weakness

E’ già crollato, stranamente dopo notti del genere si addormenta prima di me ma oggi non riesco proprio ad abbandonarmi al sonno o, a essere del tutto sincera, non voglio proprio abbondarmi al sonno.
Il suo braccio tatuato è aggrappato saldamente alla mia vita e il suo petto spinge leggermente contro il mio come ogni volta.
Sento il suo respiro solleticarmi la pelle nuda della spalla ma è piacevole, le sue ciglia svolazzano sulle gote rosate e spero stia sognando.
Non necessariamente me, spero stia sognando un posto felice, un posto dove il Sole illumina il cielo, un posto in cui sentirsi liberi di vivere senza ripensamenti.
Quando era piccola parlavo spesso con mia nonna che raccontava sempre la storia del suo ‘vero amore’ (e con vero amore non intendeva affatto il nonno).
“sai di amare davvero qualcuno quando saresti pronta a fare di tutto pur di vederlo felice, quando il sorriso sulla sua bocca è più importante di qualche lacrima sulle tue guancie”
“e tu lo amavi davvero, nonna?” le chiedevo, lei puntualmente annuiva e mentre sulle sue labbra si formava un tanto piccolo quando triste sorriso rispondeva:“tanto da lasciarlo andare”
Adesso penso di capire cosa intendeva, solo che non mi aveva spiegato cosa si provasse a essere l’unica ad amare senza confini l’altro.



 
Mugolando qualcosa mi stringe ancora più a sé, cosa che non credevo fosse possibile.
Le sue braccia muscolose e la sua pelle abbronzata riescono quasi a farmi sentire a disagio visto il pallido colorito del mio corpo minuto.
Mi piace passare le dita sui piccoli nei che gli ricoprono il viso, vorrei toccargli le guance e annegare nei suoi occhi ma più di tutto vorrei baciarlo.
Baciarlo perché sono sicura che labbra morbide quanto le sue in vita mia non bacerò mai più.
I capelli biondo sporco sono scompigliati e gli ricoprono in parte la fronte, sembra più giovane visto così.
Giovane e bello tanto che la mia mente si è domandata più volte dov’è che tiene nascoste le ali.
Riesco quasi a immaginarlo nascosto in un angolo mentre tenta di nascondere le piume insanguinate delle sue ali nere e mentre tenta di sistemare alla bene e meglio le sue numerose ferite.
Non sarebbe un angelo felice o almeno ora come ora non lo sarebbe.



 
Se un giorno avrà una moglie vorrei dirle quanto è fortunata a possedere il cuore di qualcuno come lui.
Poi spero che lei mi auguri di trovare qualcuno che mi ami quanto suo marito ama lei.
Non so se avrei davvero il coraggio di parlarle, sicuramente al posto suo sarei così egoista da non volerlo condividere con nessuno visto che se poi ci si pensa una vita è un tempo così breve.
Conoscendomi potrei donargli il mio cuore cento volte e ancora non mi basterebbe.
Ma penso sia normale, se ami qualcuno.
Ti basta pensare a lui e il tuo cuore batte forte, gli occhi quasi luccicano quando parli di lui e quando lo guardi poi arriva la parte peggiore.
La gente definisce una sensazione del genere ‘farfalle nello stomaco’ ma le mie sono tutto tranne che farfalle.
E’ un turbine, un uragano, una centrifuga di emozioni che fanno su e giù dentro di te e non sai come fermarle.
Senti il bisogno di stringerlo forte a te ma non è un bisogno della serie ‘voglio abbracciarlo’, no.
Senti il bisogno fisico di stringerlo, di sentire la tua pelle contro la sua, di sentire il suo profumo e immaginare come sarebbe avere la sua voce come colonna sonora della tua intera esistenza.
Poi quando lo abbracci davvero ti senti come sott’acqua, come se tutto si fosse fermato, come se al centro dell’universo ci foste solo tu e lui.
Probabilmente una descrizione simile non rende davvero l’idea ma le sue braccia attorno a me lo fanno eccome.
Se potessi fare una domanda a me stessa tre trent’anni, mi chiederei se ho trovato qualcuno che mi ama quanto io amo questo ragazzo adesso.



 
Sposto lo sguardo sulla sveglia rettangolare posta sul comodino, segna le 8:13.
La disordinata stanza è fin troppo calda e la sua presa stretta sua di me non è certo di aiuto ma preferisco decisamente questo al freddo gelido di febbraio.
Credo non ci sia posto migliori per morire se non le braccia della persona che si ama, sentirsi al sicuro fino all’ultimo secondo della tua vita. Ora che ci penso è così che vorrei morire. Sarebbe una morte felice.
Probabilmente dovrei andare via ma non ne ho davvero voglia.



 
Da quando sono uscita da quel letto sono passati dieci minuti e non so perché sono qui seduta con la sua maglia addosso.
Credo che la porterò a casa come souvenir questa volta.
Lascio scorrere i jeans lungo le mie gambe e infilo nella borsa la felpa che avevo la sera prima.
Quando prendo i soldi dal comodino lui ancora dorme e continua a farlo anche quando gli lascio un bacio a fior di labbra.

‘Ti amo, Justin’. Tutto qui.
 
 



 

ronnie's space

uh oh, guess who's back 
dovrei dare i crediti a justin ma non credo mi segnalerà.
allora, se siete arrivati a leggere questo spazio significa che i pensieri contorti
che m'invadono la testa alle tre di notte dopo una dose eccessiva di taylor swift e tumblr
non fanno poi così schifo, dovrei essere fiera di me stessa.
tutto quello che avete letto non segue un filo logico, è roba che mi passava per la testa e che ho mischiato
in questa mezza specie di os cercando comunque di contestualizzare un po' il tutto.
non è che ci sia tanto da dire insomma, ultimamente la mia parte depressissa fa capolino un po' più spesso, tutto qui.
fatemi sapere cosa ne pensare, le critiche sono costruttive. aha.

(oh, mi scuso per eventuali errori e vi chiedo gentilmente di segnalarmeli)
un bacio, ronnie. (: