e non so come uscirne.
Angoli di labirinto si moltiplicano infiniti,
grida di nessuno o di mille feriti
straziano l'identità di lontani e antichi miti.
Al limitare dell'amara derisione
dell'inesorabile perdita dell'amore
si trova il campo di battaglia delle ore.
Ho smarrito me stesso nel dedalo
e non so come uscirne.
Lo sgretolarsi di povere certezze,
stracci d'esistenze, è come la morte di aquile avvezze
a dimenticare la terra e dominare le vette.
Ma ora che sono nel dedalo,
chi ascolterà mai le parole che dico?
Chi davvero mi offrirà la sua mano di amico?
Ho smarrito me stesso nel dedalo
e non so come uscirne.