-Till the end?- -Till the end.-

La melodia che uscì dal telefono, quella mattina, pareva più fastidiosa degli altri giorni.
Si sentiva perfettamente anche da metri di distanza.
Certo, era una bella musica, ma di mattina tutto appariva sempre meno bello del resto della giornata.
Paige spalancò gli occhi di colpo e si guardò intorno, colta di sorpresa. Posò il suo sguardo sul comodino trovandoci il cellulare.
Chi la stava chiamando?
Mosse a fatica il braccio ancora addormentato (come lei del resto) e rispose.

-Pronto?- domandò trattenendo uno sbadiglio.

-Amore...stavi dormendo?- la voce che le arrivò alle orecchie la fece svegliare tutto d'un tratto. Sorrise come un'ebete.

-Justin...si, ma non ha importanza.- mormorò ridacchiando, il suo cuore aveva iniziato a battere come un forsennato.

-Ci vediamo oggi? Ho una sorpresa.- esclamò con tono misterioso.

-Uhm..cos'è?- chiese lei, incrociando le gambe.

-È una sorpresa amore.- il suo cuore perse un battito, l'aveva chiamata amore già due volte in meno di cinque minuti.

-Okay...allora che dovrei fare?- domandò fingendo di essere scocciata.

-Passo a prenderti per le sette. Ti amo.- sussurrò.

-Ti amo anch'io.- riattaccò e iniziò a pensare a che cosa poteva essere quella sorpresa.

Beh, lo avrebbe saputo dopo un'intera giornata e anche se stava scoppiando dalla curiosità cercò di calmarsi.

Andò in cucina per fare colazione, ovviamente i suoi genitori erano già andati al lavoro.

Visto che oggi non aveva scuola, si sedette sul divano con una tazzona di latte e iniziò a fare zapping selvaggio.
Ogni programma non le andava bene, o era troppo noioso o troppo violento o troppo sdolcinato.
Il suo pensiero corse di nuovo a Justin e alla sorpresa a cui aveva accennato.
Come avrebbe fatto a resistere per un intero giorno con questo tarlo in testa?
Pregò solo che il tempo passasse il più in fretta possibile e che le sette arrivassero presto per poterlo scoprire.

                                                                                                                      ***

Quando finalmente giunsero le sei, dopo un'intera giornata passata sul divano e in giro per Los Angeles, decise di prepararsi.
Sapeva che Justin non era uno a cui importava tanto dell'apparenza, ma voleva fare bella figura.
Scelse un vestitino blu che le arrivava appena sopra al ginocchio, una collana e un bracciale d'argento che le aveva regalato lui quando avevano fatto un anno di fidanzamento e delle scarpe sempre blu con il tacco.
Prese una borsetta argento e ci mise dentro il cellulare e si mise un po' di matita nera, un ombretto argentato, il mascara e il lucidalabbra rosa. Raccolse i suoi capelli boccolosi in una coda bassa.
Si guardò allo specchio piuttosto soddisfatta.
Tra l'altro in quel vestito si era sempre sentita a suo agio.
Visto che sapeva benissimo che i suoi non sarebbero tornati prima delle nove, gli scrisse un biglietto che appicciò al frigorifero.
Il suono di un clacson la fece sobbalzare. Andò alla finestra e capì che era lui.
Ignorando la sensazione di agitazione, uscì di casa sistemandosi i capelli (come se non li avesse messi in ordine già abbastanza).
Justin era sempre stato puntuale, un altro motivo in più per amarlo.
Entrò in macchina e gli rivolse uno sguardo dolce.

-Wow...sei bellissima..- mormorò lui sorridendo.

-Anche tu.- constatò lei avvicinandosi e stampandogli un bacio sulle labbra.

Un semplice bacio che ogni volta era come il primo.

-Allora...dove andiamo?- domandò Paige, non resistendo più dalla curiosità.

-A casa mia..lì c'è una sorpresa.- spiegò lui mettendo di nuovo in moto.

-Uff..non ce la faccio più. È da questa mattina che mi tieni sulle spine.- mormorò poggiandosi sullo schienale.

