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Autore: Alexys88    30/07/2013    0 recensioni
«Non è assolutamente accettabile... non sono degni di ricoprire tale titolo!»
«Il loro ultimo scontro è stato a dir poco deludente... sono solo dei buoni a nulla...»
«Tsk... perchè farla tanto lunga e perdersi in chiacchiere? Stanno facendo un pessimo lavoro come Shinigami!»
«Tu cosa ne pensi...?»
«...»
«Credo sia arrivato il momento... di riprenderci il ruolo che ci appartiene di diritto...»

Una fanfiction a quattro mani mia e di Xemyd. Una saga ambientata durante i 17 mesi dopo la sconfitta di Aizen.
Genere: Azione, Drammatico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Byakuya Kuchiki, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Ecco a voi un nuovo capitolo! Stavolta un bel combattimento di Mayuri! Buona lettura! :)


UN OSPITE POCO GRADITO


Kurostuchi Mayuri, Capitano della Dodicesima Brigata del Gotei 13, si era trattenuto al laboratorio anche
quella notte. Essendo uno scienziato, lo Shinigami considerava quel posto come la sua casa primaria
dove trascorreva anche diversi giorni senza uscire per dedicarsi a qualche nuova ricerca.
Tuttavia era sempre stato un uomo, ammesso che lo fosse viste le modifiche che il suo corpo aveva subito
nel corso del tempo, piuttosto prudente e non lasciava mai nulla al caso. Quella notte utilizzò la sua
capacità di mimetizzarsi con l’ambiente circostante per seguire quel misterioso intruso, fino al
computer centrale del Dipartimento di Ricerca e Sviluppo.
Cosa stava cercando? Quella domanda passò in secondo piano non appena Mayuri vide quell’estraneo
tentare di rubare i dati su ogni ricerca da lui effettuata nel corso del tempo e secondo egli stesso, il
laboratorio di uno scienziato è più importante della sua stessa vita.
«Sai… non è molto carino curiosare nelle ricerche altrui…»
L’uomo si girò, sorpreso probabilmente dalla presenza dello stesso scienziato che l’osservava con uno
sguardo inquietante e un sorriso al limite del sadico.
«Kurostuchi Mayuri…»
A quelle parole, Mayuri allargò leggermente gli occhi assumendo una chiara espressione pensierosa che
andò a spegnere il sorriso che gli si era dipinto in volto.
«Oh? Conosci il mio nome?»
Lo scienziato era piuttosto certo di non aver mai visto l’uomo dinnanzi a se. Capelli lunghi raccolti in una
sorta di codino sul dietro e con un ciuffo abbastanza trasandato sulla fronte, occhi sottili ed analitici
coperti da un paio di lenti che probabilmente simboleggiavano la miopia dell’uomo. A completare il
tutto vi era un camice da medico, subito saltato agli occhi di Mayuri, accompagnato da alcuni vestiti
eleganti ma alquanto logori per la loro fattura originaria.
«Certo che conosco il tuo nome… conoscenza, è una dote che possediamo entrambi!»
A quelle parole, Mayuri sorrise alzando entrambe le mani quasi avesse trovato un nuovo giocattolo. Le dita
dello scienziato si muovevano convulsivamente mentre l’inquietante sorriso dorato persisteva sul suo
volto dipinto di bianco e nero, accompagnato da quegli occhi dorati e totalmente inumani.
«Interessante, davvero interessante! Tuttavia c’è una cosa che mi sfugge…»
«E quale sarebbe?»
«Il tuo nome!»
Daiichi sorrise quasi sarcastico a quella domanda. Nonostante fosse penetrato nel suo territorio così
facilmente e avesse cercato di rubare i suoi dati, Mayuri se la stava davvero prendendo comoda nei
suoi confronti.
«Ti basti sapere che mi chiamo Daiichi… ti ho regalato una nuova informazione, ampliando la tua
conoscenza quindi potresti anche lasciarmi finire quel che ho iniziato, non credi?»
Il sorriso di Mayuri si spense in un attimo, quasi offeso dalle parole di Daiichi.
«Sei stupido per caso?»
Daiichi sorrise, quasi in gesto di scuse.
«Beh, io ci ho provato… vorrà dire…»
Invisibile sotto il camice, era risposta la sua Zanpakuto. L’uomo sfoderò una katana, puntandola contro Mayuri.
«Che prenderò quello per cui sono venuto qui e me ne andrò, ammazzandoti se necessario!»
Mayuri sembrò infuriarsi a quel gesto, poggiando la mano sull’elsa della propria Zanpakuto senza però estrarla.
«Entri nel mio territorio, tenti di trafugare i dati delle mie ricerche e mi punti contro la tua arma… Tutto
questo è oltraggioso!»
Daiichi utilizzò lo Shunpo arrivando davanti a Mayuri in un istante e troncandogli di netto il braccio che era
andato a poggiarsi sulla Zanpakuto.
«Cosa…?»
L’espressione esterrefatta di Mayuri non lasciava spazio ad alcun dubbio. Non si aspettava sicuramente una
mossa del genere dal suo avversario che si stava chiaramente rivelando un avversario di alto livello.
Lo scienziato utilizzò a sua volta lo Shunpo, evitando un colpo diretto al suo collo che aveva il preciso scopo di decapitarlo.
«Sei veloce, scienziato…»
Daiichi sembrò sbeffeggiare il suo avversario, cambiando in modo radicale l’atteggiamento di pochi attimi prima.
«Di te posso dire, invece, che sei estremamente fastidioso.»
Il tono di Mayuri rimase calmo, come se ciò che era appena successo non l’avesse minimamente toccato. Il
braccio troncato era il sinistro, quindi non perse alcun tempo a trovare una soluzione. Da una tasca
interna del kimono, estrasse una siringa iniettandosi uno strano liquido verde in prossimità dell’arto
mozzato. In pochi istanti si rigenerò, come se non fosse mai stato staccato.
«Ma che diavolo…?»
«Sono uno scienziato… studio, osservo e comprendo… tu invece non sembri avere alcun valore, nemmeno
come la più infima delle cavie…»
Mayuri era visibilmente seccato dall’”inutilità” del suo avversario. Non riusciva a trovare un modo per
rendere utile la sua presenza, quindi decise di toglierlo di mezzo del tutto.
Portò l’arto appena rigenerato sull’elsa della Zanpakuto finendo con l’estrarla del tutto. La teneva ben salda
e con la lama rivolta verso il basso.

