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Autore: Forbidden Colors    28/07/2013    2 recensioni
One Shot dedicata a Ziva,Tony e Gibbs :)
AUGURI MARGHEEEEEE
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anthony DiNozzo, Leroy Jethro Gibbs, Ziva David
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The heart wants what the heart wants




Image and video hosting by TinyPic Il freddo pungente di quella mattina,la neve che risplendeva al sole,i vapori che risalivano dalla strada...
Ziva aveva sempre amato i viaggi,sin da quando era bambina.

L'odore del caffè che inondava le strade e che di solito la faceva sorridere,stavolta la aiuto' solo a farle prendere coscienza di dov'era e di cosa stava per fare.

"Signorina..ehm..sarebbero trenta dollari!"
"Cosa?"
Poi,d'improvviso,ricordo'.
Le torno' esattamente alla mente ogni ora,ogni secondo di quei ultimi mesi.

"Certo mi scusi,ecco a lei" disse allungando il braccio verso il taxista.
Provo' dolore ad appoggiare lo stivale a terra.
Un dolore psicologico,mentale,non certamente fisico.
Una sensazione di vuoto che le attanagliava tutto il corpo,stringendolo senza nessuna intenzione di lasciarlo andare.

Il freddo che le accarezzò la pelle la fece rabbrividire.
Si strinse forte nel suo cappotto finché non decise di farsi strada tra centinaia di persone che sembravano solo cumuli di cenere,piccoli spruzzi sempre più frequenti,pronti a rovinare la neve candida e l'atmosfera che si respirava.
Tutti urlavano,correvano e spingevano. Non c'era niente di male. Anzi.

Ma quella mattina,il profumo di caffè al jinseng che prendeva prima di andare a lavorare,si era trasformato in qualcosa di più crudele.
Era diventato un ricordo.

Un ricordo che Ziva sapeva sarebbe rimasto null'altro non appena varcata la porta scorrevole dell'aeroporto internazionale di New York.

Image and video hosting by TinyPic Ma a figurarsi,non era quella la cosa che la intimoriva.
Perché non c'era in realtà timore,lei viveva anzi sopravviveva grazie ai ricordi,alcuni importanti,altri meno e non si spaventava nemmeno a cambiare vita.

Ma era sola.
E questo si,bruciava e faceva molto male.
Lei aveva qualcosa da perdere in quella città.
Per la prima volta aveva trovato qualcosa di permanente e lo stava gettando via come carta straccia.
Per un'offerta di lavoro? Apparentemente si,ma tutti sapevano che non era così.
Insomma,non ci credeva nemmeno lei.
Ma la verità era che non sapeva perché stava scappando,non era certa di riuscire a fidarsi ancora pienamente dell'uomo che amava o aveva solo paura di ferirlo nuovamente?
Stare con Ziva David non era complicato,era impossibile.
Lo aveva sempre detto. E la sua coscienza lo ripeteva ogni giorno.
The ones who get too close,always end up dead.

Si sentiva una vigliacca. Stava scappando.
Aveva avuto il coraggio solo di salutare Gibbs. Vedere Tony significava per lei tornare ai tempi della Somalia perché,in fondo,adesso non sarebbe stato diverso.
Lei avrebbe preso un volo lontano e sarebbe partita con la differenza che non si sarebbero rivisti mai più.
Tiro' con forza la piccola valigia a scacchi ed entrò in aeroporto.




Image and video hosting by TinyPic Ricordo che da bambina,mia madre era solita ripetermi che la famiglia e' dove ti porta il cuore. Dove stai bene,dove ti senti protetto. Amato.
Penso di averne compreso il vero significato solo adesso.
Perché è sempre così. Perché ci si rende conto del valore di qualcosa solo quando lo si sta per perdere per sempre.
Sono le quattro del mattino. Le strade deserte,il silenzio sovrano.
Cammino,veloce verso la mia meta.
Non sono sicura della mia decisione e sono convinta che lui non mi aiuterà per niente ma devo dirglielo.
Ora che,dopo la sparatoria e la chiusura del caso Parson,sta tornando tutto alla normalità,sento il dovere di andare a trovarlo.
Arrivo davanti a casa sua e apro la porta senza bussare. Non ce n'è bisogno,sono sicura che non sarà sorpreso da questa visita.
Scendo in cantina senza fare rumore e non lo trovo. 
Così mi siedo su una piccola seggiolina intagliata.
Il colore del legno non lucidato rivela i molti anni durante i quali deve essere rimasta qui.
Ma mi piace. Seguo con il dito i contorni e noto una parola intagliata proprio al centro.
Sorrido. Neanche un uomo super speciale come lui sarebbe mai riuscito a dimenticare ciò che Kelly aveva significato per lui.
"Cosa ci fai qui così presto Zee?"
Mi giro di scatto. "E tu perché non dormi Gibbs?"
"Finché la gente entra a casa mia a queste ore.."
"E tu chiudi la porta a chiave". 
Questa conversazione non avrebbe portato a nulla,come sempre.
Gibbs mi si avvicina tranquillamente,lo sguardo fisso sul mio,finché non mi raggiunge e afferra le mie mani.
Flashback. Mi torna in mente l'interrogatorio dopo la mia prigionia in Somalia. Quello che mi ha sussurrato all'orecchio.
Respiro. Come si dice? ah si,via il dente via il dolore...
"Non tornerò all'Ncis Gibbs."
Non sembra affatto stupido. O sa nascondere le sue emozioni anche troppo bene.
"Orli mi ha chiesto di indagare su Shmeil. Potrebbe essere coinvolto nell'omicidio di mio padre..e successivamente lavorerei a Berlino per aiutarli sui traffici di diamanti...insomma è un'ottima proposta. "
"No,Daveeh la tua e' solo voglia di vendetta. È già successo,lo sai benissimo dove può portarti questa situazione. Finirai per farti del male Ziva. Credimi. Io non lo voglio...Pensa a Tony"
I suoi occhi si illuminano.
"Non mi merita Gibbs,non deve rovinarsi la vita per stare con me. Non glielo permetterò"
Mi alzo dalla sedia ed esco il più velocemente possibile da casa sua.
Non mi segue,non mi ferma. Mi dice solo "Spetta a te decidere. Segui il tuo cuore."
Torno a casa sudata nonostante il freddo. Mi appoggio sulla porta fino a scivolare a terra e sto lì. Per tutta la notte. Immobile. Avvolta dal buio.


