LA MIA VITA
Quella mattina Abbie Evans aveva gli occhi gonfi e rossi,il viso era del tutto rosso a causa dei numerosi schiaffi da parte dei genitori e i polsi che le bruciavano,si era tagliata di nuovo.
*inizio flashback*
Abe era autolesionista da 3 anni ormai,aveva iniziato a tagliarsi all'età di 15 anni,quando un ragazza con un fisico palestrato,occho color caramello e capelli color castano le rovinò l'esistenza. Il suo nome? Justin Bieber.
Si divertiva a prenderla per il culo,ma sopratutto usava le ragazze come giocattoli,le scopava e poi le ignorava. Qualche volta veniva sorpresa da lui e la sua gang dagli ''ormoni impazziti'' formata da Liam Payne,Louis Tomlinson;Zayn Malik,Niall Horan e Harry Styles. Era presa di mira e la picchiavano senza un motivo,la insultavano,era vittima di bullismo.
Come ogni altro adolescente voleva correre a casa sfogarsi con i propri genitori ed essere solamente amati ma no,per lei era diverso,appena varcò il portone principale partirono gli insulti da parte di Andy,il padre e Meredith la madre.
-''ci metti troppo tempo ad arrivare a casa,stronza''- sbottò il padre lanciandole uno schiaffo.
-''l'hai data per caso a qualcuno?''-sbottò la madre acida mentre le tirava i capelli. Lei urlava ,piangeva e si dimenava dalle botte da parte dei suoi genitori. Appena furono più calmi e sfogati non la picchiarono più ma lei era rannicchiata a terra con le ginocchai al petto mentre piangeva. Si alzò e andò al piano superiore.
-''fottetevi!''-urlò lei dal piano superiore poi corse in camera sua e la chiuse a chiave,voleva scappere da quell'infermo mentre stava preparando la valigia i suoi genitori riuschirono ad entrare nella sua stanza e la riempirono di botte,lei singhiozzava supplicandoli di non farle del male,ma invano,le facero sanguinare il labbro inferiore e il naso.
Quando ando in bagno per medicarsi la vide,quella lametta che le avrebbe dato la felicità.
La prese e l'appoggiò sul suo polso provocandosi dei tagli,alla vista del sangue divenne euforica,felice ed emozionata e tristezzamdelusione e pianti se ne erano andati via..
*fine flashback*
ABBIE P.O.V
Fanculo a quei sogni che faccio ogni fottuta sera,ricordo i miei 15 anni come se fossero ieri,per colpa dei miei mi era scesa la ia autostima,mi sentivo un errore che non doveva nascere,mi tagliavo e qualche volta vomitavo e il mio corpo ne risentiva.
Contro voglia mi alzai e andai a farmi una doccia veloce,mi vestii in velocità e misi un po di trucco per nascondere occhiaie e segni rossi lasciati da quegli stronzi dei miei genitori,misi una felpa a maniche lunghe per nascondere i tagli sul polso sinistro,presi la cartella e di velocità uscii fuori senza nemmeno degnare di uno sguardo quegli ''esseri'' chiamati genitori. Feci caso alla discussione che stavano facendo -''tua figlia è del tutto inutile''-sbottò infuriato mio padre.
-''no,potrebbe sempre pur fare la puttana.''-ringhiò mia madre con un sorriso malizioso sulle labbra,entrambi finirono a ridere come due cretini,decisi di andarmene a scuola almeno lì sarei stat meglio,quindi uscii da casa sbattendo la porta.
Mi pizzicavano gli occhi,non potevo credere che questa vita era la mia,mi sedetti su una panchina e cominciai a piangere,non mi accorsi che qualcuno si sedette vicino a me..
-'' io sono Rose Smith''- mi disse con voce dolce e calda mentre mi porse la mano, -''io sono Abbie Evans''-dissi tra un singhiozzo e l'altro.
La ragazza mi racchiuse in un caldo abbraccio,piansi sul suo petto mentre lei tentava di calmarmi,era un gesto insolito,nessuno si era mai preocupata di una sfigata come me,solo questa ragazza,ma perchè rischiare la propria dignita con una come me?
.''Oh,guarda che c'è la Evans che piange accucciata a una ragazza niente male,sai pensavo che le sfigate si sognavano di avere degli amici..''-sbottò una voce cheodiavo e che avrei riconosciuto tra mille:Bieber
Angolo Autore
Ciao a tutte,eccomi con una nuova storia,mi è venuta l'ispirazione ieri e ho deciso di pubblicarla.
Spero che vi piaccia e mettero i capitoli tutti i giorni,grazie a tutti che la seguiranno,baci Roberta.