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Autore: Dulcamara_KR    02/08/2013    1 recensioni
...un accendino psicotronico
ad accendere il mio pugnale,
dileguare la mia certezza anale,
sconfinare sui taccuini esautorati,
sui paradossi moltiplicati.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Destinazione asincrona. 
 


Approdo e decollo
nelle fobie prestabilite,
nelle lingue amputate
di una chimera convulsa.
Trangugio propagande
di saturazioni organiche,
esofagi in catalessi

per un riflesso sistematico,
una lusinga degustata
in cumuli di bulbi saturi
che eiaculano inchiostro,
un’anfora di molecole
in putrefazione intervallata.
Dissolvenze di anamnesi
neutralizzano organismi,
circonlocuzioni di suicidi,
protagonisti in frigorifero
per un testimonial propagandistico.
Sbornie di accelerazioni sintetiche
si ammorbano nei traumi capovolti,
sulle tangenziali degli interruttori concavi;
un accendino psicotronico
ad accendere il mio pugnale,
dileguare la mia certezza anale,
sconfinare sui taccuini esautorati,
sui paradossi moltiplicati.
Pendoli di un naufragio nel fosso
rimorchiano organi e margini,
virus inoculati
nel gemito di un risalto amplificato,
nelle prestazioni di fumo
di un inquilino dai testicoli cuciti.
Un telecomando in secrezione
mi parla con le sue ghiandole
narcotiche,
immatricola la mia frequenza sorda:
un protocollo di ghirigori imbastiti,
un nichilismo di aghi e coltelli
sullo scrittoio dell’interlocutore
bastardo,
un groviglio di grida epilettiche
che brancolano in sospensione,
percuotono il monotono
in asincrono,
e approdano,
decollano.
 
 
   
 
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