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Autore: Daifha    31/07/2013    3 recensioni
[KasamatsuKise][MidorimaTakao]
Avrebbero vissuto per sempre insieme, felici perché era quello che volevano, perché erano pronti a perdonarsi e abbattere qualsiasi frontiera pur di non dover mai lasciare l’uno il fianco dell’altro. Era un sentimento così puro, il loro, che non poteva essere diversamente.
E anche Kasamatsu, con quel suo sguardo fiero rivolto all’orizzonte, mostrava una convinzione quasi accecante, sembrava gridare il suo desiderio solo con gli occhi; voleva appartenere solo a Kise così come Kise sarebbe stato solo suo, voleva mostrare a tutti la potenza di quel loro legame e vivere, vivere per sempre accanto all’uomo che amava. Era il suo sogno ed era lì, a pochi passi dal vederlo realizzarsi sotto i suoi occhi.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Takao Kazunari, Yukio Kasamatsu
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Distress'
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Dopo mesi, rieccomi! 
Questa sarebbe la seconda one-shot che segue ‘Bitterness’, anche se in realtà parla di qualcosa avvenuto prima.
In questa shot si dovrebbe capire perché Kasamatsu e Takao erano insieme quando hanno avuto l’incidente… Sì, sono tremendamente cattiva. 
Ho cercato di incentrarla principalmente su Takao perché la prossima e forse anche quella dopo ancora - ma le scriverò davvero? xD - saranno praticamente solo sulla KasaKise, in un concentrato di dolore e dolcezza che già mi emoziono all’idea di scriverla! 
Detto questo, spero non deluda nessuno e che mi lascerete un vostro parere!



