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Autore: Yasha 26    27/07/2013    19 recensioni
Tutto nella mia vita sembrava scorrere con un certo equilibrio,almeno è stato così fino al giorno in cui il diavolo è entrato nella mia vita. E questo diavolo ha il nome di InuYasha Taisho, il figlio del mio defunto capo.
************
-Signor Taisho mi faccia uscire!-
-Non posso, mi spiace signorina Higurashi. Prima dobbiamo concludere il nostro "accordo"!-
-Le ho già detto di no! Se ha tanta voglia di una donna con cui sfogare i suoi impulsi sessuali chieda a Kikyo. Lei certamente accetterà di buon grado!-
-Quella che voglio sei tu! E più mi dici no più mi spingi a volerti Kagome!-
-Mantenga le distanze signor Taisho! Non sono una sua amica quindi la pregherei di non chiamarmi per nome! Ora si tolga da davanti la porta e mi faccia uscire!-
-Credo tra un po’ sarai tu a pregarmi per concludere il nostro accordo.-
-Che intende dire?-
-Un uccellino mi ha detto che in questi minuti un ufficiale giudiziario si è recato a casa tua per pignorare alcuni oggetti per pagare i debiti che tuo padre ha contratto con le banche. Ma sai la cosa più bella? Io posso fermarlo con una semplice chiamata...Sta a te decidere…Kagome!-
STORIA IN REVISIONE
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: inu taisho, Inuyasha, Kagome, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ahi… che male alle ossa che ho! Ma cosa mi è successo? Ho avuto un incidente? Non riesco nemmeno ad aprire gli occhi. Mi fa male tutto il corpo.
-Non si preoccupi signor Taisho può tranquillamente andare a lavoro. Mi occuperò io della signora Kagome.-
Una voce femminile? Che è? Non la riconosco.
-La ringrazio signora Hiko. Non dovrei tardare molto comunque. Vado a vedere come vanno le cose all’agenzia e poi torno.-         è la voce di InuYasha
InuYasha! InuYasha!
Ma che accidenti…non riesco neppure a parlare, ma che succede?
Facciamo mente locale…cosa può essermi successo? Dunque…l’ultima cosa che ricordo è che ero a cena con InuYasha. Poi? Cosa è successo poi? Forse abbiamo avuto un incidente in macchina e mi sono rotta tutte le ossa? Mi sento come paralizzata, vorrei muovermi ma non ci riesco.
-A dopo amore mio. Torno presto non preoccuparti.-          dice lui prima di sentire un bacio sulla mia fronte, o almeno immagino sia un bacio, la sensazione è quella
Mi ha chiamata amore mio?? A me?
-Ciao piccola mia, prenditi cura di mamma mentre non ci sono ok?-     prosegue poi poggiando la mano sulla mia pancia
Ma con chi parlava? A chi ha detto piccola mia? E poi a chi si riferiva con “mamma”?
Mi sento così confusa. Devo sforzarmi di aprire gli occhi accidenti!
Ecco…forse ci sono, dai Kagome un piccolo sforzo…stupido cervello apri questi stupidi occhi! Perché non fai come voglio? Oh finalmente! Ce l’ho fatta!
Ehi ma…dove sono? Il tetto che vedo non sembra quello di un ospedale, eppure mi sembra familiare…
Ma certo! Riconosco il lampadario! E’ la stanza di InuYasha! Ma perché sono qui? Non è che mi ha rapita e drogata?
Ma no Kagome che vai a pensare…non è un santo ma non arriverebbe a tanto, e perché poi…l’ipotesi più probabile resta quella dell’incidente. Ma perché sono a casa sua e non nella mia? Forse ci siamo già sposati? Io non ricordo nulla.
Aspetta un attimo…non è che forse con l’incidente ho perso la memoria? Ho sentito parlare di cose del genere in tv. Magari ci siamo sposati anni fa e io non lo ricordo. Oh cielo!
-Buon giorno mia cara, vedo che si è svegliata. Andiamo a fare il bagno su.-        mi dice la donna che parlava prima con InuYasha
Credo sia un infermiera o roba del genere. Mi solleva dal letto e poi con un po’ di fatica mi mette su una sedia a rotelle.
Accidenti ma non è stupita di vedermi sveglia? Per essere ridotta così certo devo essere stata incosciente per diverso tempo.
Però ora che ho una visuale diversa dato che sono seduta e non distesa,  noto parte del mio corpo, ed è libero da fasciature o gesso. Ma se non ho niente di fratturato perché non posso muovere nemmeno un muscolo?
Che cosa frustrante! Aiutatemi per favore! Come faccio a parlare con questa donna o con InuYasha?
-Per adesso il catetere lo togliamo, lo mettiamo dopo il bagno.-          le sento dire
Il catetere? Oh certo…se non posso muovermi è normale averlo.
Inizia a spogliarmi e a riempire la vasca. E’ umiliante essere in questo stato però! Va beh che è una donna però non è certo piacevole sapere che qualcuno si occupa di te così.
Dopo il bagno mi riveste e mi asciuga i capelli. Cavolo non tiri cosi forte, mi sta strappando tutti i capelli con quella spazzola!!! Un po’ di delicatezza! Quando potrò parlare gliene dirò quattro!
Finito anche col phon mi riporta in camera da letto, lasciandomi al centro della stanza mentre lei rifà il letto.
Maledizione riesco solo a muovere gli occhi. Sono ore che provo ad aprire la bocca ma non ci riesco.
Oltretutto mi sto annoiando a morte a restare qui ferma al centro della stanza. L’infermiera va e viene continuamente dalla stanza. Leggermi un libro magari no eh?
Devo comunque trovare un modo di comunicare perché temo che finirò con l’impazzire! Potrebbe almeno venire il nonno o Sota a tenermi compagnia.
Ahiiii la mia testa! Che male! Cos’è questa fitta così all’improvviso?
-E’ l’ora della passeggiata in giardino. Oggi è davvero una giornata calda. Sono sicura che farà bene alla bambina un po’ di sole.-         dice l’infermiera portandomi con la sedia a rotelle verso le scale alle quale noto montato uno di quei sedili che scorrono lungo il bordo del muro, per permettere ai disabili di spostarsi nei vari piani. Ma da quanto c’è questa sedia? Io non me la ricordo.
Però perché ha detto “la bambina”? E’ già la seconda volta che parlano di bambina, a meno che…io forse sono incinta! E’ di sicuro così! Ma perché non ci ho pensato prima? Ora mi spiego le parole di InuYasha. Quindi aspettiamo una bambina. Non riesco a crederci. Diventerò madre. E’ una fortuna che lei sia sopravvissuta all’incidente. Vorrei vedermi la pancia ma non riesco a piegare la testa in basso.
Arrivata in giardino mi stupisco nel vedere quanto sia enorme e bello. Ci sono roseti di vari colori ovunque.
Come vorrei prendere una rosa. Deve essere profumatissima.
Un’ abbaiare improvviso mi ricorda che InuYasha ha due cani…Kaze e Kizu se ricordo. Ma che carini mi stanno vendendo incontro.
Oh no no no no! Aiuto mi sono saltati addosso e mi stanno leccando tutta la faccia! Qualcuno mi tolga di dosso questi spargi saliva a tradimento!
-Ehi voi due…giù! Che fate cattivi? Andate a giocare a palla su.-        li rimprovera l’infermiera facendoli scendere
Oh Kami…grazie signora! La vedo prendere della salviettine imbevute e me le passa sul viso per pulirmi.
Così va meglio! Saranno pure dolcissimi però avere la faccia grondante di bava di cane non è il massimo! Qualche leccata passi ma loro volevano mangiarmi la faccia coi colpi di lingua che mia hanno dato.
-Ma che caspita gli è preso a quei due? Di solito si addormentano tranquilli ai piedi della carrozzina. Ma guarda che hanno combinato! Hanno sporcato il vestito di terra. Uffa mi toccherà cambiarla di nuovo.-        si lamenta l’infermiera scrollandomi di dosso i residui di terriccio che mi avranno lasciato quei due
Ha detto che di solito Kaze e Kizu stanno seduti ai miei piedi, forse  vuol dire che si sono accorti che mi sono svegliata. Che sia stata in una specie di coma? Boh…comunque forse posso sperare che quei due facciano capire ad InuYasha che riesco a capirli.
