccia, subito rimpiazzata da un sorriso. "Forza, andiamo. La chimica non aspetta nessuno!" "Neppure qualcuno di terribilmente affascinante come me?" Isaac sfoderò un ampio sorriso passandosi una mano fra i riccioli castani. Tutti scoppiarono a ridere.
Sembrava proprio che il destino avesse riservato una giornata di tranquillità per quei cinque ragazzi, una giornata come quella di qualsiasi altro adolescente.
Ma quello che quei cinque ragazzi non sapevano era che la giornata doveva ancora finire. E in un pomeriggio possono succedere tantissime cose...

Beh, questo è solo un piccolo racconto che ho scritto di getto... spero che vi piaccia! :)