♫♪♫♪ ~ BLEACH OST 2 – Shadow’s Masquerade

«Kakimushire… Ashisogi Jizō!»
La lama della Zanpakuto di Mayuri cambiò radicalmente, trasformandosi in un piccolo tridente dorato con il
volto di un neonato disegnata sulla guardia. Una piccola nube di fumo viola venne emessa dalla bocca
dell’infante, simbolo che lo Shikai dello scienziato era stato totalmente attivato.
«Affascinante!»
Quelle furono le parole di Daiichi nel vedere come la Zanpakuto di Mayuri venne portata al rilascio iniziale.
«Permettimi di essere cortese con te e di mostrarsi qualcosa di altrettanto affascinante…»
Daiichi portò la lama della Zanpakuto esattamente davanti al suo volto, con la lama rivolta verso l’alto,
sotto lo sguardo curioso di Mayuri.
«Tokasu, Setsuyo Enjin!»
La lama si dissolse in polvere lasciando visibile solo l’elsa della Zanpakuto e subito dopo tornò al suo posto.
Mayuri inclinò il collo leggermente di lato assistendo a quel fenomeno.
«Beh? Tutto qua?»
Sembrava piuttosto deluso dall’esibizione di Daiichi, arrivando a pensare che lo stesse prendendo per i fondelli.
«Purtroppo, non noto in te nulla di affascinante…»
Appena pronunciate quelle parole, Mayuri puntò il braccio destro verso Daiichi. L’uomo si mise in posizione
ma accadde qualcosa che non si aspettava minimamente.
Il braccio dello scienziato saettò verso di lui, collegato al corpo del suo possessore tramite alcuni cavi
metallici che sembravano estendersi secondo il suo volere. La mano andò ad afferrare violentemente
il collo di Daiichi, stringendolo quasi a volerlo soffocare. Infine, Mayuri si limitò a tirare la sua
Zanpakuto mirando al petto dell’uomo e centrandolo in pieno. I suoi occhi divennero vitrei e cadde a
terra non appena lo scienziato lo lasciò andare.
«Che perdita di tempo…»
Il braccio allungato sfilò la spada dal petto di Daiichi e il tutto tornò al suo possessore.
Mayuri si girò, ma non appena fece per andarsene vide una lama spuntargli dal petto. Incredulo, non c’era
altra parola per descriverlo.
«Cosa?!»
Daiichi si era rialzato, come se non sentisse il peso della ferita che aveva appena ricevuto.
«Studi, osservi ma non comprendi… sicuro di essere uno scienziato?»
Non appena l’uomo sfilò la lama dal petto di Mayuri, quest’ultimo mosse qualche passo avanti finendo con
il girarsi verso il suo assalitore.
«Come fai a muoverti? La mia Ashisogi Jizō…»
Daiichi rise soddisfatto.
«Si, la tua Ashiogi Jizō mi ha colpito! Un duro colpo, ma non fatale!»
Mayuri serrò i denti, irritato da ciò che stava succedendo.
«Anche se il colpo non è letale, non dovresti comunque riuscire a muoverti! »
Daiichi non si mosse, scuotendo la testa mentre Mayuri constatò come la ferita appena subita non fosse
letale, viste anche le modifiche apportate al suo stesso corpo.
«Sei un inetto, Kurostcuhi Mayuri! Il potere della mia Setsuyo Enjin è quello di non farmi provare alcun
dolore e…»
Sorrise sadico nei confronti dello scienziato.
«Può scambiare le funzioni degli organi e del sistema nervoso stesso! Quindi il tuo colpo ha solamente
contribuito a stimolare il mio stomaco mettendomi un po’ di fame… come vedi, io so cosa vuol dire
conoscenza a differenza di te!»
Quello era un imprevisto decisamente scomodo. Dunque i poteri della Zanpakuto di Mayuri si stavano
