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Autore: MadnessInk    04/08/2013    1 recensioni
Una moglie desiderosa di passi avanti nella sua vita di coppia, This Is War prossimo all'uscita, due bottiglie di whisky e New York che mozza il fiato con le sue mille luci nell'immensa e buia notte. È tempo di decisioni per Jared Leto. Tempo di agire o (?) morire.
Genere: Drammatico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: Con questo mio scritto, pubblicato senza scopo di lucro alcuno, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona né offenderla in alcun modo.

 

HURRICANE – UN AFFARE FOCOSO...

-Cosa ne è stato di noi? Rispondimi Jared. Cosa ne è della nostra relazione, del nostro matrimonio?-
-Che intendi?-
-Cosa è successo a mio marito? Non sei più lo stesso ormai da mesi!-
-Lo sai che sto lavorando come un pazzo per finire l'album, sono sotto stress-
-E a me? Quando pensi che potrai dedicarti a me, com'era prima? Non mi porti più a cena fuori, non ti ricordi del nostro anniversario, non fai più progetti per il nostro futuro!-
-Ma che dici?-
-Che dico? Per esempio, parli di avere bambini da quando tu avevi venticinque anni ed io ventidue. Adesso ne hai quasi trentotto, siamo sposati da quattro anni ma sembriamo solo due conviventi! Ed i nostri progetti? Dove sono finiti?-
-Amanda, amore, io li voglio eccome i bambini! Ma con tutto questo stress rischiamo di non farli venire belli come vorremmo! Facciamo così: l'album è quasi pronto. Appena lo lasciamo alla casa discografica mettiamo il bimbo in cantiere, che ne dici?-
-Parli sul serio?-
-Certo che sì! Ah, quasi dimenticavo, voglio dedicarti un brano del nuovo album-
-Davvero? Come si chiama?-
-Hurricane-. Jared accennò un sorriso. Aveva deciso di farlo, di anticipare di un bel po' di tempo quel grande momento. Prese la moglie Amanda in braccio e la portò nella camera da letto, salendo per le scale. Aprì la porta ed entrarono. L'uomo distese sua moglie sull'immenso letto matrimoniale, poi si avvicinò alla finestra che dava sul balcone: New York era stupenda di notte, la miriade di luci che erano accese nei diversi appartamenti dei grattacieli sostituivano in tutto e per tutto le stelle che facevano compagnia, silenziose, alla luna. Chiuse la finestra, le tende, e quant'altro desse la possibilità a qualunque altra persona di vederli o sentirli.
-Dammi soltanto un attimo, arrivo- disse lui e scese in salotto. Staccò il telefono, non voleva che qualcuno li disturbasse in quel momento, mandando il suo sogno in mille pezzi. Aveva aspettato anni per poterlo realizzare e non avrebbe lasciato niente al caso. Prese delle candele all'oppio, un accendino nuovo di zecca e quattro paia di manette acquistate al sexy shop. Come ciliegina sulla torta poi, tirò fuori da una busta due bottiglie in vetro opaco. Buon vecchio whisky, amico di vecchia data del cantante. Tornò dalla moglie, in camera da letto. Lei si era messa a letto, era stanca e pronta ad addormentarsi con la morbida voce del marito come sottofondo.
-Jared, che vuoi farci con quelle, vuoi arrestarmi?- disse sorridendo la donna. Suo marito rise di gusto. Amanda si lasciò ammanettare al letto, divertita ed incuriosita. Jared iniziò ad accendere le candele all'oppio, che emanavano un profumo intenso, e a collocarle ordinatamente sulla moquette, a circondare il letto. Poi si stese su di esso, accanto alla moglie.
-Oh Jared... hai deciso di anticipare?-
-Sì, tesoro, non ne potevo più- sussurrò lui ed in un attimo fu sopra di Amanda. Questa protese il viso verso suo marito, in cerca di un bacio, sorridente. Jared le prese il mento tra le dita. Guardò la moglie negli occhi in modo bramoso, ansioso. Sorrise.
-Jay, ma che diavolo ti è preso?- disse Amanda, alzando la voce, mentre nell'aria c'era ancora il cigolio delle manette. Jared la guardava ancora, nonostante l'avesse respinta con violenza sul letto.
-Sono annoiato... sono noioso. “Tanto lavoro e poco divertimento rendono Jared un ragazzo noioso”, lo sai?- proferì il cantante, mandando giù due sorsi di whisky.
-Smettila Jared, sappiamo entrambi quanto vali come attore, non c'è bisogno di dimostrarlo. Slegami adesso, i polsi iniziano a farmi male-
