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Autore: happley    02/08/2013    2 recensioni
Questa fic potrebbe contenere SPOILERS!
Raccolta a prompts: venti flashfic incentrate sulla RosuAru, con rating variabile tra verde e arancione.
#viaggio
Peccato che dopo pestaggi vari, molestie di ogni tipo e una coltellata allo stomaco Alba non fosse più tanto sicuro di aver fatto bene ad iniziare un lungo viaggio con Ross.
Genere: Commedia, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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Anime/Manga: Senyuu (Robinson Haruhara)
Pairing: RosuAru 

n/A: Sono tornata, stavolta con una raccolta di quindici prompt~ Le flashfic di solito mi vengono bene, spero di aver fatto un buon lavoro anche qui e di aver dato un senso ai prompt che avevo (ho una lista e li ho scelti a caso usando il random generator) XD Anche qui ci sono degli SPOILER, visto che viene nominato Crea -non dite che non vi ho avvertiti, ahahaha. E in realtà l'unica flash veramente arancione è la tredicesima (??). Buona lettura c:
Roby


RosuAru 15 moments

#verità
Come diavolo avesse fatto a farsi trascinare in uno stupido giro di Obbligo e Verità era ancora un mistero, tuttavia Alba non era ancora del tutto pronto alla resa: non avrebbe posto la parola “fine” alla propria storia commettendo lo sbaglio di chiedere un obbligo a Ross, il re dei sadici. Se c’era una cosa che aveva imparato durante il viaggio era di non fidarsi di lui, pegno la propria incolumità. Perciò scelse la verità, senza esitazione.
“Sei attratto da me, Eroe?”
Dannazione. Questa non se la aspettava, e non osava immaginare cosa gli avrebbe fatto Ross se avesse mentito.

#giochi
Anche se forse era un po’ inutile dirlo dopo aver contato fino a cento, Alba continuava a pensare che fosse ridicolo giocare a nascondino in una cella così piccola –Ross aveva decisamente delle strane idee per divertirsi, e Ruki gli dava corda troppo facilmente. “Okay, sono a cento” sospirò. Si girò e Ross lo baciò, in una sequenza così rapida che Alba non poté spostarsi. “Che cos--Lo sai che lo scopo di questo gioco è nascondersi, vero?!” protestò. Ross fece un sinistro sorrisetto. “Certo, ecco perché Ruki resterà fuori circolazione per un po’…”

#collera
Alba non era sicuro di aver mai visto Ross arrabbiarsi sul serio. Al contrario di lui, che non si faceva scrupoli ad urlare ed agitarsi per manifestare la propria irritazione, il guerriero affrontava la collera in modo più freddo: il sorriso sul suo volto era calmo, sereno, i suoi occhi percorsi da una leggera ombra. E faceva mille volte più paura. “Caro, caro Eroe, ripeti un po’ cosa hai detto?” domandò, sussurrando parole dolci come una cantilena mentre gli stringeva il polso fino a lasciargli i segni delle dita, e Alba fece un promemoria mentale di non minacciare mai più di abbandonarlo.

#dadi
I dadi rotolarono ai loro piedi, Alba li guardò sconsolato, Ross deliziato. “Ancora dispari Hai perso ancora, Eroe” esclamò il guerriero. Era divertente ogni tanto cacciare fuori quei due dadi e sfidare l’Eroe -nei momenti di noia, torturare Alba si rivelava essere sempre il passatempo migliore. “Devi pagare il pegno” gli ricordò. Alba alzò gli occhi al cielo come per dire Ma devo proprio?, esasperato dal fatto che aveva già perso dieci volte, ma poi si chinò riluttante a dargli un bacio sulla guancia. Ross sorrise: per fortuna che Alba puntava sempre sul pari, sennò avrebbe capito, prima o poi, che quei dadi erano palesemente truccati.

#mare
Quasi non gli pareva vero, essere così vicino all’oceano.
Ricordava ancora quando lui e Crea facevano progetti, sognavano di viaggiare al di là del mare e oltre, e diventare più forti. Solo ascoltando le risate di Ruki, che correva lungo la riva terrosa inseguendo Alba, Ross si rese conto di essere in piedi in mezzo alla spiaggia di sassolini bianchi. Si era perso nei propri pensieri, ma ora doveva tornare alla realtà –e quale miglior modo se non afferrare Alba per la vita e buttarlo letteralmente di peso nell’acqua?

#eco
Quando Alba alzò il volto di scatto, i suoi compagni si incuriosirono. “Che succede, Eroe?” gli chiese Foyfoy: anche lui scrutò il cielo, confuso, tentando di capire cosa avesse attirato la sua attenzione. Vedendo che anche la principessa stava per imitare il suo esempio, Alba scosse il capo e accennò nervosamente un sorriso. “Non è niente” disse, sbrigativo. Non ne era sicuro, ma gli pareva che il vento, oltre a far ondeggiare la massa d’erba in mezzo alla quale erano seduti, trascinasse con sé un eco. Una voce distante –la voce di Ross- che chiamava il suo nome.

#mani
Quando gli prese per la prima volta la mano, accadde senza preavviso. Alba aveva cercato di picchiarlo e lui aveva reagito afferrandogli i polsi e poi aveva lasciato scivolare le mani nelle sue, stringendo le sue dita quasi dolorosamente. Chissà perché credeva che le mani dell’Eroe fossero più piccole delle sue, invece erano grandi, ruvide, affusolate. Ne restò un tantino deluso, ma quella sensazione sparì immediatamente quando notò lo spietato rossore di cui si era tinto il volto di Alba, che come sempre gli procurò un’immensa soddisfazione.

