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Autore: MystMG    02/08/2013    6 recensioni
Dimenticate i pokemon allegri che vivono in un mondo immaginario, passando allegramente il tempo con i propri allenatori. Immaginate il mondo di oggi, dove i pokemon si sono integrati perfettamente in una società piena di malviventi. Ray è un ragazzo di diciassette anni, nato con un occhio rosso e un azzurro, nato per fare l'investigatore e sventare i piani dei gruppi di malviventi. Ma il suo tutore decide di fargli cambiare aria, iscrivendolo ad una scuola normale. Cosa combinerà questo ragazzo, abituato alla morte e ai misteri, in un mondo per lui tutto nuovo, un mondo normale?
Genere: Azione, Comico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Manga
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I Kairi sono un gruppo malavitoso ormai molto noto nelle zone in cui agiscono usualmente. Dopo aver iniziato come un piccolo gruppo di vandali, sono pian piano cresciuti in numero e potenza, passando da semplici bravate a vere e proprie rapine, a danni di società e persone. Il gruppo ha tentato recentemente un nuovo tipo di malefatta: il rapimento. Dopo aver rapito, all’uscita da scuola, la figlia sedicenne del sindaco del paese vicino, quattro membri dei Kairi si sono nascosti in un edificio abbandonato, portandosi dietro una nuova recluta, entrata nel gruppo da poco.
-Stai qui buona e non fare casino!-
Un membro dei Kairi, un omone alto più di due metri, solleva con una sola mano la ragazzina, lanciandola con violenza in un angolo della stanza. Lei è terrorizzata, lacrime continuano a sgorgare dai suoi occhi azzurri, scendendo per il volto e venendo sempre bloccate alla benda che le copre la bocca. Sul suo corpo sono presenti numerosi lividi, dovuti al maltrattamento subito. Si trovano in un edificio abbandonato in periferia, dove ormai nessuno osa avvicinarsi.
-Ha ha, capo, che pacchia! Dobbiamo solo tenere una mocciosa per due giorni, ci arriva il riscatto dal sindaco del paese vicino, e guadagniamo tanti soldi quanti ne prenderemmo in un mese di rapine!-
Nella stanza ci sono quattro uomini, tutti vestiti con giacche di pelle nera senza maniche e jeans neri. Hanno tutti una Pokè Ball attaccata a una catenella che pende dalla tasca destra. Il capo del gruppo è facilmente individuabile, poiché porta alla mano un mitra e ha un enorme tatuaggio tribale sulla guancia destra.
-Hahaha, hai ragione, forse dovremmo farlo più spesso, che ne dici, novellino, te ne facevano fare di queste cose, nella piccola banda di malviventi nel tuo paesino?-
Si rivolge a un ragazzo, che è seduto tranquillamente nell’angolo opposto a quello in cui si trova la ragazza. E’ vestito diversamente dagli altri membri del gruppo, infatti indossa Jeans neri e una giacca di pelle con lunghe maniche. Ha lunghi capelli neri e occhi azzurri. Almeno, azzurro è l’occhio sinistro, visto che il ragazzo tiene l’occhio destro chiuso. E’ entrato nel gruppo da poco, raccomandato da un altro criminale, capo della banda che controlla un paesino poco distante per conto dei Kairi.
-Ne facevano eccome, ma non hanno mai rapito nessuno… piuttosto, che si fa dopo aver preso il riscatto?-
-Beh, ci incontreremo nella casa abbandonata dall’altra parte della città, quella dove sei venuto per la prima volta!-
-Quindi ci sarà anche il capo? Insieme a tutti i membri del gruppo?-
-Certo che si.-
Ray, questo è il nome del ragazzo, accenna un timido sorriso, alzandosi lentamente.
-Tu mi vuoi dire che sono stato qui per due settimane, facendo tutte quelle cazzate, e alla fine si scopre che per avere queste dannate informazioni sulla locazione del capo, dovevo semplicemente aspettare? Pensavo che avrei dovuto fare qualche prova di fiducia, o qualcosa del genere!-
-Ehi, che vuoi dire?-
Ray ha attirato l’attenzione del criminale più grosso, che si avvicina a lui minaccioso. Non appena Ray lo sente abbastanza vicino da poter percepire addirittura il suo respiro sulla fronte, colpisce il bestione con una ginocchiata all’inguine, che si piega in avanti per il dolore. E’ in quel momento che il ragazzo lo colpisce violentemente con una gomitata dietro il collo, facendolo svenire.
-Maledetto!-
Il capo del gruppo alza subito il mitragliatore, puntandolo contro Ray. Il ragazzo, con un movimento quasi impercettibile, estrae un coltello dalla tasca, lanciandolo al collo dell’uomo, che cade a terra premendosi la ferita con la forza che gli rimane, in un disperato tentativo di bloccare l’emorragia.
I due membri rimasti afferrano con una mano la pistola, e con l’altra staccano le Pokè Ball dalla catenella dei pantaloni. Mentre i due Pokèmon si stanno ancora materializzando, Ray colpisce con violenza i polsi degli uomini, che stavano correndo verso di lui, facendogli perdere la presa sulle pistole, che afferra al volo. Con due colpi mirati colpisce i malviventi alle spalle, facendoli cadere a terra. Uno dei due sviene, mentre l’altro si contorce per il dolore. Nel frattempo i due Pokèmon si sono materializzati, si tratta di un Machoke e un Machamp, che aggressivi saltano addosso a Ray. Pochi secondi prima dell’impatto, i due vengono scaraventati contro il muro da una potente sfera d’energia. Il colpo è stato sferrato da un Lucario, che con uno scatto entra nella stanza dalla finestra della struttura.
-Yo amico, sei arrivato alla fine.-
La ragazza rapita osserva la scena, sorpresa. Non si muove mentre Ray le scioglie i nodi che le bloccano mani e piedi. Quando viene liberata, salta addosso a Ray, premendo il suo volto contro il petto del ragazzo.
-Tranquilla, è tutto finito…-
Lei continua a singhiozzare, scossa per l’accaduto, mentre il ragazzo le tiene la testa con la mano sinistra e con la destra compone un numero con il cellulare.
-Leon, è finita, vieni a prendere la ragazza.-
 
