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Autore: LittleHarmony13    29/07/2013    2 recensioni
"La prima volta che lo vidi era metà Aprile, e gli alberi del parco vicino a casa mia erano in fiore. Le foglie assumevano colori tendenti al rosa pallido e i suoi relativi sottotoni, striate di bianco in alcuni punti.
L'odore che spargevano in tutto il parco era inebriante ed estasiante, perfetto per quella primavera.
Avevo deciso che quell'anno sarebbe stato diverso. Non avrei seguito il mio cuore per nessun motivo al mondo, tutto ciò di cui mi sarebbe importato sarebbero stati i miei libri, e la musica che volevo ascoltare, e i concerti che volevo vedere.
"La prima volta che la vidi era Aprile.
Ero nel parco vicino a casa mia, stanco di sentire le urla dei miei, che ormai litigavano per qualsiasi motivo.
Ero stato attratto dall'odore vivo e speziato dei peschi in fiore. I loro colori ispiravano tutti i miei quadri di recente.
Tutti i quadri che disegnavo per lei. Non sapevo bene chi fosse lei ma sapevo che prima o poi l'avrei incontrata, la persona che mi avrebbe cambiato cambiato la vita, e me la avrebbe sconvolta senza possibilità di ritorno. "
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Storia scritta per la "Multifandom Challenge" indetta dal gruppo Fb "Fanfiction Challenges."



Something wonderful is about
to happen.


 

Prompt: Pesca





"All I know is we said hello
So dust off your highest hopes
All I know is pouring rain
And everything has changed
All I know is a newfound brightness
All my days, i'll know your face
All I know since yesterday is everything has changed ."
Taylor Siwft ft. Ed Sheeran, Everything has changed.
http://www.youtube.com/watch?v=w1oM3kQpXRo



 



 

La prima volta che lo vidi era metà Aprile, e gli alberi del parco vicino a casa mia erano in fiore. Le foglie assumevano colori tendenti al rosa pallido e i suoi relativi sottotoni, striate di bianco in alcuni punti.
L'odore che spargevano in tutto il parco era inebriante ed estasiante, perfetto per quella primavera.
Avevo deciso che quell'anno sarebbe stato diverso. Non avrei seguito il mio cuore per nessun motivo al mondo, tutto ciò di cui mi sarebbe importato sarebbero stati i miei libri, e la musica che volevo ascoltare, e i concerti che volevo vedere.
Non sarei stata male per un ragazzo, mai più. Non valevano neanche la metà delle lacrime che avevo versato per loro in passato.
Il mio migliore amico mi aveva detto che meritavo il meglio, e che le esperienze passate erano solo un brutto errore che non si sarebbe ripetuto.
Ma io sapevo che sarebbe successo di nuovo, e così avevo deciso di chiudere il mio cuore a qualunque persona che non fosse Heathcliff del libro “Cime Tempestose.”
Ma poi vidi un ragazzo camminare in mezzo al parco, fra quelle panchine che tanto bene conoscevo. Mi passò davanti e tutto sembrò fermarsi. La sensazione di volerlo conoscere era troppo forte, ma purtroppo sono sempre stata una persona molto timida, e tutto ciò che feci fu lanciargli un fugace sguardo e velocemente riporre gli occhi sul mio libro. Anche lui mi guardò, o forse è stato solo uno scherzo della mia immaginazione. Ma sono abbastanza sicura di aver visto i suoi occhi azzurri fissarsi nei miei per un momento, e in quel preciso istante decisi che niente sarebbe mai stato più come prima.
E infatti non lo fu, per niente. Cominciò a piovere così forte che dovetti alzarmi in tutta furia dalla panchina sulla quale ero seduta, cercando di pararmi alla meglio con la borsa di cuoio in cui tenevo i libri di scuola.
“Se vuoi ho un ombrello, sai, se non vuoi bagnarti troppo.”
Una voce mi risvegliò dal mio stato confusionale. Era la sua voce.
Certo, io, sì.. Mi farebbe molto piacere.”
Quando Dio dava la capacità di formare frasi sensate io ero sicuramente in ultima fila.
Ma in quel preciso istante qualcosa cambiò. Da quell'istante ho capito che non bisogna chiudersi al presente per colpa di esperienze passate. Da quell'istante l'odore delle pesche è diventato il mio profumo preferito, sempre mischiato alla pioggia, però.
Da quell'istante ho capito che non bisogna
mai mai smettere di credere che qualcosa di meraviglioso può accadere in qualsiasi momento.