Image and video hosting by TinyPic "Il volo 3362 diretto a Berlino sta per partire. Si avvisano i gentili di salire sul veicolo"
Eccomi. Sto facendo il ceck-in.
È il momento.
Addio famiglia..addio DiNozzo...


Tony era stremato. 
Non sapeva nemmeno se stesse ancora piangendo o no.
Gibbs l'aveva chiamato quella mattina,dicendogli di andare a salutare Ziva che stava per partire. Non ci aveva pensato un'attimo.
Non voleva salutarla,doveva fermarla anche se non sapeva nemmeno il motivo della sua scelta così repentina.
Ma era arrivato troppo tardi. 
Aveva perso la donna della sua vita senza sapere il perché ed era solo colpa sua. Se solo avesse trovato la forza di dichiararsi prima...

Aprì la porta di casa con la spalla ma non entrò. Venne investito da un'ondata di rabbia mista a tristezza che lo portò a singhiozzare violentemente.

"Non ce l'ho fatta."
Una voce dietro di lui rimbombò attraverso il salone dell'appartamento.
Non una voce qualsiasi.
La sua voce.
Rotta da un pianto.
Tony si girò di scatto e la vide. 
Là,a pochi metri di distanza,con le guance e gli occhi gonfi,ancora la valigia intatta. Là davanti a lui. Sul serio.

Ora era finito il tempo dei ripensamenti.



Sospiro' felice. 
Finalmente ci era riuscita.
Aveva capito cosa era meglio per lei.
Tony stava dormendo beato con una mano intrecciata alla sua e l'altra posata sul suo ventre.
Gli accarezzo' i capelli e cautamente fece scivolare la mano libera fino al comodino per afferrare il cellulare.

In quella notte magnifica di quel giorno iniziato così funestamente,aveva riacquistato quello che voleva e che in realtà non aveva mai perso.
Mandò il messaggio e rise.
Papa' Gibbs aveva proprio ragione.
...

Strano.

" Image and video hosting by TinyPic Ho deciso,ho seguito il mio cuore. Ho alzato gli occhi al cielo fino a perdermi in mezzo alle stelle più lontane,ho pensato per ore in quel maledetto aeroporto ed ho capito.
La famiglia e' dove ti porta il cuore? E allora il mio cuore è e rimarrà sempre qua,con voi.
A domani,Gibbs,ti voglio bene."




Image and video hosting by TinyPic N.d.A.
OS lunghissima,eterna e senza senso. 
Scritta perché avevo voglia di fare una sorpresa..
La dedico come sempre a Margherita ma sta volta con un fine diverso.
Perché è il suo compleanno! TANTI AUGURI MARGHEEEEEE
E perché,anche se con un misero regalo come questo,volevo ringraziarla per tutto,perché è la persona più dolce che conosca,perché mi sta sempre accanto,mi tira su il morale,perché grazie a lei ho scoperto centinaia di cose,perché mi fa ridere come non mai,perché mi ha dato la possibilità di conoscere un mondo nuovo,al di fuori della mia minuscola città e perché mi sopporta. Perché come lei non c'è nessuno,perché è una ragazza dal cuore d'oro e una delle mie migliori amiche. Perché non importa se gli anni passano,noi rimarremo sempre grandi amiche,come se ci conoscessimo da una vita e io le devo tanto,tanto,tanto.
Perché le voglio un bene da morire.
Perché non c'è un perché. Solo i miei sentimenti,tutto qua.
Grazie e tanti auguri ❤

P.s. Scusate ancora per la lunghezza e lasciate un commentino se volete :)
Un bacione enorme a tutti voi ragazzi!
Alessia ❤
  
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