Questo nostro amore maledetto

Cap.1 il nostro primo incontro

 

Pov. Katara 

Io e Zuko ci conosciamo da quando eravamo piccoli, a quel tempo eravamo molto amici e lui non aveva ancora quella maledetta cicatrice che gli occupava tutto il volto, non era ancora stato cacciato dalla sua patria e mandato in esilio, allora mi ero accorta di amarlo.

La prima volta che lo vidi ero a passeggio per le vie del Regno della Terra; lui stava in uno dei tanti vicoli e si copriva il volto con un mantello che portava i colori della Nazione del Fuoco e si copriva il viso quasi come se non volesse essere visto in faccia da nessuno, come se avesse paura che il mondo potesse giudicarlo. Lo guardai per un po’, guardai il suo corpo asciutto e agile che riuscivo a intravedere dalla veste che indossava; Dopo un po’ si alzò scostandosi il mantello di dosso e mi venne incontro, mentre mi si avvicinava riuscì a guardarlo meglio e mi accorsi che aveva degli occhi gialli a dir poco meravigliosi, più brillanti di due topazi. < Ciao, come mai mi stavi osservando? > oltre a essere bello esteticamente aveva anche una voce meravigliosa, mentre pensavo queste cose la sua voce mi fece tornare alla realtà < Hey, sto parlando con te, mi rispondi sì o no? > < Si scusa ero un attimo sovra pensiero, ti stavo osservando perché ti trovo simpatico > < Come fai a trovarmi simpatico se neanche mi conosci? > < Non lo so ma ho come un sesto senso per queste cose > < Sarà… Comunque ora devo andare> < io sono Zuko > < Zuko, ti va se domani ci rivediamo qui? > < Ok perché no, ciao a domani > < Ciao >.

 

 

 

Pov. Zuko 

La mattina dopo mi presentai al solito posto e mi sedetti ad aspettare Kataka, pochi minuti più tardi la vidi. Indossava un vestito blu chiaro, i capelli sciolti e ornati da dei piccoli fiori bianchi e celesti, era bellissima ed io non ero degno di lei e della sua bellezza. Non ne ero degno poiché ero figlio di un tiranno, poiché avevo tradito mio padre e la mia Nazione scegliendo di aiutare mio zio ad opporsi a questa inutile e disastrosa guerra.

Mentre ero assorto in questi pensieri fui riportato alla realtà dal suono della sua voce melodiosa < Ciao Zuko!!! > < Hey Katara, ti trovo bene e questo vestito ti dona molto… >

 

 Appena finii di dire quella frase vidi le sue guance arrossarsi, era davvero molto carina, così graziose che ebbi l’istinto selvaggio di baciarla su quelle sue piccole labbra rosee; Cominciai ad avvicinarmi piano piano al suo volto e lei, socchiudendo leggermente gli occhi, fece lo stesso….Eravamo così vicini che riuscivo a percepire il suo respiro sul mio volto, stavo per impazzire quindi mi decisi a prendere il suo delicato viso tra le mie mani e a baciarla. Ci baciammo per circa tre secondi poiché eravamo tutti e due troppi imbarazzati per farlo durare di più (era per entrambi il nostro primo bacio) 

< S-Scusa Katara io…Beh ecco insomma… > Non ero riuscito a finire la frase che lei mi trascinò nuovamente a sé baciandomi; In quel momento mi ero sentito come in paradiso ma, non so come mai, ebbi lo strano presentimento che non sarebbe durato a lungo….