 

 

 

 

La prima volta che la vidi era Aprile.
Ero nel parco vicino a casa mia, stanco di sentire le urla dei miei, che ormai litigavano per qualsiasi motivo.
Ero stato attratto dall'odore vivo e speziato dei peschi in fiore. I loro colori ispiravano tutti i miei quadri di recente.
Tutti i quadri che disegnavo per lei. Non sapevo bene chi fosse lei ma sapevo che prima o poi l'avrei incontrata, la persona che mi avrebbe cambiato la vita, e me la avrebbe sconvolta senza possibilità di ritorno.
E
lei doveva sapere che l'avevo aspettata per tutto questo tempo, anche se ancora non lo conoscevo. Semplicemente l'avevo aspettata perché era lei.
Forse sono troppo romantico, ma la mia formazione a pane e libri ha avuto il sopravvento sulla mia vita.
Mi sarei visto bene come uno di quelli uomini che nella vita non riesce a fare altro che amare. Il suo scopo nella vita è amare con tutto il cuore l'oggetto del suo desiderio. Ecco, io ero così.
Stavo pensando proprio a questo, cercando di decidere se fosse un bene o un male, quando la vidi. E allora tutti i dubbi sparirono.
Non sapevo perché quella ragazza mi attraeva così tanto. Forse era il modo in cui teneva il suo libro sulle ginocchia, o come i suoi occhi scorrevano velocemente le pagine, come a volercisi immergere dentro. Forse erano i suoi capelli del color del cioccolato, o forse erano i suoi occhi grandi. O forse era solo perché era
lei.
Probabilmente si era accorta che la stavo squadrando perché alzò lo sguardo, e i nostri occhi si incrociarono. Troppo imbarazzato per dire qualsiasi cosa, me ne andai con la coda fra le gambe.
Seppi di aver fatto un errore madornale nel momento in cui voltai l'angolo e cominciò a piovere. Anche il cielo piangeva per i miei errori. Ma poi la vidi alzarsi dalla panchina, e in modo adorabile cercare di pararsi come meglio poteva con la borsa che teneva fra le gambe. Forse dopotutto qualcuno voleva darmi una seconda possibilità.

Se vuoi ho un ombrello, sai, se non vuoi bagnarti troppo.”
Troppo diretto? Col senno di poi, non me ne sono mai pentito.
Certo, io, sì.. Mi farebbe molto piacere.”
Ma quanto era dolce? Adoravo le ragazze che non ti inondano subito con un fiume di parole, e mi sentivo rincuorato dalla sua timidezza, mi dava la forza di provare a essere migliore. Volevo buttare giù quel muro.
Volevo che la mia vita avesse l'odore della pioggia e dei peschi in fiore.
Non volevo mai mai smettere di credere che qualcosa di meraviglioso possa accadere in qualsiasi momento.









Angolo dell'Autrice: Buonasera a tutti! Come va? Spero tutto bene.
Voglio ringraziare chiunque è arrivato fino a qui e ha letto.
Ho scritto questa storia per una challenge, spero che vi sia piaciuta. Lo so che è banale, e forse cade in qualche clichè, ma volevo scrivere qualcosa di leggero e romantico da cariare i denti, ahah ;).
Spero di non aver scritto una cosa orribile! Fatemi sapere cosa ne pensate, ve ne sarei molto grata. Questa è una one-shot, quindi non presuppone un continuo. Spero che possa esistere anche da sola.
Grazie mille dell'attenzione, fatemi sapere.
Un bacione, alla prossima.
S. <3

 

  
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