A pomeriggio inoltrato vedo InuYasha di ritorno. Ha una faccia orribile. Cosa è successo?
Sento che c’è qualcosa che devo ricordare ma cosa? E poi perché per tutto il giorno non ho visto mio nonno? Lui mi sarebbe rimasto attaccato 24 ore su 24, invece non l’ho né visto né sentito chiamare.
Oltretutto questo mal di testa mi sta facendo impazzire. Sono delle fitte terribili.
Vedo InuYasha inginocchiarsi difronte a me, mettersi in mezzo le mie gambe e poggiare la testa sul mia pancia. Quanto è tenero!
Che strana sensazione che mi fa sentirmi abbracciata da lui…perché? Non è che forse me ne sono innamorata in questo periodo che siamo stati insieme? Beh qualcosa la provavo, questo ne sono sicura, ma era amore?
Lo vedo così triste, ma cosa gli sarà successo? Stamane non mi sembrava così.
-Mi sento solo amore mio! Sono stanco. Mi chiedo che senso abbia avuto la mia vita. È tutto sbagliato. Niente è come dovrebbe. Perfino la mia nascita è sbagliata. Ci ha pensato mio fratello oggi a ricordarmelo. Si è preso la TMM di papà. Volevo fosse tua. So quanto ci tenevi al tuo lavoro. Perdonami Kagome! Non sono stato buono a niente! Ho fatto soffrire mio padre e ho fatto soffrire anche te, e purtroppo temo farò soffrire anche nostra figlia perché sarà la figlia di un bastardo. Forse mi toccherà crescerla da solo e io non ne sarò capace. Sarebbe stato meglio se non mi avessero salvato quel giorno in cui rischiai di morire per overdose. Almeno sarebbero stati tutti più felici, e tu non staresti così, perché è colpa mia se stai così. E’ tutta colpa mia Kagome!-          gli sento dire con rabbia e amarezza
No perché dici così? Non puoi davvero preferire di essere morto! Tu sei vivo e la vita è un bene prezioso InuYasha, non puoi rifiutarla per una lite. Pensa a mio nonno e Sota che l’hanno persa in quel modo!
Cos’è che ho detto?
Cos’è che ho detto!!
La testa mi sta esplodendo! Aiutami InuYasha!
Nonno…fratellino mio! No! No! L’incendio! Loro sono morti! Ora mi ricordo!
Oh Kami…il mio cuore sta per scoppiare come la mia testa!
Vorrei urlare. Tirare calci, rompere tutto quello che capito compresa questa maledetta sedia a rotelle ma non ci riesco! L’unica cosa che fa il mio corpo è piangere. I miei occhi bruciano, e lacrimano copiosamente.
-Kagome?-      mi chiama lui accorgendosi che piango
-Kagome perché piangi? Ti prego dimmi che riesci a sentirmi amore mio! Ti supplico! Ridammi la vita dicendomi sì…per favore!-       mi chiede disperato prendendomi delicatamente il viso tra le mani
Sì ti sento e ti capisco e vorrei tanto dirtelo ma non ci riesco InuYasha! Che mi è successo? Non ho avuto nessun incidente vero?
Con uno sforzo immane riesco ad annuire appena, ma per fortuna lui lo nota.
-Kagome!-        urla stringendomi con forza
-Kagome…ti prego…so che ti chiedo molto però se non riesci a parlare prova a rispondermi almeno con gli occhi al momento ok? Chiudi gli occhi per dirmi sì e tienili aperti per no. Mi hai capito?-     
Bravissimo! Non riesco a parlare! Ottima idea questa dato che gli occhi sono l’unica cosa che muovo. Dopo averli chiusi in senso affermativo lo vedo tirare un sospiro come di sollievo.
-Sai cosa ti è successo? Hai ricordi di quello che è accaduto in questo periodo?-    
Assolutamente no! Non ho la più pallida idea del perché mi trovo in questo stato quindi tengo gli occhi aperti per dirgli no.