#massaggio
Ah,sapeva che non avrebbe dovuto fidarsi, quando Ross gli aveva detto di volerlo aiutare.
Ross non voleva mai aiutarlo.
“T-toglimi le mani di dosso!” gridò, dimenandosi nel suo abbraccio, un brivido gli attraversò la schiena e lo fece tremare mentre le mani di Ross gli sollevano la maglietta fino al petto e gli sfioravano lo stomaco. Il guerriero sorrise vicino al suo orecchio.
“Ma come, Eroe, ti lamenti anche se ti offro un rinfrescante massaggio?”
“Non sarò un esperto, ma questo non è un massaggio! Lasciami andareee!”

 #piercing
“Ma non fa male” disse Elf, ma lui non aveva neanche un piercing, quindi che ne sapeva? Continuava ad insistere, ma Alba era fermo nella sua decisione: non si sarebbe fatto trapassare un orecchio o una qualsiasi altra parte del corpo da una spillatrice.
 “Sarebbe una pessima idea, Eroe” intervenne Ross, apparendo all’improvviso.
 “Tu… sei d’accordo con me?!” esclamò Alba sconvolto.
“Ovvio, ci tengo alla salute del mio Eroe” rispose Ross, e Alba ne restò talmente allibito da non notare le occhiate di fuoco che il moro lanciava ad Elf, come minacciandolo di morte se solo avesse osato toccarlo con la spillatrice: non avrebbe mai lasciato che qualcuno a parte lui lasciasse un segno su quel corpo, mai e poi mai.

#regalo
“Eroe-san?” Sentendosi chiamare dalla dolce voce di Ruki, Alba si girò, curioso. La bambina stringeva fra le mani un grazioso nastro rosso e glielo mostrò. “È per un regalo” spiegò, mentre con delicata attenzione iniziava a legarglielo intorno al braccio, per poi fare una grande fiocco per annodarlo saldamente. “Oh, Ruki, è davvero carino, grazie” esclamò Alba commosso.
Ruki alzò lo sguardo sorpresa. “Non è un regalo per te, Eroe-san. È per Ross-san: ha detto che come regalo di compleanno vuole Eroe-san con un bel fiocco” lo informò candidamente, e il volto di Alba raggiunse una sfumatura di rosso così intensa che parve esplodere.  

#occhi
Ross continuava a guardare Alba in volto, cercando di trovare nella sua espressione qualcosa del ragazzo goffo e sprovveduto che aveva perso. L’Eroe si accorse di lui dopo qualche minuto e si voltò stranito. Ross sapeva di aver subito grandi cambiamenti nelle settimane –quasi un mese- in cui erano rimasti separati, ma almeno in Alba vedeva una certezza. Quando i loro occhi s’incrociarono, invece, si sentì fastidiosamente spaesato: non era il colore castano che ricordava, che aveva lasciato, a fissarlo con sorpresa, ma un rosso sangue vermiglio.

#solitudine
Non lo avrebbe mai ammesso, ma sapeva di mentire a se stesso.
Si era ripromesso, dopo la faccenda finita male con Crea, di non sentirsi mai più così, eppure gli stava accadendo di nuovo. Il senso di vertigine, che gli pesava sullo stomaco; il vuoto d’aria nel petto; l’oscurità che scivola come inchiostro nei suoi sogni, trasformandoli in incubi, infiltrandosi nelle fessure della sua fredda logica e instillando dubbi –i sintomi di una solitudine bruciante erano tutti lì, ed era difficile ammettere che a fargliela provare era l’improvvisa separazione da Alba.

#soffocare
Il bacio non fece in tempo a finire che ne iniziò un altro, prepotente, duro. La lingua di Ross s’infilò fra i suoi denti e sfregò sotto al suo palato, spingendosi contro la sua e costringendolo a reagire. Alba si sentiva soffocare, non sapeva nemmeno da quanto avesse smesso di respirare: quando riceveva un bacio andava istintivamente in apnea, finendo spesso con l’avvertire un dolore bruciante nella gola e nei polmoni, lo stesso bisogno d’aria di quando si sta per affogare. Gemette affannosamente quando le dita di Ross entrarono dentro di lui con decisione, e fu il primo ad iniziare un altro bacio per reprimere la propria voce, a costo di morire soffocato.

#presente
Si era svegliato di soprassalto da un incubo in cui gli era apparso Crea, di nuovo; aveva rivisto il suo sorriso, i suoi capelli castani e gli occhi limpidi dello stesso colore, la mela che era solito sgranocchiare pigramente sopra ad un albero –l’immagine serena che era andata distrutta non appena avevano messo piede fuori di casa per fame di avventura e si erano imbattuti nel proprio destino, totalmente impreparati. Poi aveva aperto gli occhi di scatto e la prima cosa che aveva visto era stato Alba che dormiva accanto a lui. E quel pensiero lo toccò per la prima volta: Crea era il passato, Alba era il presente. Chiuse di nuovo gli occhi, stranamente più sereno.

#viaggio
Era sembrata una buona idea, all’inizio: affrontare un’impresa del genere da soli non era consigliabile per nessuno, figurarsi per lui: Alba era cosciente di essere un po’ impacciato, anche se forte. E un compagno di avventure non era quello che ogni eroe sognava, un fidato guerriero a cui poter affidare la propria vita? Per questo era sembrata un’ottima idea, all’inizio.
Peccato che dopo pestaggi vari, molestie di ogni tipo e una coltellata allo stomaco Alba non fosse più tanto sicuro di aver fatto bene ad iniziare un lungo viaggio con Ross.
 

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