Il ragazzo era seduto sul letto con il lenzuolo che gli arrivava appena sotto l'ombelico. Fumava, nel silenzio della stanza, la sua cara sigaretta.
Nuvolette di fumo volteggiavano nell'aria fino a dissolversi. Mike, o meglio, per quella sera, Vito, si guardò intorno, nella stanzetta dove era rimasto
quella notte, al posto di starsene a casa sua, con l'altra ragazza dai capelli rossi.
Era piccola, color beige, e le tende bianche zebrate non impedivano ai primi raggi solari di entrare, e riflettersi sul muro.
A destra , vicino a lui c'era un comodino con un grosso posacenere, e a sinistra, vicino a lei, un comò con sopra un gigantesco specchio e vicino
un guardaroba, mentre per terra, oltre ai loro vestiti, c'erano ogni tipo di cosmetico e bombolette di lacca vuote.
Infine, spense la sigaretta nel posacenere e girandosi, fermò gli occhi sulla ragazza addormentata profondamente.
Gli dava le spalle e i lunghi capelli scuri le coprivano la schiena nuda, mentre il lenzuolo bianco le arrivava a metà sedere.
Ghignando il ragazzo si soffermò su quest'ultimo e dopo un bel po' di tempo staccò lo sguardo e affondò la testa sul cuscino, e, per qualche strano
caso della vita, si mise a pensare. Già , davvero strano. Vito, il bullo palestrato e figo, che pensa. Chissà che cosa l'aveva indotto a farlo.
"Ma perchè sono ancora qui?" Istintivamente lo sguardo si posò su di Anne Maria, la ragazza prediletta di Vito. Insomma, per quella ragazza provava un’attrazione particolare. Quando era Mike questo sentimento spariva, ma quando si calava nei panni dell’italo-americano  cercava subito quella ragazza abbronzata e bella, come lui, senza falsa modestia. Ma perché si fissava con lei, invece di lasciarla perdere e passare di ragazza in ragazza come faceva prima di conoscerla ? Ma soprattutto  come mai per lui era così speciale? "Forse perchè intanto è la prima di cui ti ricordi il nome" gli disse una voce interiore. Aveva una voce interiore? Da quando? Comunque è vero. Non si era mai dimenticato il suo nome, a differenza di tutte le altre sgualdrine che si portava dietro un tempo.  Insomma, come dimenticarsela? Lei era maledettamente perfetta e … speciale. Si, ma per cosa? Non era poi così diversa dalle altre. La analizzò attentamente :
I suoi capelli. Adorava i suoi capelli, così scuri, lunghi,vaporosi e maledettamente perfetti. Profumavano sempre, e, cosa più importante, non aveva mai una singola ciocca fuori posto. Lui adorava farla innervosire, quando ogni volta che si abbracciavano e si baciavano, lui le metteva  le mani in mezzo ai capelli e glieli scompigliava.
Allora lei si staccava e gli urlava : “ Non mi toccare i capelli!” lui rideva e le chiedeva il motivo. Rispondeva sempre : “Per essere perfetta. Per  te. “  “Ma tu sei perfetta.” E la baciava.
Amava i suoi occhi, enormi e neri, decorati da un trucco color cobalto che li faceva risaltare in tutta la loro perfezione, il suo sorriso bianco decorato da grandi labbra rosa.
Le sue  –insolite-  riflessioni furono interrotte dalla ragazza che in quel momento si svegliò e si girò lentamente verso di lui.
“Buongiorno Vito” sorrise lei, coprendosi gli occhi con la mano per la luce.
“Buongiorno piccola” e le da un bacio sul collo.
Anne Maria si mise a sedere, coprendosi con le lenzuola e abbracciò il suo amato.
 Si abbracciarono semplicemente, in silenzio. Quel gesto valeva più di mille parole.  Si amavano.
All’improvviso il cellulare di Vito vibrò: una chiamata. Sul display comparve il nome: “ Zoey”.
Ignorò la chiamata. In fondo l’unica persona che voleva era Anne Maria.

*Angolo autrice*
Ok, non so che cavolo mi è venuto in mente.
Sarebbe stato meglio se avessi aggiornato "High School"
Ma quando l'ispirazione si presenta, mi piace metterla sotto forma di storia :')
E inoltre adooooro Anne Maria e Vito *_*
Mi sembra una cavolata, ma è da un po' che ci lavoro. :')
E ci sono.. poche, pochissime storie su di loro.
E quindi sono voluta intervenire, con risultati pessimi.
Vado a nascondermi, ciauu
Female_Weezy