di una vita tranquilla verso l'avvenire,
protesa alla foce che è amica del mare
e nel suo corso pochi segreti si possono udire
di tutto ciò che uno sguardo riesce a capire.
Fiume di gioia è l'equilibrio stabile
che misura l'esistenza con un orario esatto,
e riesce a oltrepassare il confine labile
tra il tempo sereno e una vita da gatto
per delineare i contorni di un amore in atto.
Fiume di rabbia è l'inquietudine
che si prova nel dar la sentenza per l'errore,
e con le mani del fabbro di batte l'incudine
per cercare il colpevole di un nuovo dolore,
e non trovandolo, incerte, si fermano le ore.
Fiume di notte è la resa trionfante
di chi cessa di differenziare il sentimento
e, con l'esperienza, soppesa il rischio incombente
che c'è nel momento in cui si dice "non sento:
ho paura dell'uomo e del suo occhio spento".