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Autore: Rancore    01/08/2013    1 recensioni
Silenzio racconta le vicende di una coppia di amici che si ritrova ad assistere a scuola ad un qualcosa che non può di certo essere definito: ''normale et umano''
''In questo momento gli occhi plumbei erano diretti verso il getto d'acqua che usciva dal lavandino, non voleva guardare davanti a se e vedere attraverso al rifesso dello specchio ciò che aveva alle spalle. Una mano ... Riuscì chiaramente ad avvertire un qualcosa che si avvicinava sempre di piu' ma non poteva intuire che si trattasse di una mano, che finì per toccargli la spalla.''
Genere: Sovrannaturale, Suspence, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Vorrei ringraziare LaKraff44 per il supporto e la possibilità che mi sta dando :D
Detto ciò , buona lettura ^_^

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CAPITOLO V : AKATSUKI – Luna Rossa

 
Erano li ... Sotto una delle tante scrivanie nell'aula d'informatica, immersi nel buio piu' profondo di quella scuola dentro al quale stavano avvenendo omicidi atroci. < Dobbiamo riuscire ... A capire > Diceva Mitsuo indicando il diario del preside, Mello era silenzioso ... Non riusciva a spiegare ciò che stava accadendo, il diario del preside non lo aveva di certo aiutato, anzi ... Aveva sicuramente aumentato i suoi dubbi < 13 anni fa ? > Domandò intanto Mitsuo cercando di pensare a cosa avenne tredici anni prima, continuava a ripetere il numero ''tredici'', non gli veniva in mente nulla ... Infondo non poteva di certo essere a conoscenza di fatti accaduti quasi 15 anni prima ... < L'archivio > Proferì poi Mello intuendo che probabilmente l'archivio avrebbe potuto aiutarli ad avvicinarsi sempre di piu' alla verità.
 
Improvvisamente un rumore agghiacciante giunse ai timpani dei due ragazzi, la porta dell'aula d'informatica si stava aprendo lentamente e ciò generava un rumore fastidioso e inquietante ... Mello afferrò subito la pistola accanto alla propria figura continuando poi a rimanere nascosto, forse nessuno si sarebbe nemmeno accorta della loro presenza ... Cercò di isolare i rumori avvertiti, risultava difficile data la pioggia che inesorabile si schiantava sui vetri dell'aula, sentì un pianto ... Si, un pianto. < Mhh? > Mugugnò dubbioso e diffidente, i due uscirono lentamente dal loro nascondiglio ... Riuscirono subito ad intravedere una figura di spalle, in ginocchio, chinata su se stessa e con le mani sul viso ... Mello manteneva la canna della pistola puntata sulla schiena di questa figura, distante circa cinque metri, Mitsuo rimaneva intanto dietro le spalle dell'amico ... Si avvicinavano in simbiosi osservando meglio la figura che avevano davanti, indossava la divisa scolastica e data la capigliatura doveva essere Eri, anzi ... Era sicuramente Eri, era l'unica ragazza rimasta di quella classe che si stava riducendo con il passare del tempo < Er-Eri ? > Domandarono in simultanea i due prima che questa alzò il capo continuando a piangere e allo stesso tempo a dare le spalle ai due < Ragazzi ... > Capì che si trattava dei suoi due compagni grazie alle loro voci, eppure era restia dal voltarsi, ciò incuriosì non poco sia Mello che Mitsuo < Che ti è successo? > Chiese il secondo mentre il primo abbassava la pistola, era quasi sicuro che la ragazza non era pericolosa < Mi ... Hanno ... > Non riusciva a trattenere le lacrime ... Si voltò.
 
 
... Cos'era successo al suo viso? I capelli biondi erano in parte macchiati di rosso e i suoi occhi azzurri avevano subito un qualcosa di atroce, i due infatti non riuscivano ad intravedere l'occhio sinistro della ragazza, il medesimo lato del suo viso era infatti immerso da un liquido rossastro .. Era sangue.
 
< Chi è stato? > Domandò Mello non riuscendo a capire se la ragazza avesse ancora l'occhio sinistro, non riusciva bene a capirlo dato il buio e la copiosa quantità di sangue sul viso di Erii,  Mitsuo si avvicinò alla ragazza cercando di abbracciarla in modo da confortarla < Dovete fermarli ... Koki e Yo .. Sono .... Diversi > Disse prima che proprio in quel momento dal fondo del corridoio si sentirono dei passi piuttosto veloci ... Forse avevano seguito la ragazza. Mitsuo cercò di alzare la ragazza adagiandola su una delle tante scrivanie in modo da farla riprendere, era visibilmente scioccata.
 
I due corsero subito verso la scrivania piu' vicina alla porta cercando di spostarla insieme e piazzarla perpendicolarmente dinnanzi ad essa ... Volevano ostacolare i due compagni che a quanto pare stavano per giungere a loro. Proprio mentre stavano portando la scrivania dinnanzi all'entrata la porta si apri leggermente e grazie a quel piccolo spazio sia Mitsuo che Mello poterono vedere il viso di Yo, Mitsuo rivedè in quell'espressione che pareva priva d'umanità, l'espressione che vide la mattina stessa sul viso di Ylen < MA COS- > Lanciarono letteralmente la scrivania sulla porta riuscendo a chiuderla .. O quasi. La mano di Yo fece appena in tempo a superare lo spiraglio prima di rimaner chiusa all'interno dell'aula ... Un urlo disumano si sentì per tutta la scuola, quello che fino a qualche ora prima era un loro compagno si era tramutato in un qualcosa di non umano, i capelli del compagno avevano assunto quasi un colore biancastro e le iridi color nocciola erano sparite dando spazio ad un rosso cremisi che riusciva a risplendere nel buio ... Pareva aver perso ogni traccia di umanità che possedeva. < Cosa faccio, cosa faccio, cosa faccio > Continuava a ripetere ad alta voce Mello, iniziando ad agitarsi vistosamente ... Probabilmente lasciare l'ex compagno con la mano sulla porta sarebbe stato molto rischioso, avrebbe anche rischiato di liberarsi e di riuscire ad entrare.
 
La mano continuava ad agitarsi fino a quando quella ''cosa'' che pareva possedere Yo smise di agitarla e cerco di ritrarre il braccio abbandonando ogni tentativo di aprire la porta, la scena che stava accadendo dinnanzi agli occhi dei tre era incredibile, la pelle del polso si stava lacerando e man mano che Yo tirava la ferita diveniva sempre piu' profonda, improvvisamente i ragazzi riuscirono pure a vedere le ossa del polso prima che quel mostro cerco di ritrarre il braccio con un colpo secco strappandosi totalmente la mano, nessun umano dotato di buon-senso avrebbe mai potuto far qualcosa del genere, ciò diede a Mello e gli altri la sicurezza che quella cosa non aveva una ragione umana ... Era una specie di bestia che aveva l'ausilio di un corpo umano.
 
[ BANG – BANG – BANG ]
 
Tre colpi assordanti posero fine al Caos, Tre proiettili avevano infatti bucato la porta riuscendo a colpire il corpo posseduto di Yo, due colpi si riversarono sul suo addome mentre il terzo riuscì a perforargli la carotide, Yo era morto. Si sentì un rapido susseguirsi di passi, molto probabilmente il suo ''compagno'' ... Koki era fuggito, era vero ... Attendeva un momento piu' propizio per riprovare ad attaccare il gruppo di superstiti. Mello rimase paralizzato per qualche minuto, con il braccio teso verso la porta e perpendicolare rispetto al terreno, con la pistola ancora puntata ad essa, sapeva che al di là di quella porta vi era il corpo di Yo senza vita ... Mitsuo intanto era in un angolo letteralmente terrorizzato e schifato, stava vomitando ... L'immagine di quel braccio che si staccava dalla mano gli era rimasta impressa. < Dobbiamo muoverci > Disse Mello prima di salire sulla scrivania davanti alla porta e cercare di osservare ciò che vi era al di là tramite uno spiraglio ... Vide il corpo di quello che era il suo compagno, stranamente però aveva assunto un espressione sollevata, l'espressione di chi si libera di un grosso peso ... Nonostante lo stato pietoso l'espressione di Yo riusciva in un certo senso a trasmettere armonia ... Qualcosa era cambiato con la sua morte, i capelli avevano ripreso il loro colore originale.
 
Chiuse definitivamente la porta prima di voltarsi verso gli altri due < Dobbiamo medicarla >, i due non conoscevano nemmeno le basi della medicina ma sapevano che un bendaggio sarebbe stato piu' che sufficiente ... Bagnarono la ferita all'occhio della ragazza con l'ausilio di una bottiglietta d'acqua trovata per pura coincidenza  su una delle tante scrivanie per poi bendarla con un nastro che avevano preso dalla divisa scolastica della ragazza, cercarono di adattarsi con quel che avevano ... < Ok, riesci a camminare? > Chiese poi Mello prima di alzarsi a sua volta e osservare la vetrata che si affacciava sul giardino al di là della quale vi era la segreteria e accanto l'archivio, la scuola aveva infatti una forma ad ''H'' e per attraversare l'edificio senza passare per i corridoi bisognava servirsi del giardino che si trovava proprio davanti ai ragazzi < Dobbiamo trovare un modo per calarci da qua > Disse prima di aprire la finestra ... Si voltò di scatto verso gli altri due < Cosa potremmo usare? > Mitsuo continuava intanto a guardarsi attorno, cercava di rimanere concentrato e di dimenticare la macabra immagine che si era ormai fissata nella sua mente ... < I .. C-Cavi? > Chiedeva dubbioso, si convinse della sua idea vedendo poi l'amico annuire e iniziare a osservare il 'retro' dei computer < Ma certo ... Prendete i cavi che collegano il Pc al Monitor ... Sono quelli piu' spessi > Aveva deciso che li avrebbe legati tra di loro per farci una corda, era rischioso ... Poteva strapparsi mentre si stavano calando ma al momento sembrava l'unica soluzione, tornare nel corridoio era troppo rischioso e potevano subire un attacco da quella creatura inumana che sembrava possedere il corpo di Koki.  
 