-E ti ricordi cosa è accaduto a tuo…cosa è accaduto la notte dell’incendio?-        mi chiede con un nodo alla gola
Sì purtroppo l’ho appena ricordato, così i miei occhi si riempiono di nuove lacrime.
-Kagome non sai quanto mi dispiace per quello che è successo. Però c’è una cosa che devi sapere.-       mi dice portando la mia mano sul mio ventre
Wow com’è grande la pancia! Ma da quanto sono incinta? E soprattutto se non ci siamo sposati, da quando lo sono?
-Ascoltami, lo so che è difficile però è meglio che tu lo sappia subito. Qui c’è…nostra figlia Kagome. Quella sera sei svenuta, così ti ho portato in ospedale e i medici mi hanno detto che eri incinta da quasi due mesi. Mi segui fin qui?-
Due mesi? Allora…sono rimasta incinta quel giorno che…
Rispondo di nuovo di sì. Voglio capire che diavolo è successo.
-Purtroppo a causa del trauma che hai subito stavi per perdere la bambina, ma lei è forte e ha saputo aggrapparsi alla vita fino ad ora. Tu invece sei entrata in uno stato catatonico e ti hanno messo in cura con potenti psicofarmaci, che però potrebbero essere dannosi per la bambina. Quindi ti prego…ritorna per noi quella di un tempo il prima possibile. Anche perché io sto morendo senza di te Kagome. Riprenditi e perdonami se puoi!-     mi rivela aggrappandosi disperato a me
Stato catatonico? Minaccia d’aborto? Psicofarmaci?
Ora mi è tutto più chiaro. Ecco perché non riesco a comandare il mio corpo.
Non so nemmeno come io abbia fatto ma riesco a posare la mia mano sulla sua testa per confortarlo. Poverino. Deve essere stato un periodo molto difficile per lui…mi dispiace che si sia sentito solo. Però perché mi chiede perdono? Lui che colpa ha della mia reazione?
-Sai Kagome, in questi mesi ho pensato tanto alla nostra bambina. Sono sicuro che sarà bellissima perché prenderà da te. Spero che tu non ce l’abbia con me per lei. Stupido come sono non ho neppure pensato a prendere precauzioni quel giorno. Eppure…non posso nasconderti che ne sono felice. È un piccolo miracolo la sua vita. I medici avevano detto che forse non sarebbe sopravvissuta invece ha lottato come un piccola guerriera ed è giunta al quarto mese di vita. Ora è tutto nelle tue mani amore mio. Fatti forza, per te, per lei, e se riesci fallo anche per me, perché ho un disperato bisogno di averti vicino.-       mi rivela con  voce incrinata, come se fosse sul punto di piangere
Quattro mesi? Sono al quarto mese? Quindi se ero incinta da due, vuol dire che sono in questo stato da altrettanti due mesi.
-Signor Taisho tutto bene? Perché è inginocchiato di fronte la signora?-         chiede l’infermiera correndo verso di noi
-Signora Hiko guardi Kagome…-       le dice InuYasha felice
-Cosa ha che non va?-     
-E’ ritornata in sé. Capisce quando le parlo!-        le spiega lui
-A me sembra la stessa signore. Continua a non muoversi.-    
-Il corpo sì ma le guardi gli occhi! Kagome…questa è l’infermiera che si è presa cura di te in questi mesi. Salutala chiudendo tre volte gli occhi.-       mi chiede lui, così faccio come mi ha chiesto
-Oh Kami! Lo ha fatto davvero!-        esclama sorpresa l’infermiera
-Gliel’avevo detto che è ritornata. La mia Kagome è ritornata!-          esulta stringendomi nuovamente a lui
InuYasha…amore mio perdonami se ti ho fatto preoccupare. Non volevo.
Amore  mio…che parola strana da dire proprio a lui. Solo ora ho ricordato quello che è successo prima dell’incendio, l’unica cosa bella di quel girono maledetto.
Così mio nonno e mio fratello sono morti da due mesi, e io non ho nemmeno visto il loro funerale. Mi sento così male. Come è potuto succedere? In casa non avevamo nulla di mal funzionante. Facevo controllare sempre tutto.
