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Autore: yori    31/07/2013    3 recensioni
Bulma, trascinata in una nuova avventura insieme ai suoi amici, si trova catapultata in un nuovo pianeta del quale non conosce nulla e nel quale verrà intrappolata! Un valoroso e orgoglioso guerriero andrà, involontariamente, in suo succorso. Cosa succederà!?
[Mirai Bulma X Mirai Vegeta]
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Vegeta
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Buried cap 19
Capitolo XIX: verso casa


Il super saiyan della leggenda, narrato da tutti in ogni storia ed in ogni tempo si era trasformato per reclamare un affetto perduto, aveva perso la propria compagna e con la trasformazione aveva perso se stesso donando nuova vita ad un pianeta ormai spacciato. Un’oscura ombra si era immediatamente avventata su di lui e su Vegeta-sei era solo arrivata la voce di questo guerriero straordinario e la leggenda fu narrata sulla sua terra, ma distorta poiché di voce in voce essa andò narrata e nessuno vi era a poter raccontare la verità. Il guerriero venne come inghiottito da un buco nero e di lui non si ebbe altro che un lontano eco.

Bulma l’aveva raggiunto sul terrazzo, mentre guardava l’orizzonte. Quella terra era splendida e strana insieme, non vi era un solo a rischiarare quel posto ma una strana luce alta nel cielo. Glia alberi dalle foglie circolari e verdi, i frutti su di esse grandi e di diversi colori, vi era persino un lago nei pressi e un ruscello gorgogliava poco distante. Splendido ed inquietante insieme, solo Bulma sperava di tornare a casa e porre fine a tutta quella storia.
“Yamcha”
Sussurrò ponendosi al suo fianco vicino alla balaustra.
“Non o niente da dirti Bulma, è già tutto abbastanza chiaro”
Ma Bulma non lo ascoltò appoggiando una mano sulla spalla del ragazzo, voleva fargli capire che lei non l’aveva tradito, che lei si era solo innamorata di un altro e questo sentimento non avrebbe potuto mutare.
“Io vorrei spiegarti”
“Non mi serve la tua commiserazione”
Yamcha aveva abbassato lo sguardo dispiaciuto per quella storia che andava finendo.
“Non sono qui per commiserarti, mi sembra tu abbia guardato abbastanza donne in tutti questi anni per non guadagnare la mia pietà”
Il ragazzo allora aveva alzato lo sguardo sorridendo amaramente e Bulma per un attimo riconobbe il caro ragazzo che era sempre stato; ma che indubbiamente non avrebbe capito.
“Non ha alcuna rilevanza quando si ha davanti una persona che si è innamorata di un assassino”
“Non…” Gli occhi di Bulma si erano fatti scuri nel sentir parlare di Vegeta e dei suoi sentimenti
” Io non mi sono innamorata di Vegeta … Io”
“Bulma, è chiaro a tutti non c’è bisogno di negare. L’avevi invitato per quello, perché ti piaceva?”
Yamcha si era allontanato dalla balaustra intenzionato ad andarsene.
“No, non per quello ”
“E allora perché? Chi mai inviterebbe un assassino se non avesse provato un sentimento per lui?”
Ma Bulma a quel punto aveva dimostrato il suo caratterino, risentita per il giudizio malevolo che lui stava dimostrando per lei e che forse tutti avrebbero dimostrato; tutti forse eccetto Goku…
“Io non capisco come tu possa crederti migliore di me dato tutte le volte che hai preferito le altre a me, cosa credi che non lo so?”
“Bulma, non ti implorerò di stare con me, ho fatto i miei errori certo, ma anche tu ne hai fatti e questo è certo uno dei più grandi. Quindi: fai come credi, tanto lo faresti lo stesso”
“Sai qual è la differenza tra me e te: tu mi hai tradito per soddisfare una tua vanità; io invece me ne sto andando perché so che quella è la strada giusta per me”
Detto questo se ne andò, senza rimpianti; dopotutto una storia quando è chiusa è chiusa.
“Te ne pentirai Bulma”

Si diresse a passo spedito da lui che giaceva ancora privo di coscienza sul lettino in cui era stato riposto. Gli sfiorò la fronte e prese un panno bagnato passandoglielo addosso.
“Alla fine ti sei trasformato testa dura che non sei altro…”
Sorrise sfiorandogli di nuovo la fronte e poi le braccia. Non l’aveva dopotutto ringraziato del fatto l’avesse salvata, nel vero non c’era stata l’intenzione da parte degli agarthiti di ucciderla, ma ugualmente Vegeta l’aveva protetta e poco importava l’avesse fatto solo per dire e farle ben sentire che a lui non importava nulla di lei, poiché Bulma ben conosceva la verità: Vegeta ci teneva a lei. In modo strano certo, ma ugualmente teneva a lei e alla sua vita, anche solo per litigare, anche solo per insultarla. Si appisolò un attimo Bulma appoggiata al materasso.
“Ti aspetterò mio principe, per sempre è una promessa”
E sorridendo si appisolò al suo capezzale.