rivelando del tutto inutili contro quell’avversario anche se lo scienziato realizzò che tutto quello era
accaduto quando Daiichi aveva inalato la polvere rilasciata dalla sua Zanpakuto al momento di sparire.
L’espressione sul viso dello scienziato mutò ancora, tornando a sorridere.
«Affascinante! Adesso hai acceso il mio interesse… mostrami qualche altra tua abilità!»
Mayuri sembrò quasi provocare Daiichi che teneva le redini del combattimento tra le sue mani. Tuttavia lo
scienziato sembrò spingersi fino al limite quando…
«Bankai… Konjiki Ashisogi Jizō!»
Non appena pronunciò quelle parole, la spada tornò alla sua forma originale emettendo però
un’inquietante luce rossa. In pochi istanti, alle spalle dello scienziato, apparve il gigantesco bruco con
il volto da bambino, nonostante le incredibili dimensioni del Bankai, la stanza non subì nessun danno,
visto che il salone in cui si stavano sfidando era il più grande di tutto il Dipartimento di Ricerca e Sviluppo.
«Ed ecco infine il Bankai dello scienziato… »
Mayuri, nonostante quelle parole sembrò piuttosto soddisfatto della sua scelta. Non appena mosse il
braccio destro in avanti, il bruco iniziò a sputare una grossa quantità di veleno dalla sua bocca andando
ad inondare Daiichi.
«Hai parlato di dolore e funzioni vitali, giusto?»
Lo scienziato sapeva bene che nessuna di quelle due cose era in relazione al veleno del suo Bankai e presto
avrebbe visto quel fastidioso intruso stramazzare al suolo, completamente consumato dalla tossina.
Tuttavia, Daiichi, nonostante fosse sommerso da quella nube di veleno viola, si mosse puntando la
Zanpakuto verso Mayuri.
«Bankai… Sosei Setsuyo Enjin!»
Non appena pronunciò quelle parole, un grosso triangolo verde apparve ai suoi piedi rinchiudendolo in una
lunga colonna di energia del medesimo colore.
«Osserva, scienziato… Medicina e scienza racchiuse in una singola abilità!»
Mayuri inclinò leggermente la testa verso destra, interessato a quel che il suo avversario stava facendo.
Osservò senza battere ciglio quella colonna triangolare di energia verde, intuendo subito che non si
trattava di una forza distruttiva.
Le ferite precedentemente inferte da Mayuri scomparvero dal corpo di Daiichi.
«Oh…»
Quell’esclamazione fu l’univo verso che uscì dalla bocca di Mayuri, quando notò che il veleno sputato dal
suo Bankai non aveva avuto il minimo effetto.
«Allora, è tutto qui quello che hai, scienziato?»
Mayuri rimase in silenzio ad osservare il suo avversario. Non gli ci volle molto a capire che ogni suo danno
era stato ripristinato e che l’uomo dinnanzi a lui era tornato al massimo della sua forma.
«Vai!»
Il Capitano mosse nuovamente la sua lama verso Daiichi e in quel preciso istante, il suo Bankai fece
fuoriuscire delle lame da sotto al collo prima di cominciare una furiosa corsa verso quell’intruso così sgradevole.
«E’ tutto inutile!»
Daiichi saltò, portandosi quindi all’altezza della testa del Bankai di Mayuri. Affiancandosi ad esso, non gli ci
volle molto a conficcargli la Zanpakuto su una tempia e a fare in modo che partendo da li gli
squarciasse tutto un fianco uscendo illeso da quell’assalto.
Il bruco con il volto da bambino cadde a terra con un sonoro tonfo e scomparve, segno che persino il Bankai
di Mayuri era stato neutralizzato in tutto e per tutto.

