In heaven where we never say goodbye.
Now that its over
I just wanna hold her
Id give up all the world to see that little piece of heaven looking
back at me
Now that its over
I just wanna hold her
Ive gotta live with the choices i made
And I cant live with myself today
(Skillet - Lucy)
(Skillet - Lucy)
Sayid osserva con occhi vacui la tomba di Shannon, la croce in legno, la terra che la nasconde.
E' finita. Ogni cosa – ogni profumo, ogni risveglio, ogni sorriso divertito.
Non vedrà mai più quei riccioli biondi, quei seni perfetti, quelle gambe sinuose muoversi sulla spiaggia.
E' un sentimento già provato – morte e rabbia, perché oramai il sopravvissuto iracheno è solo un corpo, un arma da fuoco da usare contro gli Altri.
Sospira. L'Isola è rumorosa come uno stomaco gorgogliante – le sue fauci afferrano, mordono, stritolano, uccidono ogni traccia di bene.
A qualche metro di distanza Claire allatta il suo bambino, cinta dalle spalle di Charlie.
E' un amore appena sbocciato, quello, ancora invisibile agli occhi altrui.
Come l'improbabile triangolo fra Kate, Sawyer e Jack, così palese da far storcere il naso.
Sayid si strofina gli occhi con le mani, incurvato su sé stesso con le dita tremanti.
La sabbia sulle gambe e sui vestiti scotta come il sole, ma a Lei sarebbe piaciuto.
E' un amore appena sbocciato, quello, ancora invisibile agli occhi altrui.
Come l'improbabile triangolo fra Kate, Sawyer e Jack, così palese da far storcere il naso.
Sayid si strofina gli occhi con le mani, incurvato su sé stesso con le dita tremanti.
La sabbia sulle gambe e sui vestiti scotta come il sole, ma a Lei sarebbe piaciuto.
Sulle sue labbra aveva trovato la pace, il sapore di casa – ma adesso il suo cuore è troppo marcio e stanco per battere.
Sente qualcosa sulla spalla.
Sente qualcosa sulla spalla.
Alza lo sguardo, Sayid, ritrovandosi di fronte il viso di Ana Lucia.
La sua assassina.
La sua assassina.
Ha tratti esotici, fili d'ebano le incorniciano il viso E irrimediabilmente la mente dell'iracheno vola ad altri lineamenti, a pozzanghere sporche, vestiti strappati e lacrime vive.
Nadja. Una parola, cinque lettere. La sua dannazione.
Sayid ingoia il bolo acido che gli sale in gola, trattenendo a stento la frustrazione. Li ucciderebbe tutti – la pistola nella cintola è come un macigno sulle spalle.
Nadja. Una parola, cinque lettere. La sua dannazione.
Sayid ingoia il bolo acido che gli sale in gola, trattenendo a stento la frustrazione. Li ucciderebbe tutti – la pistola nella cintola è come un macigno sulle spalle.
Non c'è più niente. Non ora.
“Mi dispiace, Sayid. Io non volevo...”
Tutti hanno iniziato una nuova vita sull'isola... e voglio farlo anch'io. Con te, Sayid.
“Pensavo fosse una degli Altri. Non mi sarei mai...”
Io e Boone avevamo una specie di... attrazione. Però non mi interessa. Voglio te.
“Sayid, rispondi.”
Credo di star impazzendo, Sayid. L'ho visto! Ho visto... Walt.
“Jack mi ha detto che stavate insieme.”
Ti amo, Sayid.
“Mi dispiace, Sayid. Io non volevo...”
Tutti hanno iniziato una nuova vita sull'isola... e voglio farlo anch'io. Con te, Sayid.
“Pensavo fosse una degli Altri. Non mi sarei mai...”
Io e Boone avevamo una specie di... attrazione. Però non mi interessa. Voglio te.
“Sayid, rispondi.”
Credo di star impazzendo, Sayid. L'ho visto! Ho visto... Walt.
“Jack mi ha detto che stavate insieme.”
Ti amo, Sayid.
“Vattene, Ana Lucia. Vattene.”
La poliziotta si allontana con la coscienza sporca del sangue di un'innocente. L'iracheno solleva lo sguardo verso il cielo – Shannon è lì, con Boone.
Adesso a Sayid resta solo il dolore, e la consapevolezza di non essere migliore di chi la pistola la impugnava – perché è stato lui ad infliggere l'ultimo colpo.
E' stato lui, con tocchi delicati, sessi frementi, a strappare dal petto l'ultimo respiro di quel piccolo raggio di sole.
La poliziotta si allontana con la coscienza sporca del sangue di un'innocente. L'iracheno solleva lo sguardo verso il cielo – Shannon è lì, con Boone.
Adesso a Sayid resta solo il dolore, e la consapevolezza di non essere migliore di chi la pistola la impugnava – perché è stato lui ad infliggere l'ultimo colpo.
E' stato lui, con tocchi delicati, sessi frementi, a strappare dal petto l'ultimo respiro di quel piccolo raggio di sole.
Pur di non vedere. Pur di non sentire. Pur di non essere vittima dell'Isola.
Senza sapere di essere già una marionetta nelle mani del progetto Dharma.
Senza sapere di essere già una marionetta nelle mani del progetto Dharma.
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Olè! Non scrivo da... un anno, ormai, e tornare a farlo e a pubblicare è davvero meraviglioso. Ho iniziato Lost una settimana fa, e adesso sono già alla terza serie. Avevo voglia di scrivere su questo fandom (e speriamo di non aver fatto una brutta figura!) e su questa coppia, perché è triste pensare che Sayid è stato privato anche dell'ultima goccia di speranza che aveva trovato. Spero vi piaccia, e che lasciate qualche commento che ricevere un parere è sempre gradito!
See ya, Dregya.