Videogiochi > Kingdom Hearts
Ricorda la storia  |      
Autore: B Rabbit    01/08/2013    0 recensioni
- Personaggi: Lea ; Contesto: Kingdom Hearts Dream Drop Distance ; Accenni di AkuRoku e Isa/Lea -
«Sai» sussurrò, posando la busta sulle cosce fasciate dagli stretti pantaloni neri lucidi, e immerse le mani al suo interno per prendere due sacchettini bianchi. «Credo che… Roxas tenesse veramente a te»
Ne aprì uno e lasciò l’involucro alla sua sinistra, adagiando il ghiacciolo dalla stravagante colorazione azzurra sulla plastica.
«Ti voleva davvero bene»
Come te, del resto…

[KH 3D - possibile spoiler per chi non ha giocato o non conosce nulla del gioco]
[Alle mie due bambine, perché non ci perderemo mai, dovessi legarvi con dei guinzagli ~]
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altro Personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A










Questo tramonto fatto di promesse e ricordi

∙∙∙ Do you remember, A x e l ? ∙∙∙





Salì piano i gradini ottenebrati dal buio con lo sguardo chino, gli occhi assenti e il sorriso smorto.
Rinchiuso in un involucro finalmente reale, voleva estraniarsi dal mondo che lo circondava, fidandosi unicamente dell’eco dei suoi passi, scambiati per rintocchi di un orologio antico e sfasato.
Ma soprattutto, voleva sottrarsi dalle emozioni che provava quando ricordava un passato non suo.
Guardò, senza voltare il capo, il baratro di fianco a lui, strangolato ed oppresso dalle scale di marmo e ferro battuto.
Salì l’ultimo scalino e, alzando il volto, osservò in silenzio la porta massiccia, mentre fasci di luce soffusa gli accarezzavano amorevolmente la pelle, oltrepassando la finestrella di vetro.
E lì, la mente cadde nuovamente nel baratro di quella memoria passata, destinata a morire, come lui.
Strinse il sacchetto di plastica ed aprì lentamente la porta, lasciandosi investire dalla luce che lo attendeva, che aspettava lui, lì, ansiosa, su quel balcone, come in ogni giorno dell’anno ormai sfiorito.
Avanzò con calma sottolineando ogni passo, mentre i raggi intrisi di malinconia volavano ad abbracciarlo, come a stringere un vecchio compagno di risate e giochi ritrovato dopo tanto tempo.
Troppo.
Si sedette sulla balaustra e, salutando il sole infuocato con gli occhi, lasciò scivolare giù il cappuccio nero, liberando la chioma cremisi da quella prigionia di fili e intrecci.
«Eccomi qui»
Scrutò silente il tramonto di Twilight Town, perpetuo e continuo come lo scorrere del tempo, e cercò, con lo sguardo, di memorizzare le sfumature che si distaccavano dal disco rovente, notando ogni piccolo ed insignificante – ”come le sue sensazioni”, Lea? - mutamento di tonalità.
Assottigliò gli occhi, mentre la gentile brezza si intrufolava nei suoi capelli e invitava le ciocche rosse a ballare insieme a lei, tenuamente.
«Maledizione…»
E invece di serenità e sollievo, impresse con incredibile bravura in quelle tinte calde, captò unicamente l’amarezza e la malinconia, condotte verso di lui dalle meravigliose pennellate districate dal crepuscolo.
Scosse il capo, come a voler disarcionare le idee e i pensieri arpionati con forza alla sua mente.
« Sono venuto per te, Axel»
Sospirò, Lea, lasciando cadere gli occhi giù dalla Torre dell’orologio e scrutando con indifferenza la voragine che sembrava ghermirgli i piedi per trascinarlo giù, nel vuoto.
«Sai» sussurrò, posando la busta sulle cosce fasciate dagli stretti pantaloni neri lucidi, e immerse le mani al suo interno per prendere due sacchettini bianchi. «Credo che… Roxas tenesse veramente a te»
Ne aprì uno e lasciò l’involucro alla sua sinistra, adagiando il ghiacciolo dalla stravagante colorazione azzurra sulla plastica.
«Ti voleva davvero bene»
Come te, del resto…
Aprì l’altra bustina e sfilò via il gelato. Sollevò il braccio ed osservò la superficie azzurrina e le minuscole gocce colorate d’arancio scivolare di lato.
Socchiuse gli occhi verdissimi ed abbozzò un sorriso, inarcando un angolo delle labbra taglienti.
«Ti voleva bene… davvero, davvero bene»
Schiuse le dita della mano sinistra e liberò nel vuoto la bustina bianca che, artigliata dal vuoto, si allontanò piroettando su sé stessa.

“Hey, Axel.”



Si portò il ghiacciolo alle labbra e addentò quella piccola frescura, arricciando lievemente la bocca in un tenue sorriso malinconico.
«E’ dolce e salato allo stesso tempo…»

“Ti ricordi ancora?”



Posò i denti sul ghiaccio color cielo, frantumando appena con un morso la superficie gelida e chiara e strappando un pezzo con un movimento secco del capo.

“Ci hai fatto una promessa.”



Osservò il tramonto meraviglioso, trovandovi all’interno di quelle sfumature e unioni di colore i ricordi di due ragazzi che, come lui, mangiavano quel ghiacciolo, lì sulla torre, ridendo e punzecchiandosi scherzosamente.


“Che ci saresti sempre stato… per riportarci indietro.”



Sorrise mesto ed alzò il volto per guardar muovere le nuvole di zucchero tinte dolcemente di arancione dal tramonto.

“Got it memorized?”



«”Best friends forever”, right?»

Sorrise ancora, abbassando nuovamente lo sguardo verso il vuoto che circondava la torre.
«E’ davvero salato, questo ghiaccolo…»
Osservò le gocce cristalline scivolare con discontinuità sulla superficie del gelato, rimpicciolendosi pian piano, prima di precipitare giù.
«Sai, Sora mi ha detto che Roxas aveva un cuore…»
Socchiuse appena gli occhi, verdi e vispi come i suoi, e strinse la presa sul bastoncino chiaro, corrucciando lievemente le sopracciglia sottili.
«Aveva un cuore…» la voce calma e bassa si incrinò leggermente.
I sentimenti di lui – quante volte chiedesti a Roxas se voi possedeste delle vere emozioni, Axel?– scoppiarono nuovamente nel suo petto.

Axel, lui aveva un cuore, tutto quello che provava era vero. Vero
Sospirò e, alzandosi in piedi senza scendere però dal parapetto, fissò il ghiacciolo.
Affievolì la stretta e abbandonò quella dolcezza nel vuoto dell’abisso.
Come quello dell’inesistenza che aveva inghiottito Roxas.
«Axel»
Lea alzò lo sguardo, sorridendo alle morbide nuvole che, con pigrizia, passeggiavano nel cielo rosso e arancio.
«Quello scemo di Isa è andato via…» il sorriso si allargò. «Deve essersi sicuramente confuso… poverino, si era appena svegliato, e lui è sempre frastornato quando apre gli occhi»
Si scompigliò le lingue di fuoco, celando la tristezza e la preoccupazione in una risata spavalda.
«Mmh… oppure si è ricordato di un mio vecchio torto e vuole punirmi!»
Gli smeraldi si persero nelle sfumature nel cielo, ed osservarono attenti la cupola variopinta. «Axel, nonostante tutto, hai provato delle emozioni vere»
Nonostante non credessi che fosse possibile, tu hai pianto
Si sdraiò sulle piastrelle grigie del pavimento ed incrociò le braccia dietro la testa.
«Sempre a noi il lavoro sporco, vero?» e rise, calando le palpebre sugli occhi liquidi. «Sono degli irresponsabili, quei due, se ne vanno senza pensare agli altri»
Sorrise tenuamente, osservando l’apice visibile della torre.
«Pensando “Tanto non mancheremo a nessuno!”…»
Sentì una lieve morsa stringergli il cuore, mentre una sensazione di perdita si espandeva nel suo petto come una macchia l’inchiostro trasparente.
«Li riporteremo indietro Axel, a costo di trascinarli dal cappuccio nero»
Alzò il braccio destro al cielo, e chiudendo lentamente la mano, rivolse il pugno fasciato dal guanto alle nuvole.
«It’s a promise, got it memorized?»
E sorridendo, sospirò sollevato, ascoltando il tenue sussurro del vento che si insinuava nelle fessure e negli interstizi della Torre dell’orologio.

















Salve a tutti.


Non ho molto da dire questa volta.
Ehm… doveva essere una flash all’inizio, ma io non riesco a realizzare una flash sapendo di dover scrivere una flash. E’ difficile da spiegare.
Alla fine, ecco a voi una shot senza pretese, scritta così, su un’idea avuta di getto.
Idea avuta tanto tempo fa, e fic lasciata per taaanto tempo nel cantiere, bella pronta e finita. D’oh!
Non c’è Lea tra i “Personaggi”, blasfemi .-.
Beh… spero che vi sia piaciuta un po’ e che questa storia sia riuscita ad intrattenervi e a scacciare la noia.
Buon proseguimento per l’estate!

  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Kingdom Hearts / Vai alla pagina dell'autore: B Rabbit