Poco dopo, la polizia fa irruzione nella struttura. I tre criminali ancora vivi, assieme a tutti i Pokèmon dei malavitosi, vengono arrestati. Ormai non c’è più nulla da fare per il capo del gruppo, morto a causa dell’emorragia. Quando il sindaco rincontra sua figlia, la scena è degna di qualsiasi film strappalacrime. I due si corrono in contro, afferrandosi e piangendo l’uno nelle braccia dell’altro. Ray rimane in disparte, nascosto alla vista dei poliziotti da un'autovettura della polizia. Tenendo chiuso l’occhio destro, scrive rapidamente un messaggio sul cellulare e, dopo averlo inviato, infila rapidamente l’apparecchio nella tasca destra dei pantaloni.
-Ora amico, che si fa? Hai fame? Leon ci ha promesso un pranzo.-
Dice allegramente al suo Lucario, che lo guarda con le braccia incrociate. In quel momento si avvicina alle spalle del ragazzo un uomo di mezza età, con capelli neri a spazzola e un paio di occhiali da sole. L’uomo indossa un elegante smoking con tanto di cravattino.
-Ehi! Ray!-
L’uomo tenta di abbracciare Ray alle spalle, ma viene bloccato da un pugno che il ragazzo gli sferra, girandosi di scatto. L’uomo indietreggia, sorridendo.
-Leon, solo perché sei ufficialmente il mio tutore, non vuol dire che tu abbia il diritto di abbracciarmi o robe simili… il nostro è un rapporto puramente professionale.-
-Hehe… devi essere più allegro, ragazzo mio, alla tua età bisogna anche divertirsi! E invece tu sei qui, a guardare certe situazioni orribili.-
Fa un cenno in direzione della ragazza appena liberata, facendo intendere che il suo discorso è riferito all’evento appena accaduto.
-Te l’ho già detto anche troppe volte, sono abituato a queste cose, ci ho fatto l’abitudine… comunque, se non sbaglio, mi devi un pasto.-
Per la prima volta nell’arco della giornata, Ray apre l’occhio destro. La pupilla è di un colore differente da quella dell’altro occhio, è infatti di un rosso acceso. Ray ha l’eterocromia.
-Acc… i tuoi occhi eterocromi sono un pugno estetico…-
Ray guarda storto l’uomo, iniziando a parlare con un tono meno serio.
-Stai zitto, vecchio, e poi mi devi un pasto.-
-Certo, certo, ma prima firma questi!-
Leon tende al ragazzo due fogli. Lui li afferra al volo, osservandoli con attenzione.
-…cosa sono?-
-Beh, ho pensato che magari questo è un ambiente un po’ troppo forte per un ragazzo della tua età… vedila come una concessione per essermi preso cura di te negli ultimi anni… ovviamente non lascerai il lavoro, non potrei mai chiederti questo, ma devi anche pensare al tuo futuro…-
Lo sguardo del ragazzo si fece aggressivo.
-Leon, non hai osato fare quello che penso…-
L’uomo si gira, iniziando a correre verso un gruppo di poliziotti. Poco dopo, Ray lancia in aria i fogli, lanciandosi all’inseguimento del suo tutore.
-LEOOOONNNN!!!!!!-
-Aiuto, aiuto, sono in pericolo!!!-
Mentre i due s'inseguono, Lucario raccoglie i fogli dell’iscrizione scolastica di Ray, ordinandoli con cura.
 
NOTE DELL’AUTORE
Salve a tutti, eccomi con una nuova FanFiction! Il prologo è un po’ corto, ma posso dire di aver messo tutto il necessario, mostrando che questo non è un mondo Pokèmon sdolcinato, ma uno in cui non mi faccio problemi a uccidere la gente. Sono cattivo? Probabilmente. Dal prossimo capitolo inizieranno le avventure di Ray a scuola! Come se la caverà in un ambiente normale questo personaggio, cresciuto uccidendo e investigando tra i malavitosi?
  
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