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Autore: RitaWhitlock99    01/08/2013    5 recensioni
Un normale paese di provincia. Sensi della vita. I suoi contrasti nella luce della Musa nei secoli. Il cuore (cardìa) del poeta.
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Kαρδία
    (Cardìa)

 
Illumina, questi
viottoli- i gioielli
degli dei sepolti
nei recessi del
ricordo- una

misera e fioca
lampadina- la luce
di Titani avversi-

forse era prima che
il fuoco fosse. Si
intrecciano a motivo,
radi, men radi,
i passi degli Indifferenti:
stridono e rimbombano
nel cuore, nei timpani,
sui legni pregiati e levigati,
tuttavia scarni, degli studi.
E mentre, ancora, le sorti si
scagliano- bendate- il vento,
le bufere sui sacri mirti*,
tra il carro dei cigni e il
disco**, Tu resti
con me. Ti ricordi?
Suonavano di argenti,
di drappi e stole rosse
di velluto, le Ore
e le giornate, gli
sguardi delle vecchie
rivestiti di nobile
stoltezza (i loro ricordi
le perle ai colli grinzosi) e
io con lei, l’amica, a passeggiare
sulle strade lastricate d’odio,
i cuori gonfi di lacrime.
Il tradimento, la rosa e
le profezie: siete in agguato
nel cuore, tra la poesia
-lo specchio delle sensazioni
morte- quando i fiori
nascono tra le corse
di Pan, quando è la
spiga, la terra bruciante
al sole. Io senza di te,
senza il flauto
che stringi, senza il
suono della cetra,
strumenti sotto innumerevoli
dita, senza la danza dei
ciclamini, dei colibrì e di
Sileno, sarei come
le stupide Grazie, nuda
e vuota convinta di gioie
illusorie.
 
Il sangue sgorga, il veleno
si addolcisce; il mare è
in tempesta, Glauco,
il glaukos***, si rivela; ogni
terra è sterile, Mitra****
sacrifica il toro.
L’Indifferenza mangia nello
Stige l’anima dei mortali, ma
Tu sopravvivi.  Adesso,
mi rapisce l’amore,
l’estasi, scoppia ogni cristallo
di questo cuore infranto:
nulla ha più materia da
piangere, tutto
si distrugge. Ma
ecco! Se fosse sol
questo la vita, se
fosse l’Olimpo, il dolore non sarebbe.
 
La gente continua
ad aggrovigliarsi: è
informe, l’umanità distrutta
dalle cattiverie, dal
dominio di Ecate.
Scrivo mentre
un petalo
cade.


*I mirti sono un simbolo di Afrodite
**Il disco e il carro trainato da cigni sono attibuti di Apollo
***In greco "l'azzurro splendente"
****Il culto di mitra è endemico della civiltà romana ma fa da collegamento, nella poesia, con i greci



Allora, dopo questo "sproloquione" mi permetto di uscire dal mio angolino: Vi è piaciuta questa poesia??? Be' è la prima cosa (non so proprio come definirla ma così sembra un mostro alla Frankenstein... XDXD) che pubblico su efp e quindi (me arrossisco di brutto)... siate un pochino clementi!!! Recensite in tanti: criticoni, "positivisti", o neutrali, sono tutti accettati!!!
Un bacio,
RitaWhitlock <3 <3

  
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