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Autore: Eilheen    01/08/2013    0 recensioni
Eilheen Stone non era una ragazza come le altre.Certo,aveva mani e piedi,ma non aveva gli stessi interessi delle sue coetanee.I ragazzi,gli smalti e gli attori famosi le erano praticamente irrilevanti.
Leggere era praticamente l'unica cosa che faceva,fin quando un incontro non le cambia la vita..
'Quando non si sta bene, capita spesso di volere solo essere lasciati in pace, in un angolino, lontano dalle persone e dal mondo'
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico, Universitario
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Dovevano essere le 6 del mattino quando i primi raggi di sole hanno cominciato ad illuminare le ormai vecchie vie di Rocewood. Gli unici rumori che si sentivano,erano il cinguettio degli uccelli e le macchine delle persone in viaggio per raggiungere il posto di lavoro.

 

Il proprietario del bar della piazza,puntuale come un orologio ,si trovava già di fronte alla saracinesca,pronto per iniziare un nuovo giorno.

Di fronte a courstreet erano già passate un paio di persone che intente a fare jogging per mantenere la linea,in fondo l'estate era quasi alle porte.

 

Meredith Stone si stava infilando il collant destro,quando il suo cerca persone ha cominciato a squillare.In fretta e furia arraffò la borsa e incominciò ad infilare cose a caso a destra e a manca.Mancava solo qualche minuto e i cornetti nel forno sarebbero stati pronti.Guardò l'orologio : mancavano 10 minuti alle 7.Era ora di svegliare sua figlia.

 

La giovane signora (che poteva essere al massimo sulla quarantina) non bussò alla porta,ma la aprì con delicatezza. Eilheen si trovava nel suo letto,in una posizione assurda.Sembrava difficile pensare che avesse veramente dormito in quel modo.

 

Le tendine colorate proiettavano nella stanza sfumature di luce gialle,rosa,arancioni e verdi.I mobili seguivano tutti quella tonalità di colori,tranne una vecchia poltrona marrone di velluto che nei periodi estivi faceva venir caldo solo a guardarla.

 

-Eil- sussurò Meredith mentre si agganciava un orecchino -Eil- ripeté con un tono più alto.

 

Dopo un altro paio di tentativi,si arrese e decise di passare alle maniere forti : giù le lenzuola e finestra aperta.Un leggero venticello fece muovere le tende,che frusciarono contro il viso di Eliheen,la quale però non si mosse minimamente.

 

-Dio Eli,sai che è ora di alzarsi! Far finta di dormire e rimanere a letto altri 5 minuti non cambierà niente.Devi alzarti comunque ed andare a scuola.Invece vestiti,così magari non arrivi in ritardo anche oggi-. disse Meredith,dirigendosi verso la cucina.

 

-Uhmm - fu l'unica risposta che ottenne.Ma quando il profumo del latte caldo e dei cornetti appena sfornati cominciò ad inondare la casa,non fu necessaria nessun'altra parola.

 

La ragazza indossava come pigiama una maglia tre o quattro volte più grande della sua taglia e dei pantaloni di una tuta che arrivavano fino al pavimento. 

 

Arrivò in cucina trascinandosi sui piedi,e dopo il decimo sbadiglio (rigorosamente senza la mano davanti alla bocca) si sedette nello sgabello color mogano vicino alla tv.

Era il suo posto quello.

 

-Sei viva allora-ridacchiò Meredith -qual è il programma di oggi?-

 

-Mm- Eilheen teneva nella mano sinistra metà cornetto straboccante di crema,l'altra metà l'aveva già divorata.

 

-Ti ho detto mille volte di non mettere tutto quel cibo in bocca.Finirai per strozzarti- 

 

- .. - gesticolando allora,cercò di far capire alla madre qualcosa,ovviamente non ci riuscì.Così prese il calendario e nella data del 29 aprile c'era scritto a lettere cubitali 'OGGI GITA'.

 

-Ooh,gita eh? E dov'è che vi portano? - 

 

Fece per alzare le spalle,scuotendo contemporaneamente la testa.Aveva ancora la bocca piena.

 

Il cerca persone suonò di nuovo.

 

-Adesso devo proprio andare. Eil,fa tante foto e divertiti,okay?- disse con un mezzo sorriso.

 

Eilheen scese dallo sgabello,si diresse verso la sua camera e alzò il braccio con il pollice all'insù.

 

-Ti voglio bene!- alzò un po' il volume della voce.Poi prese la borsa e uscì dalla porta.

 

 

 

Il rumore del portone che sbatte,era la conferma che mamma se n'era andata.

 

L'orologio nel corridoio segnava le 7 e 03.Era ora di prepararsi per un altro 'entusiasmante giorno'.

 

Eilheen prese la rincorsa e scivolò fino in camera sua grazie ai suoi calzini di cotone che erano perfetti per il pattinaggio sul parquet.

 

L'iPod era già collegato alle casse,e stava solo aspettando che qualcuno premesse 'play'.

 

La canzone partì al massimo volume e lei non lo abbassò minimamente.Era come se volesse che tutto il condominio fosse a conoscenza del fatto che lei stesse ascoltando 'if you wanna be my lover' delle spice girls.

 

Passò 10 minuti sotto la doccia a cantare con una spazzola in mano.

 

I capelli erano ancora bagnati,ma bisognava scegliere cosa mettere,così aprì le ante del suo armadio arancione e scelse una semplice maglia gialla e dei jeans chiari.

 

Dopo essersi pettinata ed aver sciolto tutti i nodi ,raccolse i capelli in una coda coda di cavallo,che le mettevano in risalto i suoi grandi occhioni marroni.

 

Lo zaino era pronto dal giorno prima.C'era una bottiglietta d'acqua,un telo per picnic,il suo libro preferito 'colpa delle stelle' di John Green (che aveva letto un migliaio di vole) ..mancavano solo dei tramezzini,ma quelli li avrebbe comprati con i soldi che le aveva lasciato la mamma sul tavolo.

 

In effetti stava andando in gita.Certo,non con la scuola.Ma Meredith non glielo aveva chiesto,quindi Eilheen non ha specificato che 'gita' significasse 'saltare la scuola per andare a leggere al parco'.

 

Le foto le avrebbe scaricate da internet,nel caso sua madre gliele avesse chieste.

 

 

Pronta a 'partire' per la sua visita guidata al parco che ormaiconoscevaamemoria,Eilheen varca il portone di casa e si dirige verso la fermata dell'autobus.

  
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