-Vieni Kagome, entriamo in casa. Dobbiamo chiamare subito il dottore e informarlo di questa bella notizia!-     mi dice prendendomi in braccio e portandomi dentro casa
-Kaede? Kaede dove sei?-     urla chiamando la governante
-Eccomi figliolo. Che succede perché mi chiami così? Kagome sta male?-      chiede preoccupata vedendomi in braccio a lui
-Affatto! Anzi…si è ripresa Kaede. Mi ha anche risposto! Chiama il dottor Sakuragi e fallo venire subito qui!-
-Lo chiamo subito!-        risponde la signora Kaede scattando come un fulmine a prendere il telefono
Dopo una mezz’ora arriva un uomo abbastanza giovane. È questo il dottore che mi sta curando?
-Signor Taisho è vero quel che mi ha detto la sua governante? La signorina Higurashi si è risvegliata dalla catatonia?-
-Sì! Ha risposto anche ad alcune mie domande muovendo gli occhi perché forse non riesce a parlare ancora.-
-Vediamo subito…sì in effetti c’è attività sensoriale da quel che vedo. Risponde anche agli stimoli della luce.-      risponde il medico dopo aver battuto un martellino sul mio ginocchio e avermi puntato una fastidiosissima luce negli occhi
Vuole forse accecarmi?
-Direi che la sua fidanzata è sulla strada della guarigione. Ci ha messo un po’ però finalmente sembra rispondere alle cure. Col tempo andrà riacquistando tutte le sue funzioni motorie. Dovrete avere solo pazienza.-        spiega il dottore
-Tutto il tempo che servirà per farla tornare come prima dottore. Non mi staccherò un solo secondo da te finché non ti riprendi capito Kagome?-         mi dice InuYasha quasi come fosse una minaccia
Che dolce che è! Avrei voglia di abbracciarlo adesso!
-Credo abbia capito InuYasha, guarda sta sorridendo.-        gli fa notare Kaede
-E’ vero! Ritornerai come prima Kagome. Te lo prometto! E quando starai meglio vendicheremo tuo nonno e tuo fratello!-     afferma con aria seria
Che significa “vendicheremo”? Vendicarli da chi??
 
 


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Non mi sembra neppure vero che Kagome si stia riprendendo! È un miracolo avere lei e mia figlia! Non posso crederci! Vi ringrazio Kami! Dal più profondo del cuore…grazie!
Sono passati tre giorni da quando Kagome ha ripreso coscienza di sé. Adesso riesce a dire qualche parola e a muovere le mani e le braccia. La notte ha dormito tranquilla, speriamo sia un buon segno.
Però c’è quella sua cantilena che mi rimbomba ancora nella mente…a quale mostro si riferiva? Vorrei chiederglielo ma non può ancora rispondermi.
Purtroppo ho dovuto raccontarle la verità sulla morte di suo nonno e suo fratello. L’ha presa malissimo.
Ha iniziato a urlare e piangere disperata. Ho perfino avuto paura in una sua ricaduta maledicendomi ogni secondo in cui la vedevo straziarsi di dolore. Per fortuna dopo essersi sfogata si è calmata senza conseguenze.
-InuYasha?-       mi chiama lei vedendomi assorto
-Dimmi amore che c’è? Vuoi l’acqua?-        le chiedo mentre le do da mangiare finalmente una minestra col cucchiaio e non col sondino o le flebo
-No…che hai?-
-Io? Nulla perché?-
-Menti.-          beccato!
-Ma no tranquilla. Pensavo solo a Sesshomaru.-         le dico per rassicurarla
-Cosa?-
-Voglio ottenere la proprietà esclusiva della TMM. Però non so come fare. E’ divisa al 50%, però so per certo che lui voglia venderla. Me lo sento.-
-Da cosa?-
-Ha rimodernato tutti gli interni anche se non ce n’era effettiva necessità. Oltretutto vuole negare a me di poterne usufruire e per ripicca è benissimo capace di chiuderla o venderla.-
-No! Non può! Tuo padre…-
-Lo so. Mio padre ci teneva a quella agenzia. Tra tutte le aziende che aveva quella era l’unica di cui si occupava personalmente e l’ultima cosa che vorrei adesso è perderla.-
La vedo accigliarsi a queste parole e immagino il perché.
