In piedi davanti alla finestra della camera,guardava la gente passare.
Sembrano pulci.
Quell’ora del giorno l’aveva sempre affascinata,e lei restò immobile alla finestra per vari minuti ad ammirare il sole scomparire tra gli edifici,senza accorgersi di essere osservata.
All’uomo che la guardava in silenzio dalla soglia sembrò l’apparizione di un’antica castellana:l’abito grigio,i lunghi capelli scuri e il profilo delicato appena visibile nella penombra della piccola stanza creavano un quadro irreale,d’altri tempi.
Esitò a interrompere la fantasticheria della ragazza,ma forse fu proprio la sua totale immobilità a tradire la sua presenza.Olivia si voltò bruscamente e tese una mano ad accendere le luci.
Vide un viso magro,dei baffi e due occhi marroni dalle folte sopracciglia.
Una gran massa di capelli lisci,altrettanto scuri.
‘’Ciao George’’
Scappò via.
L’immagine di quella visione così bella gli aveva fatto martellare il cuore in gola.Krishna quanto era bella!
Stremato si appoggiò ad una delle pareti di un corridoio bianco,dove alla fine vi era una porta nera.
Non ho mai notato questa porta.
La aprì lentamente e dei raggi di sole attraversarono il suo volto.Un terrazzo.Delle rose.Delle rose?!
Si avvicinò,studiò meglio il posto.Le rose.Una rosa rossa tra dieci bianche.Facendo attenzione a non pungersi ne sfiorò i petali come per accertarsi che fosse reale.
Con le sue ossute mani spezzò lo stelo e la portò al viso per sentirne il profumo.
E’ bella.E’ bella come Olivia.Olivia è bella.Ovilia è una rosa…come quella nel mio giardino.
Corse,la stava cercando,Olivia,la trovò.
‘’Olivia!’’ disse ansimando.
‘’George’’.Si avvicinò a lei e le porse la rosa.
‘’Sei bella come una rosa Liv’’.Il suo sguardo si addolcì e la ragazza fece intrecciare la sua mano con quella del giovane uomo.
‘’Ti amo George’’
‘’Anch’io,Olivia’’.Si scambiarono un dolce bacio e restarono a guardarsi,nessuno dei due parlava,non ce n’era bisogno.
Qualcosa interruppe il loro scambio di sguardi.Una batteria,Ringo.Poi una chitarra,John.Le prove.Le prove!
‘’Vai altrimenti cominciano senza di te’’.Lo baciò sulla guancia.
‘’Tornerò da te mia piccola dolce rosa’’ sorrise.
Mia piccola dolce rosa.Mia.Tornando a casa si ricordò della rosa nel suo giardino.Prima di entrare dentro annaffiò le piante e la vide.La sua rosa.La guardò e sorrise.
‘’Ciao mia dolce Olivia’’.