 
Eagerness 

 
Osservare il cielo rosso del tramonto con Takao era bello, perché semplice e senza troppi pensieri. C’era quel silenzio, a cui entrambi si concedevano con un sorriso lieve, appena accennato sulle labbra, con gli occhi rivolti alla montagna in controluce e al piccolo lago che brillava sotto i colori caldi di quel pomeriggio tardo. C’era il vento fresco della sera che scompigliava i capelli, che dava loro quelle boccate d’aria pura di cui ogni tanto sentivano davvero bisogno. E c’era quel rumore in sottofondo, di macchine che passano veloci poco lontano, di foglie mosse che si staccano dai rami per posarsi sul ciglio della strada, di uccelli che cinguettano i loro ultimi richiami prima di appollaiarsi su un albero. Era tutto così meravigliosamente semplice e tranquillo, così vero da sembrare sconvolgente, e anche quel loro tacere, insieme, era una delle poche cose che condividevano e che mai si sarebbero negati.
Forse perché erano capaci di capirsi meglio di quanto non sapessero fare tante altre persone, forse perché quell’amicizia ancora giovane era molto più profonda di quanto non potesse sembrare. Era semplicemente così.
Yukio lo aveva portato di nuovo lì, senza preavviso, solo con la voglia di ritrovare un po’ di pace e di chiarirsi le idee, e lui aveva accettato senza pensarci due volte, solo stranito dal fatto che gli avesse detto di non parlare con Midorima di quel loro incontro.
Ma non aveva importanza, alla fine. Conosceva Yukio e si fidava di lui, sapeva che se gli aveva chiesto di incontrarsi così, all’improvviso e di nascosto, un motivo doveva esserci.
Perché Yukio era un uomo innamorato, lo poteva vedere dai suoi occhi quando si posavano su Kise, dal comportamento sempre riservato che mostrava in pubblico ma che spesso non riusciva a contenere solo quando in compagnia del modello. E da ogni gesto e ogni frase, il mondo di Yukio sembrava girare solo intorno a quel suo amore che lo teneva legato. Anche in quel silenzio così carico di vita, Takao poteva quasi percepire l’intensità di quel sentimento che animava sempre lo sguardo di Yukio.
Takao, ho deciso di chiedere a Kise di sposarmi.” 
Quelle parole, così semplici e meravigliose come solo Yukio sapeva renderle, come sapeva rendere ogni cosa. Aveva sentito in quella frase una potenza e un desiderio nascosto, ben celato sotto una facciata calma e risoluta, di chi sa cosa vuole e non ha paura a dirlo.
Era stato un turbinio di emozioni, una felicità grandissima per questa sua decisione, una gelosia nascosta per questa sua risoluzione, una paura enorme perché ora era lui che stava rimanendo indietro… Erano bastate poche parole per fargli chiudere gli occhi ed immaginarsi in un secondo una vita intera passata al fianco di Midorima, mano nella mano.
“Mi sembra una cosa fantastica! Quando hai intenzione di chiederglielo?” 
“Tra due settimane è il suo compleanno…”
Quel sorriso appena accennato sul viso di Yukio tradiva ogni suo tentativo di mostrarsi del tutto tranquillo davanti a quella dichiarazione tanto improvvisa. Rivelava tutto, ogni minimo pensiero, ogni ansia, tutta la felicità di cui, si vedeva, era colmo il suo cuore in quel momento. 
Quanto lo aveva cambiato l’amore in così poco tempo.
“Ne sarà felicissimo!”
“Dici che… accetterà?”
“Sicuro! Si vede lontano un miglio che siete fatti l’uno per l’altro… E Kise ti ama davvero.”
Forse era davvero geloso, Takao, di quel loro legame fortissimo ed indissolubile. Anche Yukio lo sapeva. 
“Così come Midorima ama te.” 
“Ma questo lo so, Kasamatsu! Davvero… Ma è diverso!”
“Cosa intendi per diverso?” 
“Uff… Ti faccio un  esempio. Quando tu chiederai a Kise di sposarti, lui spalancherà gli occhi, forse all’inizio non risponderà, ma dagli tempo dieci secondi e ti si getterà addosso piangendo di gioia e dandoti subito una risposta affermativa. Ne sono sicuro, già lo vedo. Ora, metti caso che io dovessi chiedere la stessa cosa a Midorima. Come pensi reagirebbe?”
“Ne sarebbe felicissimo.”
“Certo! Ma non risponderebbe. Non subito! Prima arrossirebbe, poi troverebbe una scusa e se ne andrebbe lasciandomi con l’ansia per giorni. Anche io credo che accetterebbe, so che mi ama. Ma dovrei comunque vivere nell’angoscia per almeno una settimana per poi ritrovarmi una risposta nei momenti più assurdi! Come quando mi sono dichiarato… Ha aspettato due giorni prima di dirmi che anche io gli piacevo. E lo ha fatto quando eravamo in metro! In metro, capisci? Ammassati ad un mucchio di altra gente! E lui mi ha detto che voleva stare con me…”
“Probabilmente l’ha fatto per evitare che gli saltassi addosso…”
“Sicuro!”
Risero insieme con gli occhi che riflettevano gli ultimi raggi di sole della giornata, in corpo quella strana euforia che solo certi ricordi sapevano suscitare.
“Inoltre mi piacerebbe che…” Takao lasciò la frase in sospeso e Kasamatsu si voltò a guardarlo, il sorriso leggero sulle labbra di chi già sa cosa sta per dirgli il compagno. Un sorriso intenerito dalla dolcezza di quel pensiero, dall’ingenuità e della semplice purezza che Takao sapeva mostrare a volte.
“Ti piacerebbe che fosse lui a chiedertelo.” finì per lui la frase e Kazunari arrossì di colpo perché era in momenti come quello che si rendeva conto di quanto fosse facile da capire, di quanto i suoi pensieri fossero limpidi anche a chi lo guardava da fuori. 
“Già… Dici che sono senza speranze?” 
Anche l’incertezza che mostrava quando si parlava di Midorima e di quello che ne sarebbe stato di loro di lì a qualche anno riusciva sempre ad intenerire Kasamatsu. Nonostante ormai fossero tutti diplomati da anni e stessero inseguendo i loro sogni - insieme, condividendo l‘affetto, la passione, la felicità di veder raggiunto un traguardo -  Takao sembrava non smettere mai di stupirsi di quanto amore avesse effettivamente Shintaro da dargli. 
Scosse la testa per negare, tornando a guardare il sole che spariva all’orizzonte “No, sono sicuro che anche lui vuole fare questo passo con te. Ha solo bisogno di tempo…”
Takao sospirò, gli occhi rivolti al cielo dove già i colori del tramonto sfumavano per lasciare posto al blu della notte. Pensava a quel giorno, a quando finalmente Shintaro si sarebbe deciso a fargli quella proposta che lui già aspettava; immaginava la vita al suo fianco, ogni giorno, pronto a ricevere e dare calore, loro due stretti in un abbraccio che non si sarebbe mai sciolto, a mandare avanti quella relazione dove tutto era così incredibilmente vero, le amicizie e loro due, le loro dita che rimanevano intrecciate anche nei momenti più difficili. Avrebbero vissuto per sempre insieme, felici perché era quello che volevano, perché erano pronti a perdonarsi e abbattere qualsiasi frontiera pur di non dover mai lasciare l’uno il fianco dell’altro. Era un sentimento così puro, il loro, che non poteva essere diversamente.
E anche Kasamatsu, con quel suo sguardo fiero rivolto all’orizzonte, mostrava una convinzione quasi accecante, sembrava gridare il suo desiderio solo con gli occhi; voleva appartenere solo a Kise così come Kise sarebbe stato solo suo, voleva mostrare a tutti la potenza di quel loro legame e vivere, vivere per sempre accanto all’uomo che amava. Era il suo sogno ed era lì, a pochi passi dal vederlo realizzarsi sotto i suoi occhi. 
Sorrise Takao. Gli piaceva il modo in cui Kasamatsu si mostrava impaziente di fare la proposta a Kise. Lo capiva dal leggero tremolio delle sue mani appoggiate sull’erba e dal luccichio degli occhi che non vedeva l’ora che Ryouta si buttasse tra le sue braccia pronunciando quel sì che, lo sapeva, gli avrebbe fatto scoppiare il cuore di felicità. E così anche lui, mentre sentiva una punta di invidia nel petto, non poteva far altro che desiderare e aspettare il momento in cui Midorima lo avrebbe preso in disparte per fargli la proposta, e si sentiva già pronto ad accettare, a guardarlo negli occhi, piangere di gioia e annuire senza fargli aspettare neanche un minuto, senza dargli in alcun modo il tempo di tirarsi indietro. 
Si scambiarono un ultimo sguardo, poi Kasamatsu parlò di nuovo “Adesso andiamo, ho promesso a Kise che avremmo visto un film insieme stasera.” e sorrise.
Takao annuì, poi insieme si avviarono verso la macchina parcheggiata poco lontano, entrambi felici, entrambi pronti ad affrontare di petto il loro amore e di mostrarsi al mondo per quello che erano: due uomini con dei sogni e un amore da vivere.
 
I loro sogni si infransero quella stessa notte. 
Un incidente, un tir che gli veniva addosso, e di loro non rimase altro che i cuori infranti di chi li aveva amati.
 
 
- Fine -
 
 
Dai, non sono stata neanche così cattiva, il drammatico stava tutto concentrato nelle ultime due righe… <3
 
By Ming
  
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