-Ok lo so a cosa stai pensando. Quando ci siamo conosciuti volevo chiuderla, ma col tempo lavorandoci ho imparato ad amarla. E poi quel posto mi ha dato una cosa importante…te. Quindi non voglio rinunciarci per quel dannato di mio fratello.-
-Comprala, con falso nome.-     suggerisce lei
-Ma non credo di avere tanti milioni Kagome. Sono ricco ma non tanto da potermi permettere di acquistare un’azienda del genere.-
-E’ difficile.-
-Purtroppo sì. Ma non mi arrendo! Non l’ha fatto nostra figlia, non lo hai fatto tu, e non mi arrendo nemmeno io!-      esclamo convinto
-Bravo amore!-        mi risponde sorridendo
-Mi piace quando mi chiami amore sai?-       le dico dandole un lieve bacio sulle labbra
Quando sto per allontanarmi però lei mi prende per il colletto della camicia riavvicinandomi a sé e baciandomi più profondamente.
-Quanto mi sono mancati i tuoi baci Kagome!-       le dico quando ci stacchiamo
-Solo?-
-Beh…vuoi la verità?-
-Sì!-
-Non ho mai pensato al sesso se è questo che vuoi sapere. Era l’ultimo dei miei pensieri con te ridotta in quel modo. Le uniche cose a cui pensavo eravate tu e nostra figlia. A proposito, non mi hai detto che ne pensi. Ne sei dispiaciuta?-
-No. Sono felice!-         mi dice sorridendo
-E io sono felice ne sei felice anche tu Kagome.-
-InuYasha ci sono visite.-      mi avvisa Kaede
-Chi è?-   
-Noi! Come state ragazzi?-        ci chiede una Sango euforica che entra con Miroku ancora più felice di lei
-Bene ma, voi invece che avete? Siete strani!-
-Già!-      conferma anche Kagome
-Per festeggiare la rimessa in salute di Kagome abbiamo deciso di festeggiare…udite udite….fidanzandoci!-      rivela lei con un sorriso splendente
-Wow! Davvero? Ma non eravate voi quelli che dicevano che non volevano sposarsi? Avete cambiato idea?-
-Diciamo che abbiamo tratto insegnamento da quello che vi è successo. La vita è breve ed è meglio godersela con la persona amata!-         dice Miroku lasciandomi di sasso
-Ma è davvero Miroku il maniaco quello che parla? Stento a crederlo!-
-Ehi, perché tu non ti sei sistemato mettendo su famiglia? Eri maniaco quanto me!-     ribatte lui
-Touché.-       risponde Kagome divertita
Che bello vederla sorridere. Anche se so che sta soffrendo molto sta cercando di farsi forza per la bambina. Sa che non deve agitarsi. È una donna ammirevole per la sua forza d’animo.
Parliamo coi nostri amici fino a tardi. Si sono fermati a cena per festeggiare con noi la bella notizia.
Si vogliono sposare entro la fine dell’anno. Sono felice per Miroku. Trovare la tua anima gemella è una fortuna da non lasciarsi sfuggire. E a proposito di questo…
-Kagome, so che forse per te non è il momento giusto però, c’è una cosa che vorrei fare prima che la bambina nasca.-        le dico quando rimaniamo soli nell’intimità della nostra camera da letto
Che bello poterla stringere e sentirla ricambiare finalmente.
