1°Capitolo
Isabel’s
point of view:
Era una sera come tante.
Ero distesa sul mio letto a
scrivere sul mio diario, dove
scrivevo ogni giorno le mie emozioni e sensazioni.
Le valigie erano pronte.
Ebbene si, tra poche ore sarei
dovuta partire.
La cosa che mi rendeva
più triste era che avrei dovuto
lasciare i miei amici, e più di tutti la mia migliore amica,
Emily.
Però avrei potuto
ricominciare la mia vita, andando via.
Andare finalmente via da New
Jersey e trasferirmi in
Canada,dove, avrei dovuto frequentare una nuova scuola e farmi nuovi
amici.
Andare via dalle distrazioni, e
più di tutti dai brutti
ricordi..
Andare via da quella casa, in cui
vivevo con mio padre e
mio fratello.
Mia madre?
Mia madre è andata via.
Ma non via per un giorno o due,
via per sempre.
Accade tutto in un attimo.
Io a quel tempo frequentavo un
corso di canto, dio come
amavo cantare..
Quella sera per la prima volta,
avrei potuto avere il mio
primo ruolo da solista e cantare a squarciagola fino a che la voce non
sarebbe
andata via.
Mia madre gestiva un negozio di
fiori, e il brutto
destino volle che proprio quel giorno gli arrivassero migliaia di
ordinazioni
per matrimoni, compleanni etc.
Mi disse che era troppo indietro
con il lavoro, e che
avrebbe fatto di tutto per arrivare in tempo allo spettacolo.
Lei amava follemente la musica.
E il suo abbraccio..quello
fù l’ultimo. Un abbraccio che
mi manca ogni istante di ogni giorno.
Ricordo ancora il suono della sua
voce mentre diceva “
Arriverò in tempo tesoro, te lo prometto”.
Arrivò quella
sera…
Era arrivato il mio momento, le
gambe tremavano, ed ero
super agitata.
Ma era troppo tardi per tirarsi
indietro, ecco stava
succedendo.
Ero al centro del palco, e un faro
enorme mi era puntato
in faccia, non riuscivo a vedere niente.
Riuscì a stento a
guardare tra il pubblico..mia madre non
era lì.
Cominciai a cantare, e quando
finì tutti mi applaudirono.
Mi sentivo potente, come se la mia
voce fosse passata
attraverso tutti.
Ma quell’attimo di
felicità scomparve quando, appena
scesa dal palco, mio padre mi venne incontro.
La sua faccia era sconvolta, non
sapevo cosa fosse
successo, e fu lì che il mondo mi cadde addosso.
“
Tesoro,siediti”
Il cuore accelerò.
“ Tua madre ha avuto un
incidente stradale, i medici
hanno fatto tutto il possibile..ma…lei non ce l’ha
fatta.”
Mi lasciai cadere tra le braccia
di mio padre.
Le mie lacrime scendevano e non
riuscivo a fermarle.
Avevo perso la mia musa, avevo
perso mia madre.
Sono passati 2 mesi da quel
giorno.. dal giorno in cui ho
deciso di smettere con la musica e di concentrarmi sullo studio.
Il fatidico giorno
arrivò.
Driiiiin,driiiin.
La sveglia suonò alle 6
in punto.
Mi alzai, feci una doccia veloce
mi vestì,e scesi al
piano di sotto.
Lì ,trovai
già svegli mio padre e Luke.
Luke era il mio fratello maggiore
super protettivo.
“Cosa vuoi per
colazione?” disse mio padre.
“ Non voglio niente,
voglio solo arrivare lì il prima
possibile..” risposi.
“ E allora , cosa
aspettiamo? Luke prendiamo le valigie e
carichiamole in auto” rispose subito mio padre.
Prima di caricare le valigie Luke
mi venne accanto e con
un piccolo sorriso mi sussurrò : “
Andrà tutto bene,supereremo tutto”
Quelle 5 parole riuscirono a farmi
spuntare un piccolo
sorriso, e non resistetti a dargli un forte abbraccio.
“ Isabel sei pronta per
andare?” disse mio padre.
“ Un secondo
papà..” risposi.
“ io salgo in macchina,
lascio le chiavi qui. Quando sei
pronta per lasciare questa casa, partiamo”
Non potevo credere che stavo
lasciando la mia casa.
La casa in cui avevo vissuto per
18 anni.
La casa in cui mi avevano
cresciuta, e nella quale
conservavo tanti bei ricordi. Ma andava fatto,cosi diedi un’
ultimo sguardo ,
feci un sospiro, e uscì fuori per iniziare il lungo viaggio
che mi aspettava.
Finalmente avrei potuto cominciare
una nuova vita, avrei
potuto scacciare via i brutti ricordi e ricrearne dei nuovi
però belli questa
volta.
Così andammo
all’aeroporto, posammo le valigie, ci
sedemmo sui sedili dell’aereo e incominciammo le
interminabili ore di viaggio.
