Threesome
 
 
 
 
“Adesso basta, Erza.”.
“Ma…”.
“Niente ma. O scegli me, o il tuo altro presunto grande amore.”.
“Smettila, Jellal, ti stai rendendo ridicolo.”.       
“Sono serio, per Mavis! Mi sono stancato di questa cosa…a tre!”.
Jellal e Erza stavano litigando da una mezz’ora buona: tutto per il presunto “amante” di quest’ultima.
“Dillo, se preferisci quel…Quell’essere immondo a me!”.
“Non osare definirlo in questi termini!”.
“Ecco, vedi, lo stai facendo di nuovo! Come puoi dire che mi ami, quando rifiuti ogni mia offerta per stare in sua compagnia?”.
Erza sospirò adirata, scuotendo la testa: non avrebbe mai immaginato che sarebbero arrivati a questo punto.
Si avvicinò all’altro, e gli prese il volto fra le mani. Dovette faticare per non ridere davanti al broncio infantile, e mantenere lo sguardo serio per dirgli: ”Sai benissimo che ti amo, Jellal.
Ma sai anche che tutti e due avrete sempre un posto speciale nel mio cuore.”.
“Ma non hai detto chi preferisci.”.
“Be’…”.
“Ho capito.”.
Mentre le scostava le mani, Erza improvvisamente fu scossa da un fremito di paura.
Il volto di Jellal si fece improvvisamente serio.
La fissò intensamente con gli occhi profondi, quasi dovesse prepararsi a una battaglia.
“Non mi lasci altra scelta.” Ringhiò.
E attaccò famelico le sue labbra, cogliendola di sorpresa, lasciando vagare le mani lungo il suo corpo.
Non le diede il tempo di reagire (come se lei avrebbe potuto farlo), mentre quasi magicamente si ritrovavano stesi sul divano, e con non pochi strati di vestiti in meno.
Anche quando il bisogno d’aria li costrinse a separarsi, Jellal non lasciò per un attimo la pelle dell'altra, fremente sotto il suo tocco, ma iniziò a lasciarle una scia di baci languidi e morsi più o meno leggeri lungo il collo. Quindi si scostò leggermente, per vedere l’effetto che aveva avuto quest’improvviso attacco sulla sua Scarlet.
Un ghigno soddisfatto gli si formò sul volto, quando gli occhi gli si riempirono di un’Erza completamente rossa in volto, le labbra umide e rosse e gli occhi che gli imploravano di continuare.
Non lo fece.
Si avvicinò al suo orecchio, per sussurrarle piano, scandendo sensualmente ogni parola: ”Allora, chi dicevi di preferire?”.
La reazione di Erza fu una risposta più che sufficiente.
Certo, Jellal non si sarebbe mai lasciato battere da una torta alle fragole!
 




Angolino di Mokona_
Cinque parole:
Dovevo. Farlo.
Non ho resistito.
Kiss
Mokona_




Ps: Solo io sono convinta che quei due debbano sposarsi e scopare allegramente in giro come conigli, criceti, castori (?) o ornitorinchi (???) per, soprattutto, lavorare a quel benedettissimo progetto dei 30jerzababies????

Pps:dovrei essere in giro a recensire e fare regali ma non ho tempo e mi sento una schifezza perchè non riesco a smettere di scrivere e sono tipo:omg please stop me for heaven's sake ok la smetto.