-Cosa?-
-Voglio che ci sposiamo prima che lei nasca. Lo so è una cosa stupida però, voglio abbia subito il mio cognome, senza doverla riconoscere poi e cose varie. Ti sembra una richiesta impossibile?-
-Io…no so. Non mi sembra giusto al momento con la morte di mio nonno e Sota. Perché vuoi che ci sposiamo prima?-
-Kagome…hai notato di aver detto una frase più lunga del solito?-     le faccio notare con gioia
-E’ vero. Non c’ho fatto caso. Chissà forse è stata la compagnia di quei due pazzi.-        risponde ridendo divertita
-Allora dovremo invitarli più spesso. Vedere Sango che picchia Miroku è esilarante in effetti. Comunque il motivo per cui vorrei che ci sposassimo prima è che voglio la bambina nasca all’interno del matrimonio come mia figlia legittima, e non come riconosciuta. Lo so che ti sembrerà un ragionamento stupido però…-
-Va bene. Se è per renderti più tranquillo sulla legittimità di tua figlia agli occhi degli altri lo farò. Però ricorda che tu devi vedere tua figlia legittima qui nel tuo cuore e non su un pezzo di carta.-       mi dice poggiandomi una mano sul cuore
-Hai ragione. Ma lei sarà nel mio cuore sempre, anche senza il mio cognome. Comunque posso farti una domanda se ora riesci a parlare meglio rispetto a prima?-
-Certo, però ti prego sollevami un po’, non mi piace parlare così distesa.-       mi chiede cercando di tirarsi su con scarsi risultati
-Seduta va bene?-       le chiedo poggiandola con la schiena alla spalliera del letto
-Sì grazie. Allora che vuoi chiedermi?-
-Sono due mesi che c’è una cosa che mi tormenta e solo tu puoi rispondermi. Kagome…tu mi  vedi come un mostro?-       mi decido a chiederle infine
-Eh? Ma che domanda è?-       mi chiede stupita come se le avessi chiesto se ha mai conosciuto E.T
 
 

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- Sono due mesi che c’è una cosa che mi tormenta e solo tu puoi rispondermi. Kagome…tu mi  vedi come un mostro?-
-Eh? Ma che domanda è?-
Ma è impazzito? Come gli è venuta questa domanda?
-Tu prima rispondimi. Sinceramente però ti prego.-        mi chiede guardandomi preoccupato
Non capisco del perché di questa domanda però decido di rispondere sinceramente.
-Forse all’inizio era così. Non facevi certo molto per farti apprezzare, ma ora non lo penso più. Se ti ho detto che ti amo è perché è così.-
-Allora non mi ritieni una persona meschina? Qualcuno da cui dover stare alla larga o di cui aver paura?-
-InuYasha mi dici che ti prende? Se è per quello che ti ha detto tuo fratello non devi affatto crederg…-
-Non è per Sesshomaru. È per te! Per quello che dicevi quando non eri in te.-       mi confessa con tono quasi infelice
-E cosa mai avrei detto da scioccarti tanto?-
Io non mi ricordo assolutamente nulla!
-Dicevi sempre “c’è un mostro nel mio letto, corri nonno!”. Hai ripetuto questa frase praticamente tutti i giorni, soprattutto la notte.-         spiega guardandomi fisso negli occhi
-Io… ho davvero pronunciato simili parole?-       domando stupita, mentre tristi ricordi si fanno strada nella mia mente
-Sì. Ho sempre pensato che fossero rivolte a me, per quello che ti ho fatto.-      
-Non erano riferite a te, ma ad un avvenimento del mio passato che speravo di aver rimosso.-         confesso quasi sull’orlo del pianto
-Kagome che ti prende? Se non vuoi parlarne non devi, ma non piangere ti prego.-       mi dice prendendomi tra le braccia e tenendomi stretta
-No, è meglio che ti spieghi. Non voglio che tu abbia dubbi sul fatto che mi riferissi a te. Vedi…tutti sanno che mio padre è morto suicida…-
-Sì. Si è sparato alla testa non è così?-       mi chiede continuando a stringermi per darmi forza, così continuo il racconto
