Salve, popolo di Capua, che gli dei vi benedicano, se in essi riponete fede.
Il mio nome è Gossip Spartacus; il mio obiettivo, quelle di rendere note ai più le verità che i romani e i ribelli preferirebbero rimanessero celate.
Non ho alcun rancore contro ciascuno degli uomini e delle donne di cui andrò a parlare; semplicemente, ho una figura così esile da passare la maggior parte delle volte inosservata, così, mio malgrado, mi trovo ad osservare scene che dovrebbero rimanere private. Molte ne ho viste, e ancora ne vedrò; alcune le celerò, di altre vi parlerò.

La prima scena curiosa cui ho assistito e di cui mi accingo a parlarvi si è svolta ieri.
Tutti noi che, pur validi combattenti, non siamo ammessi alle confidenze di Spartacus coi suoi generali, gironzolavamo inquieti fra le strade di Sinuessa, e quando ci incrociavamo fra noi ci rivolgevamo a malapena dei cenni frettolosi, che sotto tirati sorrisi non riuscivano a nascondere l'ansia. Sappiamo benissimo che la durata della nostra vita, prima che dalla nostra abilità col ferro, dipende dai folli piani che il portatore di pioggia, l'indomito gallo, il germanico e la biondina ubriacona elaborano. Con la testa immersa nei miei pensieri, stavo quindi vagando, quando sentì una voce familiare dire "sono un maledetto testardo e tu lo sai".
Se i miei dubbi erano fondati, quella era la voce di Agron. Ma come?
Non doveva essere in riunione con gli altri?
La determinazione di sapere con chi stesse parlando mi prese, così mi avvicinai alla casa dalla quale avevo sentito la voce provenire per capire meglio, e con la massima cautela mi introdussi in essa.

Cautela inutile: il germanico era rannicchiato su se stesso, con fra le gambe una spada che stava affilando. Inoltre, aveva gli occhi di uno spiritato, come fosse un astemio che avesse bevuto troppo vino. E, cosa sconcertante, era solo. Con chi dannazione parlava?
"Ma io non posso fare a meno di essere così e lo sai" continuò ancora.
Santo cielo. Forse era il caso di chiamare una di quelle sacerdotesse che scacciano il male, le presenze e schifezze varie.
"Duro, io non riesco a cambiare. No, nemmeno se questo lo fa soffrire."
Porca t... Ma Duro non era suo fratello?, pensai fra me, con la sorpresa che mi fece spalancare più che mai gli occhi.
In quel momento, nella casa arrivò Nasir.
L'aspetto di Agron cambiò, come fosse un moribondo cui fosse stato dato un miracoloso ricostituente: da rannicchiato che era, si alzò immediatamente, impugnando con forza la spada, coi muscoli sodi, quasi fossero pronti ad attaccare, e facendo sparire col suo corpo statuario tutto ciò che lo circondava.

Gli occhi, inoltre, erano tornati fermi, e contemplavano l'unica cosa che poteva dargli sollievo.
"Spartacus si chiede perchè non sei da lui con gli altri. Persino Gannicus è stato puntuale." disse Nasir con tono freddo e distante.
"Ero assorto nei miei pensieri, mi scuserò" replicò Agron, andandogli incontro.
"Bene" gli rispose Nasir, voltandosi per andare via.
Il germanico non resistette, e afferrò il siriano per un braccio. "Lasciami!"
"Nasir, ti prego..."
"Non sono un tuo dio, va a rivolgere le tue preghiere a loro." rispose acido Nasir, liberandosi con uno strattone.
"Ascoltami, io non sono felice per quello che ho fatto..."
"Io invece ne sono contentissimo, non vedi come sto bene senza te?" lo interruppe Nasir sarcastico.
"A volte non riesco a controllarmi, Nasir, appena si avvicinano a te io... "
"Smettila, per l'amor del cielo, sei ridicolo! Hai preso a pugni un uomo che non conosci solo perchè gli ho parlato! E adesso mi eviti per lo stesso motivo!"

"Ti stava mangiando con gli occhi... " provò a giustificarsi Agron, ma Nasir riprese ancora
"Non sono un bambino, e non bastano le tue carezze per farti perdonare! Un maledetto 'scusa' vorrei sentire!"
La furia dei due uomini si era calmata, e adesso erano così vicini da potersi sfiorare. Agron si sporse per baciare quella che è, chiaramente, l'unica persona che abbia mai amato, ma, a sorpresa, Nasir si sottrasse e gli tirò uno schiaffo.
Non molto forte, non quanto, perlomeno, il valore simbolico di quel gesto.
"Non osare prendermi in giro" gli disse soltanto Nasir, prima di andare via "non sono una bambola da usare quando senti il bisogno di placare il tuo piacere." Cosa di cui pochi possono vantarsi, vidi gli occhi di Agron riempirsi di lacrime. Poi, senza pensarci, scagliò via la spada, e tutti gli altri oggetti che lo circondavano, per sfogare strazio, furia e dolore.
Il fragore che lo circondava era spaventoso, ma ancora di più lo era lui. Così letale, non l'ho mai visto neanche in battaglia.
Sembrava assetato di sangue, di violenza, e forse anche di sesso. Non temevo certo per la mia incolumità, ma quella scena mi toccava troppo nel profondo, mi faceva male vedere un uomo del suo genere ridotto così, ma certo non potevo andare da lui a consolarlo.
Così, andai via, e sperai che presto si sarebbe sentito meglio, anche se mi chiedevo che consolazione può trovare un cuore sanguinante nel fragore di cocci di terracotta.
Cosa successe dopo?
Mio malgrado, lo so.
Se vi incuriosiscono i segreti di Agron, Nasir e altri che vi mostrerò, continuate a seguirmi.
Ora dobbiamo andare in missione.

Xo xo,
Gossip Spartacus

Angolo Autore
Eccoci con il primo capitolo di questa idea nata da due Adm di  un Gdr su Spartacus.  Il Gdr ci ha illuminate in tutto questo **
Non vi diremo chi è questo Gossip Spartacus ma chissà, un giorno lo scoprirete da soli ;) 
Il primo capitolo, come avete notato, è concetrato sul rapporto tra Agron e Nasir e di sicuro il nostro Gossip Spartacus scoprirà altro su loro due v.v
E non solo su loro due, i suoi occhi sono dapperttutto e scoprirà molte altre cose :3
Alla prossima :3
Questo è il nostro Gdr: https://www.facebook.com/UccidiamoliTuttiSpartacusGdrIta
Potete partecipare, ci sono molti personaggi liberi e chissà...Gossip Spartacus potrebbe svelare qualcosa anche su di voi ;)