I fatti si susseguirono l’un l’altro senza che Bulma si accorgesse di ogni particolare. Erano riemersi dalla terra cava e quello che si erano trovati davanti era uno splendido mondo pieno di vita. Avevano disposto che le macchine del clima creassero un’aria illusoria in modo da allontanare ogni nemico avesse mai voluto attaccare quella terra, facendola apparire inospitale. Nel momento dell’addio Bulma era andata a recuperare la navicella monoposto di Vegeta, mentre il saiyan veniva caricato sulla navicella in cui avevano viaggiato tutti. Bulma salutò per prima la vecchia Kaede e le porse il ciondolo della signora del tempo.
“Penso debba rimanere qui con voi”
“No, Bulma questo è il tuo premio a tempo debito saprai utilizzarlo al meglio. Vedrai ti sarà molto utile. Questo è il ringraziamento per averci salvato”
“Grazie a te vecchina. Sai senza tutto questo…”
L’anziana aveva sorriso e Bulma si stupì di come fosse quella che aveva conosciuto durante tutto il viaggio, ma che all’occorrenza poteva mutarsi in una guerriera incredibile.
“Sarebbe accaduto lo stesso, solo forse con più lentezza.”
Bulma sorrise salutandoli e rivolse uno sguardo eloquente a Oresem.
“La prossima volta che ci vediamo non voglio brutti scherzi”
Lui le sorrise di rimando e tutti li salutarono ringraziandoli per l’accoglienza ricevuta.
“Bulma mi raccomando non perder di visti quel bel fusto, avessi avuto qualche anno di meno”
Scherzò la più anziana Kaede strizzandole l’occhio.
Partirono e quando la navicella spaziale fu nel cielo Oresem e Kaede spostarono lo sguardo verso il basso.
“Mi spiace solo saranno felici per poco tempo…”
“Vedrai Kaede, Bulma è in gamba. Capirà il nostro dono e troverà un mondo in cui essere felice”
“Lo spero tanto”

