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Autore: Althalea    29/07/2013    4 recensioni
Questa storia l'ho inventata quando ero più piccola per far dormire mia cugina Agnese al mio posto però ho messo una nonna un po' trasgressiva. E' più una storia comica che una favola ma spero faccia lo stesso effetto che ha fatto a mia cugina.
Spero che vi piaccia e vi faccia ridere!
Un BACIONE della Buona Lettura da CoffeBreak
Genere: Avventura, Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ma un bel dì…

<< Ehi!Nonna! >> gridò la piccola Agnese dal suo piccolo giaciglio.
<< Che vuoi sfascia famiglie? >> disse la Nonna Gertrude Oronza Meschini correndo per le scale.
<< Oh cara nonnina ti prego raccontami una storia! >>
<< E chi credi che sia?Papà castoro?Che tu sia dannata adesso ho perso la mia dentiera a Poker per colpa tua! >> disse l’anziana signora tutta sudata.
<< Cosa? >>
<< Niente stupido essere antropomorfo. Allora volevi una storia? >>
<< Si,ma non quelle che racconti sempre! Voglio una storia nuova,inventata! >>
<< Adesso vuoi troppo marmocchia! Comunque fammi pensare..ah si! >>
Così la cara nonno iniziò a raccontare:
C’era una volta in un luogo molto,molto,molto,molto,molto,molto,mol-
<< Nonna devi per forza iniziare con c’era una volta? E poi perché metti così tanti “molto”? >>
<< Ah quanto sei esigente! La prossima volta ti metto del Rum nella cena.. >>
<< Che cosa? >>
<< Zitta mi deconcentri! >>
Un bel dì in un luogo molto lontano,viveva un piccola e graziosa fanciulla di nome Rosalba,la bambina possedeva una bellezza a dir poco rara. Lei abitava con l’anziana nonna ubriacona in una casa di campagna.
Ma un bel d, mentre la bambina saltellava felice nei prati ricoperti di margherite,non vedendo la radice un albero ci inciampò. Cadendo di faccia nella terra ne mangiò un po’ e allo stesso tempo le si infilò un sasso nell'occhio destro. La bambina,facendo finta di niente,si rialzò e continuò a saltellare finché a causa della terra mangiata le mancò il respiro proprio sull'orlo di un precipizio. Non potendo veder bene dove mettere i piedi cadde. Fine.
<< No adesso che la storia è così avvincente non puoi finire! >> gridò la bimba euforica.
<< Si,si ho capitolo spezza gioie. >>
Mentre cadeva,cadeva e cadeva venne afferrata da dei rami che la riportarono sul prato verde. Ancora disorientata,dolorante e cieca capì di essere stata salvata dall'albero che le aveva quasi cavato l’occhio.
<< Oh albero,albero,perché mi hai salvata,albero? >>
<< E’ per picchiarti meglio! Guarda la mia radice com'è sciupata, adesso ti meno! >>
L’albero iniziò a schiaffeggiarla con i rami facendole diventare le guance rosse e gonfie come cocomeri. Quando l’albero placò la sua ira tornò al suo posto.
Agnese qu-
<< Nonna ma non si chiamava Rosalba? >>
<< Dammi un po’ di soddisfazione ogni tanto,almeno potevo fantasticare sulle tue possibili disavventure! >>
Rosalba, quindi, si avviò verso casa ma sbagliando strada entrò nella foresta Buia. La incontrò un folletto:
<< Oh folletto,folletto cosa fai qui,folletto? >>
<< Ma te sei scema,ma che dici cretina! >>
<< Oh folletto,folletto perché mi tratti male,folletto? >>
<< Ma te stai male sul serio, no veramente vai a farti visitare da qualcuno perché sei un pericolo pubblico!Dio santo quanto sei brutta! Vattene! Così spaventerai mio figlio! >> il folletto l’aggredì con una testa colpendo l’occhio sinistro. La bambina scappò via e finalmente trovò la sua casetta. Con la faccia gonfia,un occhio nero,un sasso nell'altro occhio,dei rami nei capelli,con gli abiti sporchi e rovinati e senza scarpe busso alla porta come se nulla fosse.
Aprì la nonna ubriaca di prima mattinata.
<< Che vuoi oscenità? Non voglio dei biscotti e non voglio aderire al tuo partito quindi smamma! >>
<< Oh no cara nonna,sono la tua dolce e amata nipote, purtroppo ho avuto degli spiacevoli eventi durante il corso di questa mattinata. >> disse sorridendo con l’unico dente che le era rimasto.
<< Ma che hai fatto schifezza?Hai ingaggiato una battaglia con The Rock? Va via brutta come sei nessuno comprerà i nostri liquori! Affiderò il tuo compito al cane. >>
<< Ma cara nonna io sono la tua adorata nipote! >>
<< Ti ho detto di andare via! >> la nonna chiuse la porta con violenza facendola sbattere contro Rosalba. La bambina così si ruppe il naso e le venne una commozione cerebrale. Così svenne.
 
Ma un bel dì si risvegliò e andò in città a cercare lavoro e casa. Mentre passeggiava per le strade osservando i negozi di moda vide due modelle litigare per un abito. Queste iniziarono a strapparsi i capelli e si lanciarono fuori dalla vetrina colpendo la povera Rosalba. La bambina cadde a terra ed un manichino le cadde sulle gambe rompendole. Così iniziò a strisciare a terra grazie alle mani. Arrivata davanti ad un venditore di sedie a rotelle questo la squadrò.
<< Oh mio dio che schifo! Vai via obbrobrio! >>il venditore le tirò una ruota addosso facendola scivolare contro una catasta di legni. La bambina prese alcuni legni e costruì una sedia a rotelle,con le ruote quadrate ci si mise sopra e aspettò. Riuscì finalmente a vedere qualcosa e a distinguere le macchine.
<< Finalmente il mondo mi sorride! >> alzò lo sguardo verso il sole bruciando entrambi gli occhi. Dimenandosi per il bruciore partì una ruota che colpì una vecchietta che attraversava la strada. Rosalba cadde con le braccia tese verso la strada. Sentì in lontananza il rumore di un’ambulanza aspettando che la prendessero. Ma invece l’ambulanza le passo sulle braccia tagliandole e andando a soccorrere la vecchietta.
 
Ma un bel dì mentre Rosalba dormiva vicino ad un cassonetto un bellissimo Top Model le si avvicinò.
<< Piccola bambina che ti succede? >> le si avvicinò al volto per darle un bacio ma quando lei si girò e lui vide la sua bruttezza con il bacio le strappò le labbra e la getto nel cassonetto. Così arrivò il camion della spazzatura e la gettò insieme agli altri rifiuti. La portarono alla discarica e li ebbe il tempo di abbronzarsi e diventare marrone come la cacca. Ormai infreddolita si fece crescere dei peli su tutto il corpo.
 
Ma un bel dì la nonna andò alla discarica,notandola la prese e la portò a casa. Mentre la bambina speranzosa pensava che la nonnina l’avesse riconosciuta. L’anziana signora più sbronza del solito la scambiò per un tronco peloso e la gettò nel fuoco. Fine!
 
Agnese osservo in silenzio la nonna.
<< Bene adesso devo andare a riprendermi la dentiera a Poker!Ciao sgorbio e ricorda che quella potrebbe essere la tua fine!Buonanotte! >>
<< Nonna ma qual è il morale di questa favola? >>
<< Uhm..vediamo..direi:non scassare le scatole alla nonna! >>


Quindi fanciulli e fanciulle,non date mai noia a chi non ti sopporta se no potreste finire male. Scherzo,spero la storia vi sia piaciuta!
  
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