Come immaginato dormimmo per tutto
il tempo.
Improvvisamente mi svegliai, e
finalmente eravamo
arrivati.
Svegliai mio padre e mio fratello
e in fila agli altri
passeggeri uscimmo dall’aereo.
Andammo a prendere le valigie, e
mio padre chiamo’ un
taxi per portarci nella nuova casa.
Ero incuriosita dalla nuova casa.
Papà non ci aveva
accennato niente, voleva fosse una
sorpresa.
Arrivò finalmente il
taxi che ci portò subito nella nuova
casa.
Arrivammo.
La casa vista da fuori era molto
grande, ma io ero
agitata nel vedere come fosse dentro.
Papà caccio’
dalla tasca le nuovi chiavi, le mise nella
serratura e aprì.
Era stupenda.
Non finì neanche di
guardare tutto che subito mi
precipitai al piano di sopra per vedere la mia nuova stanza.
Era semplice, come me.
“Allora? Ti piace la
nuova casa” mi chiese mio padre.
“E’ bellissima
papà, grazie” risposi, abbracciandolo.
“ Grazie? E di cosa?
L’importante per me è la tua
felicità e quella di tuo fratello..approposito.. Luke ti
piace la tua nuova
stanza?” chiese mio padre a Luke che era nella stanza
affianco.
“ Mh carina ”
rispose avvicinandosi a noi con un piccolo
sorrisino sarcastico.
“ E smettila di fare il
duro, tanto lo so che ami la
casa” risposi anche io con un sorrisino sarcastico.
“ okay, lo ammetto.
E’ bella” rispose Luke.
“ Finalmente
l’hai detto” esclamammo io e mio padre
contemporaneamente e non riuscimmo a trattenere tutti e tre una forte
risata.
“ Okay, disfate le
valigie, io vado a preparare la cena”
disse papà.
Cominciai a deporre i miei vestiti
nei cassetti, e
posizionai le varie foto che avevo con mia madre e la mia famiglia.
Mentre sistemavo sentì
un rumore.
Toc Toc.
“ Si
può?” disse Luke.
“ Scemo,
entra” risposi con un piccolo sorrisino.
“Allora? Come ti
senti?” disse sdraiandosi sul letto.
“ Va tutto
bene..è solo che, sai è strano ricominciare
tutto daccapo in un nuovo posto in una nuova scuola..”
risposi cambiando
completamente sguardo.
“ E’ normale
Isabel, hai vissuto 18 anni in quella casa.
Sei cresciuta lì.
Lì hai avuto la tua
prima migliore amica,e lì è nata la
tua passione per il canto, è un nuovo inizio per tutti, ci
vuole tempo” disse
Luke.
Mentre stavo per rispondere
sentì uno strano odore
provenire dal piano di sotto.
Appena scendemmo le scale trovammo
la cucina tutta in
disordine e un povero polpettone bruciacchiato.
Io e Luke non riuscimmo a
trattenere una risata, mentre
guardavamo nostro padre ridere per il disastro che aveva combinato.
“Okay, ordino le
pizze” disse Luke ridendo.
“ Scusate ragazzi,
pensavo di potercela fare” disse mio
padre dispiaciuto.
“ Haha,non preoccuparti
Papà, lo sapevo che non era roba
per te” risposi divertita.
Io e mio padre cominciammo a
pulire, e dopo una
mezz’oretta arrivarono le pizze.
Stavo morendo di fame.
Cosi ci sedemmo a tavola, e la
divorammo in un batter
d’occhio.
Dopodiché, diedi la
buona notte a mio padre e mio
fratello e salì in camera mia.
Misi il pigiama, e andai a letto.
Mi ci volle un po’ prima
di addormentarmi. Ero super
ansiosa.
Domani avrei avuto il mio primo
giorno di scuola nel
nuovo stato.
Ma ricordai le parole di Luke, tutto sarebbe andato bene.
Leggimi sono
importante anche io!!!
Ciao
bellissime, questo è il primo capitolo della nostra FF, si
nostra, perché questa
FF la scriviamo in due, Francesca e Federica, speriamo che la storia vi
piaccia
e vi appassioni un po’…
Questa
è la
lista dei personaggi, poi le aggiungeremo man mano:
Justin
Bieber: Justin Bieber
(Siamo delle genie XD)
Isabel Johnson:
Miley
Cyrus (Si è una FF Jiley)
Per
chiederci qualsiasi cosa contattateci sul nostro profilo Twitter
Questo è il Trailer: http://www.youtube.com/watch?v=TMQ3gYFV4hs&feature=youtu.be&hd=1
Un ultima cosa, recensite per favore
per farci sapere se la
storia vi piace e possiamo andare avanti oppure fa schifo ed
è meglio di no…
accettiamo anche critiche in modo che se c’è
qualcosa di sbagliato possiamo
migliorare quindi: RECENSITE, RECENSITE, RECENSITE…