Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: yellowloid    03/08/2013    4 recensioni
{Momentaneamente sospesa}
I rapporti tra Ciel e Sebastian migliorano di giorno in giorno.
Entrambi, col tempo, stanno capendo quel che provano veramente reciprocamente. Ma sarà dura, per il Conte e il suo Maggiordomo, ammettere a sé stessi questi sentimenti, nuovi e strani per entrambi.
Il loro rapporto resterà tale, dopo una serie di fatti strani che colpiranno il Casato Phantomhive?
^^^^
{Possibile OOC: devo ancora abituarmi ai loro caratteri... LOL}
Genere: Azione, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Ciel Phantomhive, Sebastian Michaelis, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo Uno: Dopo una notte insonne, un risveglio del genere è sempre gradito!

 

 

Il maggiordomo della villa Phantomhive si apprestava a terminare di preparare la colazione per il suo padroncino.

Ormai erano le nove meno dieci, doveva sbrigarsi ad andare a svegliare il conte, altrimenti avrebbe fatto ritardo agli appuntamenti del giorno.

Posò una tazza sul carrellino, per poi fare lo stesso con la teiera già colma di tè e con un vassoio di biscotti.

Iniziò a spingere il carrellino e si diresse velocemente verso la stanza del padrone.

 

Le nove in punto. Sebastian aprì la porta della stanza, non prima di aver sussurrato un “Con permesso” disinvolto. Spinse il carrellino fino al lato del letto del suo padrone, per poi dirigersi verso la finestra.

Le spesse tende impedivano anche al più piccolo raggio di sole di infrangere il buio costante della stanza, in modo da non interferire col sonno del padroncino.

Sebastian le aprì, permettendo ai raggi solari di fare capolino nella grande camera. Rimase abbagliato da quelle luci così intense, ma si riprese subito, mentre si avvicinava al letto del conte.

 

Il conte Ciel Phantomhive. Cane da guardia della Regina, capo della famosa industria Funtom, famosa in tutto il Regno Unito per i suoi dolciumi e per i suoi giocattoli. E, soprattutto, comandante della famosa Nobiltà del Male.

Tutti titoli importanti, degni di lui. Forse un po’ troppi e troppo pesanti per un bambino, ma sempre suoi.

 

“Bocchan, siete sveglio?” sussurrò il maggiordomo.

“Mh…” mugugnò il conte, rigirandosi tra le lenzuola.

“Oh cielo, avete dormito male?” chiese Sebastian, mentre si apprestava a versare il tè nella tazza preparata in precedenza.

“Non ho dormito. Quindi taci e non fare troppo rumore, Sebastian.” Ciel scattò all’improvviso, appoggiandosi alla testiera del suo enorme letto.

“Come vuole.”.

Il maggiordomo trattenne una risata e porse la tazza al suo padrone, per poi avvicinargli il vassoio di biscotti, invitandolo a prenderne qualcuno.

 

“Quali sono gli impegni di oggi?” chiese il conte, mentre il suo servitore lo vestiva.

“Quest’oggi alle undici avete lezione di violino con Mrs. Lons, mentre a mezzogiorno dovete riunirvi con un certo Mr. Honey per parlare di un affare che vorrebbe proporvi.”

“Di che si tratta?”

“Sono desolato, ma non ne sappiamo molto. Sappiamo con certezza che è un cliente che ci ha procurato Lau.”

“Così mi preoccupo di più!” commentò il bambino, rassegnato.

“Mi dispiace. In ogni caso, a pranzo verrà a farvi visita lady Elizabeth e per l’afternoon tea verranno il conte Trancy e… Il suo maggiordomo.” Il demone sembrò piuttosto disgustato nel pronunciare anche solo la parola “Maggiordomo”, se si trattava di Claude Faustus.

“Ora però pensi a quel che deve fare adesso. E’ ora di andare!” continuò Sebastian, più entusiasta del solito, mentre osservava il suo padrone.

“Mh… Ci mancava solo Trancy.” Ciel rabbrividì al solo pensiero di avere intorno quel ragazzino che adorava definirsi “Suo amico”.

“C-Comunque” tossicchiò il conte “Sebastian, oggi sei più felice del solito. Che ti prende?”, interrogativo, Ciel si alzò dal letto sulla quale stava seduto mentre il suo maggiordomo gli allacciava gli stivali.

“Oh, niente. Scusi la mia insolenza, non dovrei mostrarmi così sorridente.”.

Ciel lo guardò male, per poi dire, tutto d’un fiato:

“Non fa niente. Andiamo.”.

 

In realtà l’improvvisa felicità di Sebastian aveva un suo perché, ma lui non voleva ammetterlo a sé stesso, e soprattutto non voleva ammetterlo al suo padroncino.

Era da un po’ che… Si sentiva strano quando stava vicino al bocchan. Una sensazione che gli prendeva il petto. Il maggiordomo non sapeva spiegarsi il perché di queste reazioni, ma aveva elaborato qualche teoria, e non era niente di buono… Certo, per lui sì.