-Abbi pazienza..manca poco dai.- detto questo svoltò a destra e poi di nuovo a destra fino a giungere davanti a casa sua.

Quando Paige stava per entrare però Justin la bloccò.

-Che c'è?- domandò la ragazza stranita.

-Mettiti questa, sennò vedrai la sorpresa prima di quando tu debba farlo.- spiegò il ragazzo mostrando una benda.

Paige lo fissò un attimo incuriosita per poi farsela mettere.
Justin le prese un braccio con una mano e l'altra la posò sul suo fianco per aiutarla ad orientarsi. Entrarono in casa, il moro richiuse la porta per poi condurla dove l'aspettava la famosa sorpresa.
Quando arrivarono, le tolse la benda.
Paige lo aiutò a sfilarla per poi aprire gli occhi e rimanere completamente impietrita.
Il salotto era attraversato da un tappeto rosso sopra cui giacevano petali rossi e bianchi di alcune rose, più in là, nella sala da pranzo, c'era un tavolo apparecchiato per due al cui centro si ergeva un candelabro con due bellissime candele accese.
Un aroma di rosa vagava nell'aria inebriandole il cervello.
E poi uno striscione con la scritta “BUON COMPLEANNO AMORE MIO” e dei palloncini rossi e bianchi.
Paige continuava a guardarsi intorno come una stupida e non sapeva se piangere o ridere.

Si voltò verso Justin che la guardava in attesa di una risposta.
Afferrò velocemente il cellulare per trovare un messaggio dei suoi di questa mattina

“Tanti auguri tesoro! Cresci sempre di più ma rimarrai comunque la nostra piccola. Ti vogliamo bene,

mamma e papà.”

-È il mio compleanno..- mormorò tornando a fissare il suo ragazzo.

Come cavolo aveva fatto a dimenticarsi che quel giorno compiva sedici anni?

-Te ne eri dimenticata?- ridacchiò lui.

Lei annuì facendolo ridere ancora più forte.

-Allora...che te ne pare?- domandò andandole vicino.

La ragazza non aveva parole per descrivere tutto quello. Era tutto così dannatamente perfetto che aveva una gran difficoltà nel definirlo.

-È...è...semplicemente perfetto.- sussurrò, girandosi verso di lui.

-Mi fa piacere che ti piaccia.- le disse lui dandole un bacio.

-Grazie Justin.- si buttò tra le sue braccia che la accolsero stringedola forte.

-Di nulla piccola.- le prese le mani e le strinse nelle sue.

Amava Paige.
L'amava come non aveva mai amato nessuna.
La loro era una storia bellissima.
Non poteva desiderare di meglio.
Senza preavviso Justin posò le sue labbra su quelle della ragazza che ricambiò il bacio.
A poco a poco le loro lingue si incontrarono come per la prima volta e iniziarono a rincorrersi.
Il cuore di Paige stava per scoppiare.
Justin posò le sue mani sul suo didietro avvicinadolo a lui.
Con questo gesto fece scontrare i loro bacini, provocando il gemito involotario di lei.
La ragazza non sapeva che fare, era molto presa dalla situazione per cui quando Justin continuò a portarla verso di lui, si aggrappo con le gambe intorno alla sua vita.
Il ragazzo la portò nel soggiorno e la posò delicatamente sul divano mettendosi sopra di lei.
Si staccò un attimo, entrambi avevano il respiro affannato e il cuore che batteva a duemila.
Riprese a baciarla con una tale passione da mozzarle il fiato, introdusse una mano sotto al vestitino di Paige che spalancò gli occhi e posò una mano su quella di Justin.

-Hey..- sussurrò lui.

La ragazza non ragionava più.
Era davvero arrivato il momento?
Quel momento che aveva sognato per tanto tempo?
Stava con Justin da un anno e mezzo ormai, lo amava come nessuno e di questo era sicurissima.
L'unica cosa che la bloccava era l'ansia.
Ma valeva la pena di mandare tutto a fanculo per l'ansia?
No.

-Se non vuoi fa niente..possiamo fare altre cose che non siano questa.- le disse ritraendo la mano.

