Salve mi presento, io sono Sonia, ho 16 anni, sono di statura media, magra e ho gli occhi azzurri e capelli biondi, insomma dicono che  potrei essere la classica ragazza desiderata da qualsiasi ragazzo ma non credo sia cosi..

sto tranquillamente dormendo nel mio letto, a casa di mamma, (dato che i miei sono separati e con mio padre non vado d’accordo), quando mi sento chiamare: -Sonia, hey Sonia, devi alzarti- bisbiglia mia madre –fuori ti sta aspettando Laura- me lo sono del tutto dimenticata, devo vedermi con Laura, aah se non ci fosse lei nella mia vita, è un amica favolosa, le voglio molto bene.

Mi alzo, corro in doccia, mi preparo del tutto, ed nel giro di una mezz’ora sono da lei, con jeans scuri e maglietta nera, lei mi vede e mi guarda malissimo –beh alla fine c’è l’hai fatta- sbuffa arrabbiata –sei sempre cosi nera nel tuo vestire, non mi sorprendo che non hai un ragazzo- dice acida come al suo solito, -ma a me non interessa avere un ragazzo- incalzo del tutto sincera, a scuola è una tortura, compagni che prendono in giro dalla mattina alla sera, amiche che spariscono quando ti avvicini a loro manco avessi qualche malattia contagiosa, cosa me ne dovrei fare di un ragazzo?

Decidiamo di andare a un centro di ritrovo per i ragazzi, strada facendo incontriamo un mio amico conosciuto proprio li –Heyyy Enric- esclamo prima di abbracciarlo, lui è con altri suoi due amici, uno non lo considero per niente, ma l’altro è incantevole, capelli ricci e castani, un po’ minutino per essere un ragazzo, ma io lo trovo comunque bellissimo, mi giro verso di lui, avevamo già scambiato qualche parola per via di un amica in comune, lo guardo negli occhi e con uno dei miei sorrisi più belli esclamo: - Hey ma io ti conosco gia- dico indicandolo per far capire che parlo con lui, non sapendo il nome.

Lui sgrana gli occhi come se vedesse un animale del circo –em si.. può essere- lo si capiva che non si ricordava minimamente di me, ma io di lui si, mi era battuto forte il cuore la prima volta che mi ha rivolto la parola, sono da sempre rimasta incantata da lui, ma so benissimo di non aver speranze.
-piacere io sono Sonia- dico mentre allungo la mano verso lui, per stringere la sua e ciò accade sentendo le sue parole –piacere io sono Fabio- sorride un po’ incerto di parlare con una ragazza o un elefante in piene esecuzione – e io sono Laura- interviene la mia amica, cosa che mi riporta alla realtà.
-bene Enric, facciamo la strada assieme?- gli chiedo
-oh volentieri, noi stavamo andando la per registrare la radio- mi risponde lui
-anche a me piacerebbe lavorare in radio- dico ma con voce tranquilla
 
Arriviamo e ci dividiamo io resto con Laura – hey amica, ti sei proprio presa una bella cotta- dice lei che fin a quel momento non mi aveva ancora vista cosi elettrolizzata –lo si vede tanto?- le chiedo arrossendo – si – dice sincera lei.
Passarono le ore tra risate e sospiri d’amore parlando di quel ragazzo, non conosco niente di lui, però una cosa è certa mi ha stregata, io che mi ero promessa di non pensare ai ragazzi, pensavo a lui un perfetto sconosciuto.