Era davvero possibile che… Un demone come lui, Sebastian Michaelis, si stesse… Innamorando? E per giunta di…

Scacciò quei pensieri dalla sua testa, mentre accompagnava il conte alla lezione di violino.

 

Ciel Phantomhive trattenne uno sbadiglio. Quella notte era stata davvero pesante e quell’insegnante di violino lo stava solo facendo arrabbiare, mentre gli parlava di un nuovo brano su cui esercitarsi.

Se non altro, il suo risveglio era stato lento e rilassante, grazie a Sebastian, al suo modo di fare e alla sua calda voce mentre sussurrava “Bocchan, siete sveglio?” alle sue orecchie.

Dopo una notte insonne, un risveglio del genere era sempre gradito dal conte.

Quanto gli piaceva svegliarsi sentendo quelle parole pronunciate da lui. Cercava di nascondere la sua felicità, ovvio, in fondo era pur sempre Ciel Phantomhive. Non poteva dimostrarsi felice.

Eppure non riusciva a spiegarsi il perché. Perché, perché si sentiva così felice quando Sebastian era al suo fianco? Per non parlare della sensazione di rossore alle gote ogni volta che il demone gli era vicino…

Scacciò quei pensieri dalla sua mente, era già abbastanza stanco, ci mancava solo che si mettesse a pensare a cose strane.

 

Finita la lezione di violino, Ciel, accompagnato dal suo fedele maggiordomo, si recò in salotto, dove, seduto su una poltrona, lo aspettava un uomo.

Elegante, sulla trentina, capelli neri e lunghi fino alle spalle, o forse un po’ di più. Occhi del medesimo colore, neri come la pece, profondi e al tempo stesso spenti e insignificanti. Vestiva un completo bianco, in contrasto con i suoi occhi e i suoi capelli scuri.

Nel vedere il piccolo conte, l’uomo sembrò divertito, al punto da trattenere a stento una risata.

Ciel gli lanciò uno sguardo torvo, e lui tornò calmo.

“Conte Phantomhive! E’ un piacere conoscerla, il mio nome è Gilbert Honey.” Disse l’uomo mentre si alzava, per poi esibirsi in un inchino visibilmente forzato.

Il conte, stizzito, si affrettò a rispondere:

“Piacere mio, signor Miele. Se le dà fastidio fare affari con un ragazzino, può benissimo andarsene. Del resto, non posso crescere sul momento per i suoi comodi.”.

Ciel aveva pronunciato con molta decisione il cognome dell’uomo, facendo notare perfettamente il vero –imbarazzante- significato della parola, ovvero Miele.

Sorrise, beffardo, mentre Sebastian si portava una mano alle labbra, per non far vedere che anche lui sorrideva.

Honey guardò Ciel, poi il maggiordomo, poi di nuovo Ciel. Cercando di nascondere la rabbia, sorrise, un sorriso falso e nervoso.

“In ogni caso,” disse Ciel “Si sieda e discutiamo sul progetto che voleva propormi.”.

L’uomo sorrise, per poi sedersi sulla poltrona, cercando di sembrare il più naturale possibile.

“Veramente, conte, è un progetto segreto. Le dispiacerebbe mandar via il suo maggiordomo?”

“Se proprio vuole… Sebastian, esci. Lasciaci soli.”.

Il maggiordomo sentì la gelosia farsi spazio nel suo corpo… Ehi! Non doveva nemmeno pensare di essere geloso! Erano solo affari, era il lavoro del suo padrone, e lui non doveva mettersi in mezzo.

Uscì dalla camera e, dato che Ciel gli aveva semplicemente detto di “Uscire”, senza specificare di rimanere comunque alla villa, si diresse a Londra per fare la spesa, lasciando Ciel e il signor Honey soli, a discutere dell’affare che l’uomo aveva in mente.

 

 

Le note dell’autrice ♥

Salve a tutti OuO Penso di dovermi presentare, sono IbbyKiseki, ma chiamatemi semplicemente Ibby.

Allora, parlando della ff, penso sia chiaro che ci sarà un po’ di sana Seb/Ciel, dato che li shippo alla follia, e dai prossimi capitoli compariranno anche altre coppie –soprattutto shonen-ai-. Quindi se non vi piace il genere, peace&love.

*E fu così che tutto il cast di Kuroshitsuji diventò omosessuale.*.

Eh ehm, comunque, è la mia prima ff in un fandom che non sia quello dei Vocaloid, per cui sono un po’ nervosa, ecco. Quindi lasciatemi un commentino per farmi sapere se questa storia vi piace o se è meglio che mi butti da un dirupo. *u*

In ogni caso, nel prossimo capitolo si parlerà del progetto di questo pg da me inventato, un mio OC, sì. E forse comparirà Lizzy. Insomma, stiamo seguendo la giornata di Ciel. ^^

Al prossimo capitolo!

Chu!

Ibby

  
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