Il sole tramonta all'orizzonte, scompare dietro gli alberi e i palazzi che Amanda vede dalla finestra della sua camera.

È sola, in casa, e non solo. È sola nella vita. Ha poche amiche, poche persone di cui fidarsi, poche persone per sfogarsi. Si sdraia sul letto, per cercare uno sfogo mentale.

Controlla il cellulare: un messaggio.

«Ciao Amy, sono Chiara. Dobbiamo parlare... ciao. Mi manchi.»

Chiara è stata la sua migliore amica per molto tempo. Non una di quelle amicizie fatte di passeggiate, uscite e pomeriggi insieme.  L'ha conosciuta due anni prima, su un sito per bambini. Era l'unica che la capiva. Alla fine della scuola hanno litigato, e da quel giorno, silenzio totale. Amanda prende coraggio, e cullata dal cinguettio serale degli uccelli, prende un foglio bianco e una penna, e inizia a scrivere.

«Ciao Chiara!...

No, già quell'inizio non va bene: il litigio è stato troppo brusco per poter dare questa confidenza. «Gentilissima Chiara... » No, ancora peggio, troppo formale.

 

Inizia a scrivere bozze di lettera, che finiscono tutte nel suo cestino.

Alla fine abbandona temporaneamentela sua impresa e prima di ricominciare quel scrivi-straccia-butta il foglio, fa una pausa. Prende un libro, ma non riesce a concentrarsi sulla lettura. Accende la radio, ma ci sono solo quei noiosissimi tormentoni portoghesi di fine estate. Poi le viene l'ispirazione.

«Cara Chiara.. ciao.

Ti scrivo questa lettera perchè voglio riprendere i rapporti con te. Mi manchi anche tu. E voglio chiarire su di te,su di noi, non  voglio far finta che non sia successo niente... e magari farti una proposta. Diventare amiche di penna, no? Scriverci sulla nostra vita... come facevamo un tempo, ma su carta. 

Rispondi appena puoi,

Amy.

Ps. Ti lascio un foglietto allegato con il mio indirizzo e CAP.»

Chiude la lettera in una busta, scrive l'indirizzo e scende per imbucarla. Mentre cammina, vede un viso conosciuto, quel viso che avrebbe potuto contemplare per anni. Michele.

Cerca di non farsi notare, fallendo.

«Ciao Amanda. Mi eviti?»

«Se devo essere sincera, sì. Tu e i tuoi amici non potevate rendere il mio anno scolastico più schifoso di quanto non lo sia stato. Quindi ciao, buona serata.»

«Lo sai che non eravamo noi, ma Maddalena che ti prendeva in giro.»

«Ma voi le davate corda»

«Era quel coglione di Francesco assieme a Olej...» 

«Comunque sia, non mi interessa. Io e te non abbiamo niente da dirci. Cià»

La ragazza si gira, e può giurare di sentire ancora lo sguardo del ragazzo sulle sue spalle.

 

Michele. 1.70 come lei, capelli neri come l'ebano, occhi grigi, sorriso di ghiaccio. L'immagine della perfezione. Chi è lui per lei? Loro due si conoscono da una vita. Si erano visti crescere. Ma lui, perchè è cresciuto cosí? 

Amanda se ne era innamorata, e dopo il tradimento di un'amica, iniziò ad odiarlo. 

O meglio, lo odia sì, ma nel profondo lo ama ancora.

Imbuca la lettera, torna in casa, e sbircia oltre le siepi per vedere se lui è ancora lì. Negativo: se ne è andato. Presa dallo sconforto, Amanda va in bagno e si posiziona davanti ad uno specchio. Vede nei suoi occhi tristezza, rabbia e bisogno di affetto. Ma vede anche speranza. Speranza per una vita nuova.

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Writer(s) corner.

Prima di tutto, ciao. Questa storia sarà il racconto della vita di due adolescenti di due città diverse che cercheranno di unire le loro storie attraverso delle lettere.
E' una storia a quattro mani: quelle di Chiara e Alessia. 
Questo primo capitolo è un prologo, e nel corso della storia sarà più chiara la posizione delle ragazze all'interno della loro vita e di quella altrui.
Grazie per aver letto e per favore recensite. A tre recensioni si continua! ♥ Als e Chii. x