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Autore: Loveyousince11_11    28/07/2013    7 recensioni
[The Witch\\\'s House]
Non saresti dovuta tornare, Ellen.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Perché sei tornata qui?
Saresti dovuta sparire e non tornare mai più, ma dovevi recuperare Flin. Quello stupido gatto voleva rimanere ad aiutare a fuggire chiunque fosse entrato nella tua  mia casa. E adesso lui è morto e tu stai per seguirlo. Buffo, tutta questa storia è iniziata perché non volevi finire la tua vita, non qui,in questo letto. E invece...credo che tu te lo sia meritato.

-Viola, noi siamo amiche, vero?-
-Certo Ellen. Ma ora non affaticarti, hai appena vomitato..sangue-
-Viola,le amiche si fanno favori, vero?-
-Bhè...si-
-Viola...giuri di farmi questo favore?-
-...io...-
-GIURA-
-...Si-
Il tuo viso si distese e nei tuoi occhi si accese una luce strana. Spostasti i tuoi capelli indaco su una spalla, ti pulisti la bocca scarlatta per il vomito. La tua malattia era arrivata quasi al capolinea.Nel mese che ti avevo assistita eri peggiorata visibilmente.Ancora non capisco come una ragazzina come te -come me- potesse vivere sola in questa enorme casa. Mi hai raccontato che i tuoi vivono lontano, ma come è possibile che nessuno sia venuto ad accudirti?
-Viola, prendimi quel libro...quello blu, nello scaffale in alto.-
Te lo presi e te lo porsi...se avessi saputo,l'avrei buttato nel camino, ma non avrei mai immaginato le tue intenzioni. Prendesti il libroe  lo apristi a colpo sicuro e sul tuo viso madido di sudore si aprì un sorriso folle.
-Viola, sai che non sono mai uscita di qui, vero?-
-Si-
-E sai che il mio unico desiderio,prima di morire, è quello di vedere il mondo la fuori-
-Si-
-Mi presteresti il tuo corpo?-
Rimasi sbigottita e scoppiai a ridere
-Ellen, sarei anche disposta a prestarti il mio corpo, ma è impossibile lo sai-
-No, è possibile. Ti sei mai chiesta come mai il mio gatto parlasse?Io..sono una strega.-
Il mio sorriso si spense e mi feci seria.
-Mi stai dicendo che davvero puoi scambiarci di corpo?-
-Si-
-Ma...ma tu stai MORENDO! Non puoi chiedermi di morire al tuo posto!-
-Non ti sto chiedendo questo. Mi restano tre settimane di vita. A me bastano tre giorni.-
Ti guardai negli occhi e vidi il desiderio di uscire che ti ardeva dentro.
-Infondo...tre giorni te li posso dare-
Mi abbracciasti..era la prima volta.
-Bene. Viola, prendimi la mano e ripeti dopo di me-
Pronunciai le poche parole che mi suggeristi.Appena finì di dire l'ultima parola, una forte luce esplose dalle nostre mani, che mi costrinse a chiudere gli occhi.Quandi li riaprì, mi snetì improvvisamente debolissima. Ti guardai...e fu come guardare in uno specchio. Tu, Ellen, eri diventata me e io te. Ti legasti i miei capelli biondi in due codine e mi desti un altro abbraccio.
-Torno presto, ti lascio Flin ad aiutarti, quaste pozioni per alleviarti e questi libri per consolarti-
Uscisti dall porta e dal quel giorno non ti vidi più, per dodici lunghi mesi. Ai primi dolori, bevvi la prima pozione, che mi bruciò la lingua, impedendomi di poter parlare. Pensando ad un errore o ad un effetto collaterale, presi il primo libro della pila e iniziai a leggerlo.Era un diario e la data risaliva a tre mesi prima, due mesi prima del mio arrivo.
''I miei genitori non mi amavano, perciò li ho uccisi. Poi ho mandato Flin a cercare una bambina a me simile. Ho ucciso anche lei, poi ho messo i corpi nel capanno al limitare del bosco e gli ho dato fuoco. I giornali riportano della  morte di tutta la famiglia. Tutti i miei 'amici' sono venuti a cercarmi. Ho ucciso anche loro, non potevano rivelare la mia presenza''
Aveva..ucciso..i suoi genitori?
La seconda pagina portava la data del giorno in cui l'avevo incontrata.
''Oggi è venuta una ragazzina nella casa.Ha circa la mia età.E arrivata nella mia stanza e mi ha portato dei dolci. Mi ha detto che era da tempo che voleva vedere cosa ci fosse in quella grande casa nel mezzo del bosco e che quindi aveva deciso di entrare, portando dei dolciumi per farsi perdonare dell'invadenza. Ho deciso di non ucciderla, solo dopo essermi fatta promettere che sarebbe venuta ogni giorno. Sto morendo e non voglio che questo accada mentre sono sola.Infondo,è simpatica''
Tutte le altre pagine raccoglievano disegni oppure pensierini tipo
''Sto trovando una soluzione'' oppure ''Lei è così carina, i suoi capelli,i suoi occhi, il suo viso è così pieno di VITA. La stessa che mi sta abbandonando''
Quella ragazzina era pazza.. Ma almeno mi trovava simpatica e carina. Peccato solo che nei suoi complimenti leggevo dell'invidia. Le gambe iniziarono a farmi male, così diedi un'occhiata alle pozioni rimaste. Su di una c'era il disegno stilizzato di un paio di gambe, così decisi di berla. Sulle prime non sentì nulla , ma poi un piacevole calore si irradiò dalle punte dei piedi fino al ginocchio. Mi appisolai ma mi svegliò una forte puzza di bruciato. Le mie gambe avevano preso fuoco e il dolore mi stava levando l'intontimento. Cercai di spegnerle, ma il fuoco bruciava sempre di più e con esso cresceva il dolore. Non vidi altra soluzione che recidermi le gambe. Fermai l'emoragia con la mia gonna e inizia a dubitare del ritorno di Ellen. Ma che bisogno c'era di farmi questo, visto che già si era presa la mia vita?


Ho meditato la mia vendetta per anni, ma finalmente sei tornata.
-Vi-Viola, parliamone-
-...da....thg...indi.....adg-  Dimenticavo, per colpa sua non posso parlare. Mi trascinai fino alla libreria e presi un foglio. Indinsi le dita nel sangue del gatto e scrissi 'Dammi indietro il mio corpo,oppure farai la fine del gatto'
Ellen mi guardò tremante e ferita,poi mi prese la mano e mi fece tornare nel suo corpo.Fu bellissimo. Tornata in me, presi il coltello che avevo usato per tagliarmi le gambe e la sgozzai: pensava davvero che l'avrei lasciata vivere?

Vagai per giorni nel bosco, cercando una via d'uscita. Ero stanca e debole. Mi imbattei in una piacevole costruzione. Sulla porta c'era scritto 'Clinica  Drevis'. Bussai e mi venne ad aprire una ragazza con deu trecce marroni, vestita da infermiera. 
-Oh, salve cara. Io sono Maria-
-Io sono Viola. Ho bisogno di aiuto-
-...Oh tranquilla, la dottoressa  Drevis ti aiuterà. Aya, abbiamo una nuova amica.....Non ti hanno mai detto che hai due occhi da bambola?-
  
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