-Esattamente, però nessuno, oltre me e mio nonno ha mai saputo cosa realmente è accaduto quel giorno. Mia madre era morta da poche settimane, io avevo sedici anni, Sota appena uno. Gli usurai minacciavano mio padre perché non pagava i suoi debiti, era molto depresso sia per quello che per la morte di mamma, così un giorno, temendo per me e mio fratello si chiuse con noi due in casa, prese una pistola e…me la puntò al centro della fronte chiedendomi perdono. Io avevo Sota tra le braccia, ero in lacrime supplicando di non premere quel grilletto, non riuscivo a muovermi dalla paura. In quel preciso istante arrivò mio nonno, che afferrò prontamente il braccio di mio padre che si preparava a colpirmi. Il colpo così andò a vuoto. Papà ritornato quasi alla lucidità si rese conto di ciò che stava per fare così senza darci il tempo di fermarlo si puntò la pistola contro e si sparò alla testa, davanti ai miei occhi e a quelli del nonno. Mio fratello dormiva quindi non ha visto nulla. In quell’istante vidi…il cranio di mio padre esplodere a causa del colpo. Il foro di uscita aprì un buco dietro la sua testa, lasciando uscire tutto quello che vi era al suo interno.-      racconto piangendo disperata ricordando la scena raccapricciante che mi si presentò davanti
-Kagome…non sai quanto mi spiace.-
-InuYasha…non sai che scena vedere tutti quegli schizzi di sangue sul muro, il suo corpo senza vita con gli occhi spalancati in una pozza di sangue. Le mie urla si sentirono anche per strada. Rimasi talmente scioccata che ogni notte da quel giorno sognai il fantasma di mio padre col cranio aperto, venuto a uccidermi. Mi svegliavo in preda al terrore chiamando mio nonno dicendo che un mostro voleva uccidermi, ma a lui non dicevo mai che il mostro era papà. Quello morto era suo figlio e non volevo infierire oltre, anche lui soffriva. Col tempo quegli incubi cessarono, grazie anche al fatto che mi appassionai al mondo della pubblicità. Crescevo Sota  e mi occupavo del nonno che si era ammalato di cuore anche per il dispiacere di vedere morire il figlio. Avevo quasi cancellato quel periodo dai miei ricordi…-
-Kagome mi spiace di averti riportato a galla questi tristi pensieri. Perdonami non volevo farti soffrire.-
-Non è colpa tua, sono stata io a volertelo raccontare. Il mostro a cui mi riferivo era mio padre, che allungava le mani verso il mio letto per afferrarmi. Lo so che è stata una cosa stupida perché sono sempre stata consapevole che lui non voleva farmi del male però…-
-Il tuo inconscio ne aveva ugualmente paura. E’ normale una reazione simile Kagome, avevi sedici anni dopotutto. Ora però non piangere più amore, hai bisogno di riposare. Troppe emozioni non fanno bene a te e alla bambina. Stai tranquilla perché adesso ci sono io a proteggerti e a prendermi cura di te. Non ci sarà mai più alcun mostro a minacciarti.-   
-Me lo prometti? Prometti che mi rimarrai sempre accanto?-       chiedo come una stupida ragazzina impaurita
-Certo che sì! Per sempre!-        mi ripete dandomi un bacio sulla fronte
Dopo questa promessa mi rilasso finalmente sul suo petto mentre mi aiuta a rimettermi giù, così posso lasciarmi scivolare nel sonno che spero sia privo di incubi, ma di bei sogni…con te presente InuYasha.                         
 
 
 






 
 
 



 
 
Ciao ^_^  come va? Il caldo mi sta lentamente essiccando come una mummia ( spero di non somigliare a Kikyo -_- )    e scrivere è difficile…soprattutto perché in caso non ho nemmeno un condizionatore T_T  povera meeeeeeeee…
Tralasciando le mie “disgrazie”  abbiamo scoperto quella di Kagome ^_^ ecco a chi si riferiva con “c’è un mostro nel mio letto”
InuYasha vuole togliere la TMM a Sesshomaru…ma come farà? Ci riuscirà?
Kagome è sulla via della guarigione e adesso sa tutto sulla morte della sua famiglia.
Vi anticipo che nel prossimo capitolo ci sarà la visita di Kagome al cimitero da suo nonno e suo fratello, e mi spiace dirvelo per chi me l’ha chiesto…si è persa il funerale celebrato due mesi prima.
Le toccherà anche far visita al caro Hojo in carcere per ottenere una confessione e poterlo incriminare...potete immaginare il resto ^_^
Sesshomaru avrà una brutta sorpresa invece ^_^
Bene che dirvi…siamo alla fine ormai della storia, il prossimo credo sia l’ultimo capitolo così mi concentrerò di più anche su “All I Need” di cui oggi pubblico anche il secondo cap ^_^….il prossimo aggiornamento è “Vivo per Lei”, domani credo ^_^
Baci baci Faby <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 

   
 
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