-Bisogna fare qualcosa allora...- sentenziò l'uomo -che ne dici di tagliarli, così non senti più niente?-. Non fece in tempo a terminare la frase, che aveva già il coltello in mano, vicino alla gola della moglie. -Ora rispondimi cara:- disse, ingoiando altri tre sorsi di whisky, poi iniziò a cantare -Do you really want? Do you really want me? Do you really want me dead or alive to torture for my sins?-. La donna, alla completa mercé del marito, iniziò a piangere:
-Che cos'ho fatto, Jared, per meritarmi questo?-
-Ti ho detto di rispondere! Do you really want me dead or alive to live a lie?- gli occhi di lui erano infuocati, pieni di odio e d'ira. La moglie, sommersa nelle lacrime riuscì a rispondere:
-Jared, io ti voglio vivo, ma ora basta, ti prego!-
-Dunque mi vuoi vivo, eh? Ora... c'è una legge, che mi sono creato io, che dice che a questo punto uno di noi due debba morire. Visto che tu mi vuoi vivo credo proprio, tesoro, che sarai tu a morire-.
-Perché? Perché?- diceva singhiozzando Amanda . Jared rise irritato.
-Perché qui c'è qualcosa che non quadra... c'è che mia moglie mi tradisce con mio fratello!- urlò lui, svuotando metà della prima bottiglia di whisky.
-No, non lo fari mai, lo sai che io ti amo!-
-Sciocchezze!- gridò Jared, dopo aver sputato il whisky che aveva in bocca addosso ad Amanda. -Razza di parassita!- continuò -Tu mi hai sposato per i soldi!-. Si alzò dal letto e si diresse verso la cassaforte. Amanda piangeva e gridava, nella speranza che qualcuno la sentisse o la vedesse: -No, Jay, io ti amo!-. Tutto inutile. Le finestre erano chiuse. Nessuno poteva sentirli o vederli.
-Sono i miei soldi quello che vuoi, eh?- urlò prendendo dalla cassaforte tutti i contanti che c'erano. -E allora tieniteli, sono tutti per te!- e li gettò addosso alla moglie -Puoi portarteli all'inferno!- disse, svuotando quasi per intero la seconda bottiglia di whisky sulla moglie, ricoperta dallo stipendio e dai risparmi del marito. Intinse l'ultimo dollaro con quello che era rimasto della seconda bottiglia di whisky. Poi prese l'accendino nuovo di zecca e accese quel dollaro, gettandolo sugli altri che, come nel domino, presero fuoco uno dopo l'altro, immediatamente.
Amanda lanciava urla grottesche e raccapriccianti tra le innumerevoli suppliche al marito. Fra quelle vi fu persino un -ti amo-, ma fu subito soffocato dal fumo e dalla fuliggine. Quando Amanda non fu più in grado di fare altro fuorché tossire, Jared svuotò il resto della prima bottiglia di whisky, scolandosela addosso. Iniziò a camminare per la stanza buttando giù le candele all'oppio, che presero ad incendiare la moquette. Quello che il fuoco proveniente dal letto e dalla moquette non riuscì a raggiungere, Jared lo bruciò lui stesso con le sue mani. Poi aprì la finestra: come brillava più di tutti gli altri il loro appartamento! Era come la stella Polare nel cielo stellato, per poco non avrebbe rubato la bellezza alla luna. Un po' come Jared aveva rubato il fascino e la bellezza di un angelo della morte. Quegli occhi ghiacciati, il riflesso della sua anima, erano riflessi nel vetro, dove vi era riflesso anche l'incendio - l'inferno - che bruciava dentro e fuori di lui. E forse, infondo, quell'incendio gliel'aveva proprio rubata la bellezza, aveva preso il posto della luna, per l'impronta unica e orrenda di quell'omicidio. Qualcosa di schifosamente umano. Quando tutto raggiunse il punto più bello dell'incendio, Jared bruciò anche se stesso, cantando a squarciagola il suo brano, unico messaggio del suicida:

Crash, crash, burn, let it all burn, this hurricane's chasing us all underground”.

 

ANGOLO AUTRICE:

Ciao a tutti voi che avete deciso, spero spinti dalla curiosità, di leggere questa one shot. Assolutissimamente imbarazzata e nervosa, sono alla mia prima pubblicazione in questa sezione, con la speranza di far passare dieci minuti (potenzialmente) interessanti anche a coloro che amano i Thirty Seconds To Mars. I miei speciali ringraziamenti vanno alla gentilissima Abirthofbrokendreams, poiché senza la sua approvazione non sarei qui a scrivere un mucchio di cose inutili, Dunque stringo e ringrazio tutti coloro che hanno letto, stanno leggendo e leggeranno la one shot che spero sia di vostro gradimento. E mi raccomando, recensite!

MadnessInk

  
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