Davvero, i vampiri, sono in grado di controllare i sogni?"

 

Mantenne davvero la promessa del viaggio in Europa.

Abbiamo staccato i ciuffi d'erba più lunghi al Green Park, contato i disegni sulla colonna di Trafalguar Square e tolto la polvere dai cancelli di Buckingam Palace, a Londra; parlato con ogni animale allo zoo Artis, illumiato il De Wallen e contato le finestre del Palazzo Reale, ad Amsterdam; Decolorato il Rotes Rathaus, staccato le ali alla Siegesessäule, scollegato i cinque musei del Museumsinsel, a Berlino; sfrattato il presidente dal suo palazzo e derubato la biblioteca nazionale, demolito il Palazzo della Cultura e della Scienza e fatto nuotare la Sirena, simbolo di Varsavia; Fotografato il complesso di Cremlino, colorato le cupole della Cattedrale di San Basilio e rubato il corpo di Lenin dal Mausoleo, a Mosca; Spento tutte le luci del del Municipio, spalmato il Liptauer sul pane e cantato "Sul bel Danubio Blu, a Vienna; Rotto tutte le guglie del Duomo, ammirato tutte le boutique più rinomate e assistito alla Scala di Milano; Ci siamo affacciati da ogni arco del Colosseo, fatto imbizzarrire il cavallo della statua di Vittorio Emanuele II e scolpito la Fontana di Trevi, a Roma; affittato la Casa Bernard, saltato su ogni scalino della Torre di Santa Maria e scoperchiato le Tombe Sotterranee di Ipogeo, a Malta; camminato sulle Antiche Mura e ci siamo misurati con le colonne del palazzo di Cnosso, a Creta; Scalato la cattedrale di San Michele, pulito ogni stanza del Palazzo Reale di Bruxelles e messo in moto le macchine dell' Autoworld; Pranzato con i Reali a corte, costruito il Tempio di Debod e scavalcato la Puerta de Alcalà, a Madrid; Corso sul Ponte Vasco da Gama, otturato l'Acquedotto delle Acque libere e comprato di tutto a la Feira da Ladra, a Lisbona.

Infine abbiamo preso una nave, parlato con il capitano -soggiogato da Rebekah- e convinto di portarci a casa, in America.

 

Questa volta, però, toccava a me fare fare la sorpresa a lei. Organizzai una cena romantica, a lume di candela sulla poppa dell'imbarcazione, a base di pesce.

Stava facendo la doccia, riuscivo a sentire il rumore delle mille catene d'acqua infrangersi sul pavimento del piccolo box doccia. Io ne approfittai per darmi una sistemata e mettermi in ghingheri, per apparire al meglio.

 

La aspettavo sulla poppa della nave. 

Guardavo il recedere del sole verso la spuma del mare all'orizzonte.

"Che bello! Vero, Matt? Il Sole che colora il cielo con i suoi ultimi e più intensi raggi, che vanno a riflettersi sul mare", era uscita dalla doccia e venne da me con solo un asciugamano che avvolgeva il corpo caldo, "Mi piace immaginare un pittore, raffigurato nel Sole, che colora con numerosi pennelli lo spazio attorno. Guarda che colori e che panorama ci sta regalando". Disse e concluse.

Rimasi spiazzato, era andato tutto in frantumi. "Sì, davvero bello; mozzafiato.", risposi. "Ma adesso pensiamo a noi: guarda cosa ti ho preparato", dissi, indicando il tavolo addobbato.

Le sedie grezze e di legno bianco contrastavano con la tovaglia di lino del tavolo, il candelabro dalla forma classica, i calici di vetro e la bottiglia di champagne, messa nel classico secchio di ghiaccio.

"Credevi davvero che non ti avessi sentito, eh Matt?", disse mentre si accomodava.

"Spiegami come hai fatto a saperlo, allora. Ho fatto praticamente tutto in volo, senza toccare terra. Sono stato più silenzioso del passo di un gatto", risposti confuso.

"Non sapevi che riusciamo a sentire più di voi umani?"

"Se l'avessi saputo non mi sarei scomodato a preparare questa cenetta per lei, Mrs Mikaelson", risposi io. "E quali altri poteri avete? sai, per una prossima volta.. sarò più preparato."

                                                     ---

La cena era venuta benissimo, ero stato davvero bravo.

Poi siamo andati a letto, a goderci i nostri minuti di intimità. 

-Tanto, ciò che abbiamo fatto in questo viaggio rimarrà chiuso in se stesso. Perché non approfittarne?-, pensai.

"Rebekah", le dissi, "Davvero, i vampiri, sono in grado di controllare i sogni?"

"Oh, sì certo. Diciamo che possiamo controllare la mente generale." rispose. "Vieni qua".

Mi avvicinai un poco.

"Un po' di più, idiota", stizzì.

Mi avvicinai di un altro po'.

Un lieve bacio si posò sulle mie labbra che non attendevano altro da tempo. -Ingannatrice-, pensai, -Ma in fondo, ma proprio in fondo, mi piace.

"Dai, scherzavo.", riprese. Mi posò le tiepide mani sulle tempie, "ti faccio vedere"

"Ma è proprio necessario questa pratica delle tempie? Mi sento in soggezione stare così vicino a una signora" le risposi in tono scherzoso.

"Signora?" spalancò la bocca, e una rapida risposta fuoriuscì dalla gola. "Idiota", dandomi una cuscinata in pieno viso. "Posso farlo anche da lontano, non ti preoccupare".

 

                                                     ---

La crociera e il vaggio in Europa mi mancherà, ne sono sicuro.

 

Sono stato davvero bene. Ero felice come un pesce rosso.

Avrei dovuto avere una coda e un paio di pinne, sarei stato felice come un pesciolino rosso in una nuova ampolla.

 

 

 

 

 

***

Ciao a tutti.

Eccomi di nuovo qui, a rompervi le scatole, con una delle mie storie.

Questa è la seconda coppia che amo (ricordate Klaus-Caroline e Damon-Elena). E niente, spero vi sia piaciuta.

 

Ciao ciao,

           Maurizio.                                                                                                          

P.S: LA .GIF E' STUPENDA c: