Era un giorno come tutti gli altri, in gilda c'era il solito chiasso, io me ne stavo seduta in disparte a leggere un libro molto interessante, ma non riuscivo a concentrarmi per la troppa confusione che c'era intorno a me, e così decisi di uscire dalla gilda e andai a sedermi vicino ad un albero. 

Era tutto molto tranquillo e silenzioso e così ripesi a leggere il libro, una lieve ebbrezza muoveva i miei capelli colore di quel bellissimo cielo che si espandeva immenso sopra di me con qualche nuvola passeggiava su di esso e il sole con i suoi raggi, donava al cielo delle incantevoli sfumature. 

Ero totalmente immersa nel mio libro, che non mi accorsi nemmeno che le ore fossero passate e che il sole iniziava a calare lasciando spazio alla sera, mi resi conto che si era fatto molto tardi e decisi di tornare alla gilda, ma quando alzai lo sguardo verso il cielo rimasi come bloccata dallo splendore di quel cielo bluastro illuminato da milioni di stelle. 

alla vista di quel bel cielo iniziarono a nascere nella mia mente strani pensieri, ogni uno di essi mi parlava di quel sgorbutico di gajeel.

Ricordai un episodio che riguardava il dragon slayer, fu una sera d'estate, in gilda faceva molto caldo così decisi di uscire a prendere una boccata d'aria fresca e fu li che trovai sotto questo stesso albero gajeel, che stava sdraiato sotto di esso e fissava lo stesso cielo che c'era questa notte.

Quella volta rimasi molto stupita di quello che avevo visto, che decisi di avvicinarmi a lui e chiedergli cosa facesse, e lui molto tranquillamente mi disse che gli piaceva guardare il cielo perché lo faceva sentire libero dal suo lato oscuro e che lo avvicinava molto a noi fate delle gilda, rimasi colpita dalle sue parole e capì che lui desiderava essere parte di noi in tutto e per tutto e che ancora pensava al passato quando faceva parte della gilda oscura, quella volta rimasi con lui a guardare il cielo mentre adesso sono qui da sola ad ammirarlo.

Iniziai a sentire un certa nostalgia al ripensare quella notte con gajeel e nel ripensarci il mio cuore iniziò a battere più velocemente, non capivo cosa mi stesse succedendo, sentivo nascere dentro me un desiderio che si faceva sempre più forte, "voglio vederlo", è questo che dice il mio cuore, "voglio vedere gajeel", ripetevo dentro me.

Decisi di tornare alla gilda per cercare il ragazzo, ma quando mi voltai indietro, lui era già li davanti a me con la sua solita postura da duro, con i capelli mossi dal leggero vento e il suo sguardo che mi fissava dall'alto, e con tono sgarbato si rivolse a me dicendo:"una piccoletta come te non dovrebbe stare qui fuori a quest'ora di notte! ti ho cercato per tutta la gilda!".

Rimase a fissarmi con aria arrabbiata, io non dissi nulla ma mi lanciai su di lui abbracciandolo e chiedendogli scusa di averlo fatto preoccupare, lui divenne rosso dall'imbarazzo al mio abbraccio ma la cosa che mi fece rimanere molto sorpresa fu il fatto che lui si inginocchiò davanti a me e mi abbracciò forte alzando lo sguardo verso di me e fissandomi con i suoi occhi color rubino.

Io ero molto imbarazzata e non sapevo cosa fare, allora decisi di farmi guidare dal mio cuore, mi inginocchia anch'io davanti a lui, il suo sguardo seguiva il mio, il nostro viso diventava sempre più rosso, con molta timidezza il dragon slayer accarezzò il mio viso per poi affondare le dita tra i miei capelli, i nostri visi si facevano sempre più vicini ed io sentivo il mio cuore scoppiare, si avvicinava sempre di più, chiusi gli occhi e lasciai che le labbra del dragon slayer baciassero le mie, erano morbide e calde, quella sera non era il solito gajeel arrogante e sgarbato, era molto diverso.

Dopo il bacio lui rimase a guardarmi ed io decisi di confessargli i miei sentimenti, ero molto a disagio ma raccolsi tutto il coraggio che avevo in corpo e con tono timido ma deciso gli dissi "gajiir io sono innamorata di te! lascia che io ti ami!", lui rimase sorpreso da queste mie parole ma accennò un sorriso imbarazzato e l'unica cosa che disse fu "levy.." e mi baciò.

All'inizio io non capivo cosa volesse dire ma poi compresi che questa sua risposta significava che anche lui provava gli stessi sentimenti per me, ma era troppo timido per dirlo a parole.

Questa fu la notte più bella che io abbia mai passato. 

Da questa notte ne susseguirono molte altre, nessuno della gilda sapeva nulla della nostra relazione, l'albero sotto il cielo stellato era il nostro punto d'incontro dove potevamo stare soli a coccolarci senza nessuno potesse vederci ne disturbarci, da quella notte iniziò la nostra storia...