♫♪♫♪

«Nessuno riesce ad eguagliare le mie capacità curative che unite alla mia abilità con la spada mi rendono il
tuo avversario numero uno, scienziato! Il mio Bankai… Ha il potere di rigenerarmi annullando gli effetti
di qualsiasi veleno e riparando i tessuti danneggiati!»
A quel punto Mayuri rimase nuovamente in silenzio, rinfoderando la Zanpakuto e osservando con sguardo
vuoto Daiichi.
«Arrivati a questo punto, scienziato, direi che è inutile proseguire con le nostre Zanpakuto! Che ne dici di…?»
«Taci…»
L’ordine di Mayuri fu piuttosto chiaro tanto che Daiichi si zittì immediatamente.
«Non vedi che sto pensando?»
Daiichi esplose a ridere.
«Mi domando se tu ti renda conto della situazione in cui ti trovi!»
Mayuri agitò la mano davanti a se, come a voler zittire il suo interlocutore.
«Sei rumoroso… la mia Zanpakuto non è altro che uno strumento, che si è rivelato inadeguato a questa esigenza… »
A quel punto lo scienziato allargò le labbra in un nuovo, inquietante ghigno.
«Molto bene scienziato… hai perfettamente ragione! Farò in modo di staccarti la testa e assieme a lei quel
tuo fastidioso sorriso!»
Daiichi quindi puntò il palmo della mano sinistra verso Mayuri che non si mosse di un millimetro.
«Hado No Hachijuuhachi… Hiryu Gekizoku Shinten Raihou!»
Pronunciate quelle parole, dalla sua mano partì un grosso raggio di energia simile ad un laser. Il suo
obiettivo era solo uno.
Mayuri non si mosse, venendo quindi investito dalla potenza di quel raggio.
Tale scena causò un’altra risata da parte di Daiichi.
«Ridotto in polvere! Ecco la fine di Kurotsuchi Mayuri! Ahahahah!»
«Ho detto che sei rumoroso…»
Il fumo dell’esplosione si diradò, mostrando un Mayuri perfettamente integro nonostante quell’attacco.
«Ma che diavolo…?»
«Bakudo No Hachijuuichi… Danku!»
Una grossa barriera trasparente era servita a proteggere Mayuri che non aveva minimamente accusato il colpo.
«Non è possibile! Sai usare il Kido? Secondo le mie informazioni, tu…»
«Mi sto domandando se tu sia veramente stupido o se fai solo finta di esserlo!»
A quelle parole, Daiichi trasalì totalmente spiazzato.
«Sono uno scienziato, è ovvio che conosca il Kido… Uno scienziato deve intraprendere tutte le strade
possibile per ampliare la propria conoscenza e il Kido non fa alcuna eccezione!»
Mayuri si diede alcune pacche con le mani sull’Haori, all’altezza delle ginocchia.
«Purtroppo il Kido non si è mai rivelato utile ai miei fini scientifici quindi tendo a non utilizzarlo non
sapendo che farmene…»
In quel frangente, dunque, si erano invertiti i ruoli tra i due sfidanti. Stavolta era stato lo stesso Mayuri a
mettere in difficoltà Daiichi.
«Maledetto…»
Mayuri osservò piuttosto deluso il suo avversario.
«Allora, tutto qui? Quello era l’incantesimo più potente di cui disponi?»
Il tono utilizzato dallo scienziato non era provocatorio ma piuttosto curioso, cercando di capire se doveva
aspettarsi qualcos’altro dal suo avversario.
Daiichi non rispose, dando quindi una silenziosa conferma al Capitano riguardo il suo incantesimo migliore.
«Allora direi che abbiamo finito! Conosco soggetti più interessanti su cui mi piacerebbe lavorare e tu non
sei tra questi…»
«Non dire assurdità, scienziato! Io sono ancora qui e a quanto pare non disponi di mosse abbastanza forti da uccidermi!»

