Il mio angelo
Giaccio
nell'oscurità, fra le
sue braccia, la mia testa sul suo seno. Lei mi culla, piano,
gentilmente
e mi accarezza i capelli. Non ricordo nessuno che mi abbia fatto
questo; forse la puttana drogata, quando ero molto piccolo, mi ha preso
qualche volta in braccio e mi ha cullato ed accarezzato per farmi
dormire; ma non lo ricordo. Di quei giorni ricordo solo le botte e le
sevizie e, onestamente, ne farei volentieri a meno. Grace, lei
sì che avrebbe voluto stringermi e confortarmi. Ma non
gliel'ho
mai permesso.
Ma con Anastasia è diverso: di lei mi fido; no, forse non ancora, ma di lei voglio imparare a fidarmi. Con lei faccio l'amore, con lei non è solamente una questione di sesso.
Quello che facciamo è altro, è differente. E' dolce e tenero e lento; è darsi l'uno l'altro; non è prendere od essere presi, non c'entra niente col dominare o essere sottomessi. E' un'unione di anime, oltre che di corpi.
Questa sera le ho permesso di toccarmi, anzi, per essere preciso ho voluto che mi toccasse; che mi toccasse là dove mi fa più male: sul petto, sulla schiena, sulle spalle. E anche se ero spaventato a morte, anche se i vecchi ricordi tornavano ad affacciarsi prepotenti alla mia mente, anche se ogni tocco mi faceva soffrire enormemente, le ho detto di non fermarsi, di continuare perché sapevo perfettamente di averne bisogno, perché dovevamo arrivare a questo se volevamo che la nostra relazione procedesse in qualche modo.
E, quando ha baciato le mie cicatrici, allora ho sentito il cuore esplodermi nel petto ed ho pianto.
Io, Christian Grey, che mi vantavo di non essere capace di versare una sola lacrima, ho pianto fra le sue braccia, mentre i suoi baci riportavano alla luce le mie ferite facendole sanguinare di nuovo e curandole al tempo stesso.
La cosa più difficile è stato ammettere di amarla, ammetterlo a me stesso. Quando lei mi ha detto "tu mi ami", è stato come se il mondo mi crollasse addosso.....non credevo di potere amare.
Non sapevo di avere un cuore.
Non volevo avere un cuore, perché non volevo soffrire.....non volevo soffrire ancora.
E invece è stata una tortura anche solo ammettere di amarla, perché mi sono sentito fragile, vulnerabile; perché l'amore è un sentimento irrazionale che non si può controllare. E io devo potere controllare tutte le cose che mi circondano, tutte le persone che mi circondano. Ma non posso controllare i sentimenti; non riesco a controllare Anastasia e, al tempo stesso, non posso più vivere senza di lei.
Lei è il mio angelo, lei mi conforta, mi sta tenendo fra le sue braccia e, finalmente, riesco a farmi stringere e cullare senza irrigidirmi, senza avere voglia di scappare.
Non so cosa farei se mi lasciasse, forse morirei, forse mi lascerei andare completamente alla deriva e succeda quello che deve succedere.....
Ho paura.
Ho paura che questo accada; che lei capisca che razza di bastardo pervertito, di cattiva persona io sia e mi lasci nuovamente.
No non può essere, mio Dio......non deve accadere......non deve accadere.
"Non mi lasciare Anastasia, angelo mio. Non lasciarmi mai!"
La mia seconda incursione fra i pensieri di Christian, ambientata più o meno alla metà del secondo libro.
Non è stato facilissimo scriverla, non è un personaggio "facile" da trattare (in tutti i sensi) spero che sia venuta bene.
Ho scelto di non seguire pedissequamente la trama ma di andare in libertà; mi è venuto più facile lasciare spazio ai sentimenti.
Volevo ringraziare chi mi ha mandato le recensioni positive per le altre mie storie e attendo con impazienza altre recensioni.
Ringrazio anche chi mi ha solamente letto ....scrivo anche per voi
Vi saluto
A presto
Love
Jessie
Ma con Anastasia è diverso: di lei mi fido; no, forse non ancora, ma di lei voglio imparare a fidarmi. Con lei faccio l'amore, con lei non è solamente una questione di sesso.
Quello che facciamo è altro, è differente. E' dolce e tenero e lento; è darsi l'uno l'altro; non è prendere od essere presi, non c'entra niente col dominare o essere sottomessi. E' un'unione di anime, oltre che di corpi.
Questa sera le ho permesso di toccarmi, anzi, per essere preciso ho voluto che mi toccasse; che mi toccasse là dove mi fa più male: sul petto, sulla schiena, sulle spalle. E anche se ero spaventato a morte, anche se i vecchi ricordi tornavano ad affacciarsi prepotenti alla mia mente, anche se ogni tocco mi faceva soffrire enormemente, le ho detto di non fermarsi, di continuare perché sapevo perfettamente di averne bisogno, perché dovevamo arrivare a questo se volevamo che la nostra relazione procedesse in qualche modo.
E, quando ha baciato le mie cicatrici, allora ho sentito il cuore esplodermi nel petto ed ho pianto.
Io, Christian Grey, che mi vantavo di non essere capace di versare una sola lacrima, ho pianto fra le sue braccia, mentre i suoi baci riportavano alla luce le mie ferite facendole sanguinare di nuovo e curandole al tempo stesso.
La cosa più difficile è stato ammettere di amarla, ammetterlo a me stesso. Quando lei mi ha detto "tu mi ami", è stato come se il mondo mi crollasse addosso.....non credevo di potere amare.
Non sapevo di avere un cuore.
Non volevo avere un cuore, perché non volevo soffrire.....non volevo soffrire ancora.
E invece è stata una tortura anche solo ammettere di amarla, perché mi sono sentito fragile, vulnerabile; perché l'amore è un sentimento irrazionale che non si può controllare. E io devo potere controllare tutte le cose che mi circondano, tutte le persone che mi circondano. Ma non posso controllare i sentimenti; non riesco a controllare Anastasia e, al tempo stesso, non posso più vivere senza di lei.
Lei è il mio angelo, lei mi conforta, mi sta tenendo fra le sue braccia e, finalmente, riesco a farmi stringere e cullare senza irrigidirmi, senza avere voglia di scappare.
Non so cosa farei se mi lasciasse, forse morirei, forse mi lascerei andare completamente alla deriva e succeda quello che deve succedere.....
Ho paura.
Ho paura che questo accada; che lei capisca che razza di bastardo pervertito, di cattiva persona io sia e mi lasci nuovamente.
No non può essere, mio Dio......non deve accadere......non deve accadere.
"Non mi lasciare Anastasia, angelo mio. Non lasciarmi mai!"
La mia seconda incursione fra i pensieri di Christian, ambientata più o meno alla metà del secondo libro.
Non è stato facilissimo scriverla, non è un personaggio "facile" da trattare (in tutti i sensi) spero che sia venuta bene.
Ho scelto di non seguire pedissequamente la trama ma di andare in libertà; mi è venuto più facile lasciare spazio ai sentimenti.
Volevo ringraziare chi mi ha mandato le recensioni positive per le altre mie storie e attendo con impazienza altre recensioni.
Ringrazio anche chi mi ha solamente letto ....scrivo anche per voi
Vi saluto
A presto
Love
Jessie