In una quindicina di minuti riuscirono a creare una specie di corda e a calarsi dalla finestra, ci fu qualche difficoltà nel farlo, data la stanchezza fisica ed emotiva provata da Eri, non riusciva a spiegare ciò che le era successo ma era facilmente intuibile. Il giardino della scuola aveva un erba piuttosto alta, sembrava che fosse un infinità che nessuno la tagliasse, infondo l'accesso a tale zona era proibito, avevano lasciato quell'erba giusto per abbellire la scuola, ma piu' che abbellire in questo momento dava un senso d'inquietudine non indifferente. Mello guardò in cielo, era una notte senza stelle ... La pioggia aveva smesso di cadere e le nuvole erano sparite lasciando spazio alla luna, luna che aveva un colorito strano quella notte, doveva essere di una tonalità tendente al rosso, era angosciante vedere la luna in quello stato, lo era ancor di piu' per i ragazzi data la situazione che stavano vivendo. Percorsero circa 40 Metri, era la distanza che li separava dalla finestra dell'archivio, negli ultimi dieci minuti i ragazzi si scambiarono le informazioni ottenute, Eri non riusciva bene a capire ciò che stava succedendo ... Spiegò a sua volta lacrimando che si trovava con Sho prima che questi si separò da lei cercando di distrarre quella ''cosa'' che aveva ucciso Gin ... Era morto per difendere la vita di un amica, ciò fece quasi sorridere i due che pensarono alla nobiltà d'animo del loro compagno.
 
Riuscirono ad addentrarsi nell'archivio grazie alla finestra lasciata socchiusa, infondo nessuno del personale aveva il timore di un intrusione da parte del giardino che era praticamente inaccessibile a chiunque ... Iniziarono a cercare tra le varie scartoffie dell'archivio alla ricerca di documenti risalenti a 13 anni prima ... Mello stava leggendo vari documenti non trovando in nessuno di essi qualcosa d'interessante, Mitsuo invece esplorava il minuto archivio rimanendo prossimo agli amici, non dovevano rischiare di allontanarsi troppo ... Eri invece consultava gli annuari convinta di non trovarvi nulla d'interessante ...
 
... Passarono venti minuti, dovevano essere circa le 23, mancavano ancora 8-9 Ore all'arrivo di qualcuno, la loro salvezza sembrava così lontana.
 
Eri fece una strana espressione < Ma .. > Non riusciva a spiegarsi cosa stava accadendo < Ragazzi ... Venite subito qui > Disse prima che i due la raggiungessero, ci mise una decina di minuti per mostrare dettagliatamente gli annuari degli ultimi tredici anni ...
 
Mitsuo < Manca sempre una ... >
Mello < ... Classe
 
Negli ultimi tredici annuari infatti mancava sempre una classe all'appello e ciò non poteva essere una casualità < Quella di quest- ... > Mello non riuscì a finire la frase quando vide qualcosa di strano nell'ultimo annuario ... La loro classe mancava e al posto dei dati degli studenti vi era una scritta riportante le seguenti parole                                                
 

 -  La classe 4D scomparve tragicamente il 13 Novembre, in una gita il pulmino finì in acqua in seguito ad un incidente, non vi fu' alcun superstite, pace all'anima loro -

Mitsuo < 4D? Siamo noi ... >
Mello < Nessun Superstite .. >
Eri < Il 13 Novembre ... Ma è oggi .. >

Il silenzio regnò sovrano per qualche minuto prima che un rumore secco si riuscì ad avvertire in tutta la scuola, come se un qualche macchinario fosse stato azionato, i ragazzi rimasero accecati per qualche secondo in seguito ad un bagliore improvviso ... Qualcuno aveva fatto tornare la Luce.

FINE CAPITOLO V

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Allora, prima di scrivere questo capitolo pensavo : Negli avvertimenti del racconto ho messo : Violenza , no ?
Mi è sembrato di percepire che finora non ce ne fosse ancora abbastanza e quindi ho cercato di scrivere in modo ... Crudo ahah
Eeee ... Boh auto-recensiono (?) Nella parte finale ho voluto creare una specie di contrasto, volevo infondere nella Luce stessa un senso di .. Oblio , una specie di controsenso Ahah Non so se mi sono spiegato D:
Spero che il capitolo V vi sia piaciuto :D , Non finisce qui u.u , domani pubblicherò il prossimo capitolo :)
  
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