♫♪♫♪ ~ BLEACH OST 3 – Quincy’s Craft

Non appena Daiichi terminò quella frase, un rumore simile ad un Bip Bip iniziò a provenire da sotto il
kimono di Mayuri.
Lo scienziato tirò fuori da una tasca interna una sorta di telecomando con un piccolo schermo su di esso.
«Lascia che ti dica una cosa, tu non sei uno scienziato…»
A quel punto Mayuri premette un tasto e due piccole esplosioni apparvero sulle spalle di Daiichi
mozzandogli quindi le braccia.
L’uomo prese ad urlare, inginocchiandosi mentre dalle ferite iniziarono a fuoriuscire fiotti di sangue che
sporcarono il pavimento.
«Che diavolo mi hai fatto?»
Mayuri sorrise soddisfatto.
«A quanto pare ci sono riuscito…»
Premette un altro tasto e stavolta furono le caviglie di Daiichi ad esplodere, facendogli quindi perdere
anche i piedi. Il sangue che sgorgava dalle parti mozzate aumentò mentre l’uomo continuava ad urlare.
«Che tu sia maledetto, Kurotsuchi! Cosa mi hai fatto? Il mio Bankai… Perché non ha funzionato?!»
Mayuri non cambiò espressione.
«Il tuo Bankai ha funzionato eccome, invece… Non riesci nemmeno a riconoscere se le tue stesse tecniche
vanno a segno o meno? In verità ti ho utilizzato per un piccolo esperimento.»
A causa delle ferite riportate, Daiichi non era più in grado di reggersi in piedi ne tantomeno sfoderare la sua
Zanpakuto per curarsi.
«Cosa… cosa mi hai fatto…?»
«Ho inserito delle micro bombe all’interno del veleno di Konjiki Ashisogi Jizō e devo dire che il tentativo è
andato a buon fine!»
«Perché? Perché il mio Ban…?»
Mayuri lo interruppe con un lieve cenno scocciato, quasi volesse palesare quanto fosse insignificante
l’intelligenza del suo avversario paragonata alla sua.
«Perché il tuo Bankai non le ha rimosse? Semplice… non le ha riconosciute! Le micro bombe sono innocue
fino al momento dell’esplosione, quindi non sono state considerate dannose per te nel momento in cui le hai inalate!»
A quel punto Daiichi ricordò di come aveva inizialmente respirato il veleno del Bankai di Mayuri,
permettendogli così di attuare il suo piano.
«Spero che tu abbia capito il significato della parola Scienziato…»
Mayuri premette nuovamente un tasto e stavolta l’intero corpo di Daiichi esplose. Le micro bombe lo
ridussero in pezzi, sparpagliando i suoi resti qui e la. Organi e sangue erano letteralmente gettati
ovunque sul pavimento, segno che non aveva fatto una bella fine.

♫♪♫♪

«Nemu… Nemu!»
Mayuri chiamò a gran voce e visibilmente infastidito il suo Tenente nonché sua figlia.
«Sì, Mayuri-Sama…»
La ragazza arrivò in pochi secondi al cospetto di Mayuri.
«Ripulisci questo disastro e butta ciò che resta di questo inetto nella spazzatura…»
«Come desidera…»
Mayuri lasciò quindi il compito a Nemu di ripulire il tutto mentre si apprestava a lasciare il centro del
Dipartimento di Ricerca e Sviluppo.