Vegeta si svegliò sollevando un attimo le palpebre per scorgere al suo fianco, con la testa reclinata su di una scrivania, la capigliatura scarmigliata di Bulma. Un respirare forte gli suggerì che ella stava ancora dormendo.
“Stupida femmina ancora lei…”
Si sollevò deciso sentendo i  propri muscoli ancora indolenziti e nell’alzarsi cadde sulle proprie gambe schiantandosi su Bulma e facendola ribaltare dalla sedia. La donna si svegliò di soprassalto gridando il nome di Vegeta, che  le era praticamente caduto sopra.
“Che diavolo fai? Avevamo pattuito niente mani addosso”
Disse lei sicura notando che le mani del saiyan erano piazzate proprio sul proprio consistente seno.
“Beh, a meno che io non ti dia la mia benedizione a farlo e in questo caso non l’ho fatto”
Vegeta aveva storto il naso ad un palmo da quello di lei.
“Sappi che io ti tocco quando e come voglio e ora non era mia intenzione! Sono caduto e l’ultimo dei miei pensieri era quello di toccarti!”
Il saiyan pronunciò il proprio dissenso da quella situazione, ma con ancora il seno della bella terrestre tra le sue mani
“Sto notando”
Lo schernì Bulma, fissando i propri seni palpati e guadagnandosi un “che cosa” e un repentino spostamento del saiyan che si era alzato in piedi. Nel frattempo Vegeta aveva fatto mente locale e aveva notato che non si ricordava più l’ultima parte dalla battaglia e soprattutto: dov’erano?
“Che diavolo è successo dove sono i nemici? E dove mi trovo!?”
Bulma si era sistemata l’abito e si era riseduta sulla sedia, rimettendola al suo posto, accavallando le gambe.
“Per farla breve era tutta una messa in scena per rubarti la prima energia di super saiyan, che hanno poi usato per sorreggere il pianeta. Insomma hai dato vita al loro nucleo. Ti senti un po’ spossato perché ti hanno rubato tutta la tua energia e hai dormito per due settimane”
“Che cosa?”
“Già. Comunque ora siamo sulla Terra a casa mia e per tua informazione ti sei trasformato per salvarmi. Perché la trasformazione avviene solo se sei mosso da un forte sentimento”
Vegeta aveva incrociato le braccia al petto e l’aveva guardata serio.
“Non lo vedo possibile”
“Beh, comunque è così e sappi che penso di meritarmi un premio”
“Scordatelo”
Bulma si era fatta vicina e aveva cinto le proprie braccia intorno al collo  di Vegeta che non si era neppure spostato, nonostante continuasse a disdegnare la presenza della petulante terrestre.
“Neppure un bacio? Io vorrei questo come premio, che ne dici?”
“No”
Bulma aveva preso l’iniziativa e premendo il seno sulle sue braccia incrociate lo baciò sulle labbra. Dapprima parve forzarlo, poi il bacio prese il ritmo giusto ed il gusto giusto; fino a quando Vegeta portatosi le mani una sui glutei di lei, alzandogli il vestito, e una sulla testa per intensificare il bacio, la buttò sul letto sollevandole l’abito e lasciandone intravedere le mutandine.
“Pensavi mi sarei fermato ad uno stupido bacio?”
Bulma l’aveva guardato con fare di sfida e poi baciandolo lievemente sulle labbra gli aveva sussurrato all’orecchio una dichiarazione.
“Speravo non ti bloccassi a quello. Te l’ho già detto mi metterai addosso le mani solo quando io lo vorrò”
“Non credo proprio, terrestre”
Bulma si tolse le spalline del vestito e mostrò i propri seni al principe dei saiyan, che si fece avanti sul suo corpo denudandola completamente; ma quando l’ebbe spogliata del tutto si sollevò per andarsene.
“Che diavolo fai? E mi lasci così?”
Bulma si era sollevata avvicinandosi a lui che già se ne stava andando.
“Certo non cado nelle tue trappole strega: quando vorrò verrò a prenderti io Bulma anche contro il tuo volere.”
Bulma arrossì sentendo il suo nome pronunciato dalla voce di lui. Sorrise con uno sguardo di sfida e lui la ricambiò nello stesso modo: erano fatti della stessa pasta loro.
“Vegeta non mi troverai mai contraria.”
Lo rincorse fino alla porta, dato che lui nel frattempo era già uscito nel disimpegno adiacente la stanza in cui era stato deposto per ben due settimane.
“E non andare in giro nuda, ma non ti vergogni?”
“E’ colpa tua se ora non ho più vestiti me li hai strappati!!”
“Beh, fa lo stesso copriti sei indecente, terrestre!”
Bulma si era attaccata al suo braccio senza provando alcun imbarazzo nell’essere lì nuda davanti a lui.
“Ma vegeta prima mi hai chiamato Bulma dunque sai il mio nome”
“Me lo sono già dimenticato, essere petulante!”
Bulma gli sorrise posando un dito maliziosa sul suo naso. Vegeta arrossì discostando lo sguardo i cerca di una via di fuga.
“Bugiardo è solo che ti diverti di più così”
“Non mi diverto con te mi dai solo noia!”
Si accorsero solo allora di essere nel centro del corridoio e che qualcuno avrebbe potuto passare di lì trovandoli in quella ridicola situazione.
“Ho detto copriti, razza di stupidaa!!”
“Non essere geloso, amore”
“Ma quando muore questa”
Loro erano fatti l’uno per l’altra e nessun nefasto futuro li avrebbe allontanati. In ogni tempo e ogni luogo si sarebbero rivisti ed amati per sempre. Dopotutto loro due insieme creavano la speranza della vita, così com’era stato su Agharta.
“Bulma mollami ti odio”
“Non mi scappi principe sei mio”
“Sappi che posso trasformarmi in un super saiyan quando voglio e disintegrarti!”
“Ma se l’hai fatto per me…”
“Ti ho già detto che se l’ho fatto era solo perché ero molto arrabbiato in quel momento e poi aspetta un po’…”
“Cosa, Vegeta? Ti sei ricordato del motivo della tua trasformazione ovvero: IO”
“No, razza di oca, mi sono ricordato che devo sconfiggere Kakaroth!”
Beh, con alti e bassi, ognuno con il proprio scopo nella vita… Ma chi l’ha detto che per vivere felici bisogna essere perfetti?

C’era un solo ed unico modo per trovare la via della luce del super saiyan e quel modo era uno soltanto: provare anche solo un barlume di un qualche affetto e combattere per proteggere con tutte le forze qualcuno oltre che appagare il proprio orgoglio…




Angolo Autore:
Ed eccomi qui al capitolo conclusivo della storia. Che dire se non: grazie a tutti quelli che hanno letto e apprezzato chi si è fatto una risata e chi si è forse emozionato, ringrazio chi mi segue sempre e tutti quelli che hanno inserito la storia tra le preferite, ricordate e chi la segue!!^_^
Grazie davvero di cuore e alla prossima settimana con l'epilogo della storia!
Un abbraccio a tutti,
Yori


   
 
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