Paige lo zittì e riprese a baciarlo, facendogli capire che lo voleva esattamente come lo voleva lui.
Riportò la sua mano sotto al vestitino mentre con l'altra abbassava la zip e glielo sfilava lasciandola in intimo.
A quella vista si eccitò parecchio, le tolse il reggiseno iniziando a torturarle i capezzoli, mordicchiandoli, facendola gemere.
Paige si accorse che non aveva fatto granchè percui iniziò a sbottonargli la giacca togliendoli anche la camicia e la cravatta rimanendo estasiata di fronte ai suoi pettorali perfetti.
Ripresero a baciarsi, infuocando i loro corpi di passione, una passione che era sempre stata chiusa dentro di loro e che quella sera era scoppiata. Justin continuò con il suo lavoro e le tolse gli slip iniziando a massaggiarle il clitoride.

-J-justin..- mormorò lei in preda al piacere. Si sentiva stranissima, era una sensazione che mai aveva provato in vita sua.

Il ragazzo continuò a massaggiarglielo, baciandola per poi iniziare a leccare la sua intimità.
Un urlo strozzato le uscì dalla gola, si stava contorcendo come un serpente, il cervello aveva smesso di funzionarle.
Il ragazzo si fermò un attimo, così lei ne approfittò per togliergli i pantaloni.
Notò la sua erezione e si sentì leggermente in imbarazzo.
Justin lo capì, quindi riprese il controllo della situazione e fece scontrare di proposito i loro bacini. Voleva farla sua, non resisteva più.
Si abbassò i boxer e afferrò un preservativo dal tavolino.
Paige voleva fare qualcosa ma non sapeva cosa.
Justin notò la sua indecisione.

-Avremmo tempo per quello.- le lasciò un bacio dolce sul naso per poi rimettersi sopra di lei.

-Se ti fa male avvertimi.- iniziò a baciarla in un modo dolcissimo, facendole quasi dimenticare di esistere, trasportandola in un mondo bellissimo. Lo sentì entrare in modo delicato, ma comunque fece male.

-Justin...- mormorò respirando a fatica. Sentiva un dolore allucinante entrarle dentro, quasi volesse ucciderla.

-Shh, tranquilla piccola.- sussurrò lui al suo orecchio facendole venire i brividi e baciandola ancora.

Continuò ad entrare dentro di lei, per poi restare un attimo fermo e solo dopo iniziare a muoversi gradatuamente.
All'inizio il dolore era più che insopportabile, ma poco a poco lasciò spazio ad un timido piacere.
I loro gemiti si unirono in uno solo, i loro corpi accaldati e tremanti si volevano ancora e ancora. I loro cuori sapevano che loro si erano sempre appartenuti, ma che solo adesso lo avevano capito.
Vennero tutti e due gridando, con il cuore che batteva forte.
Justin si mise accanto a lei che posò la testa sul suo petto e coprì entrambi con una coperta che era lì da molto tempo ormai.

-Ti amo Justin.- sussurrò lei.

-Ti amo anch'io piccola.-

Paige fissò un punto nel vuoto.

-La cena si sarà freddata.- mormorò ridacchiando.

-Pazienza, questo è stato molto meglio di una cena.- sussurrò lasciandole un bacio sulle labbra.

-Justin?-

-Si?-

-Grazie.-

-Per cosa?-

-Per la sorpresa e per essere ciò sei. Ti amo.- disse lei guardandolo negli occhi.

-Ti amo anch'io piccola mia.- non c'era cosa più vera.

-Sarà così per sempre?- domandò Paige.

-Certo piccola. Io e te insieme.-

-Fino alla fine?-

-Fino alla fine.-


#Angolo scrittrice
Buon pomeriggio a tutti C:
Mi sono appena iscritta qui su EFP (anche se in realtà ho un altro account ma non importa uu).
Allora...che ve ne pare? So che è un pò lunga ma a me piace stendere le storie hahaha lol.
Spero vi piaccia, se mi lasciaste una recensione mi farebbe piacere. Giusto per vedere se faccio bene a scrivere uu.
Daai siate buoni, un piccolo commentinoo *occhi da cucciola*.
Va bene gente, adesso vi lascio lol adioss (?)
ps. questa è Paige (Selena *-*)