*°*°*

Il Capitano Retsu Unohana sospirò lievemente.
Il suo sguardo era fisso sul pavimento, era seriamente preoccupata per ciò che stava succedendo, per
ridurre in questo modo il Capitano Kuchiki di certo non era un problema da prendere sottogamba.
Silenziosamente entrò in una camera debolmente illuminata da una lanterna.
Richiuse lentamente la porta prima di avvicinarsi piano al letto dove giaceva un dormiente Byakuya.
Lo osservò senza far rumore, controllando le bende che fasciavano il petto dello Shinigami, che sembrava
ormai essere completamente fuori pericolo.
Sospirò lievemente, scuotendo la testa.
All’improvviso un leggero movimento da parte di Byakuya la fece sussultare appena, rimase immobile senza
parlare, per permettere così al Capitano di svegliarsi con la dovuta tranquillità.
Il Capitano mosse di poco la testa prima di sollevare lentamente le palpebre che sembravano
incredibilmente pesanti, un lieve sibilo di dolore gli sfuggì dalle labbra. Quella ferita al petto si stava
facendo sentire con prepotenza.
Voltò di poco la testa, notando finalmente la presenza della donna accanto a lui.
«Capitano Unohana…» sussurrò, alzandosi a poco a poco a sedere, cercando di ignorare il dannato dolore
provocato dalla ferita.
Si appoggiò allo schienale del letto, sospirando non appena riuscì a trovare un minimo di sollievo da tutto quel dolore.
«Capitano Kuchiki… come si sente?»
La domanda della Shinigami lo riportò alla realtà. Non ricordava cosa fosse successo da quando Hideaki era
riuscito a colpirlo con il suo Bankai.
Non riusciva a rimettere insieme i frammenti dei suoi ricordi confusi che, al momento, vagavano nella sua mente.
«Come… sono arrivato qui da lei?»
«È stato portato qui da me dal luogotenente Abarai… mi sento in dovere di aggiungere che è arrivato
appena in tempo, quando è giunto qui, Capitano Kuchiki, lei era a un passo da una morte ormai certa…»
Byakuya annuì appena alle parole di Unohana e, subito dopo, chinò appena la testa in segno di rispetto nei
confronti della donna di fronte a lui.
«La ringrazio per avermi salvato la vita, Capitano Unohana…»
La Shinigami sorrise gentilmente e scosse la testa.
«Non lo dica nemmeno, Capitano Kuchiki… piuttosto… non ha risposto alla mia domanda, come si sente?»
Il Capitano mosse lentamente una mano, andando a toccare con cautela le bende attorno al suo petto,
sentiva il sangue ancora fresco inumidirgli le dita, sospirò appena, prima di tornare con lo sguardo sulla
donna di fronte a lui ed annuire alla sua domanda.
«Sto bene, credo che, grazie alle sue incredibili abilità curative, mi basteranno solamente due giorni di riposo…»
Unohana, a quelle parole, abbassò lo sguardo e scosse la testa, prima di tornare di nuovo con gli occhi sullo
Shinigami, fissandolo seriosa.
«Temo che non avrà tutto questo tempo…»
A quelle parole, Byakuya rimase impassibile come sempre osservando la donna che terminò la frase.
«Il Capitano Comandante ha indetto una riunione di tutti i Capitani del Gotei 13 ed esige la sua presenza…»
Byakuya, alla comunicazione di Unohana, annuì e lentamente e con cautela si alzò in piedi, indossando
nuovamente le sue vesti di Capitano, facendo attenzione alle bende e a non fare movimenti accentuati
per evitare la possibilità di riaprire le ferite.
Si incamminò, quindi, assieme alla Shinigami, verso la riunione straordinaria richiesta da Yamamoto.


TRADUZIONE DELLE TECNICHE DI DAIICHI

Tokasu, Setsuyo Enjin - Dissolvi, Polvere Vitale
Sosei Setsuyo Enjin - Polvere Vitale Della Rinascita
   
 
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