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Autore: lena_b92    04/08/2013    0 recensioni
La storia narra di due famiglie: i Bennet e i Darcy, che si conoscono da molti anni.
Le vite dei figli s'intrecceranno varie volte e tra alcuni ci sarà qualcosa di più di una semplice amicizia.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Scolastico, Universitario
Capitoli:
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La stessa strana sensazione





È martedì 8 giugno e fra tre giorni Effie compirà diciotto anni e ci sarà una mega festa per lei e Finn.
Sono passati alcuni minuti dopo le 16 e Sarah e Gabe stanno andando in un negozio di animali per andare a prendere i regali per i rispettivi fratelli: due cagnolini (un maschio per Finn e una femmina per Effie) di razza Akita.
<< Penso che abbiamo avuto proprio una bell’idea a regalare un cane ai nostri fratelli. >> salta su Sarah, mentre è in macchina con Gabe.
<< Lo credo anch’io. >> concorda lui.
<< Anche se noi ne abbiamo già due, un altro non dispiacerà di certo a mia sorella. Lei ama i cani. >>
<< Noi non avendone neanche uno, farà ancora più piacere a Finn. >>
A sentire il nome di Finn, Sarah è sommersa dal ricordo del momento in cui sabato scorso si è ritrovata completamente bagnata sopra di lui, del momento in cui l’ha visto venire su dall’acqua e del momento del loro sorriso dopo aver cantato overboard.
Si gira dalla parte del finestrino e guarda fuori.
A un certo punto alla radio trasmettono una vecchia canzone.
Quando la canzone inizia Gabe inizia a cantare:
<< You look into my eyes
I go out of my mind
I can't see anything
‘Cause this love's got me blind
I can't help myself
I can't break the spell
I can't even try. >>
Sarah si volta verso di lui e lo guarda mentre canta.
<< I'm in over my head
You got under skin
I got no strength at all
In the state that I'm in.
And my knees are weak
And my mouth can't speak
Fell too far this time. >>
<< Baby, I'm too lost in you
Caught in you
Lost in everything about you
So deep, I can't sleep
I can't think
I just think about the things that you do
I'm too lost in you. >> canta anche Sarah.
<< Ti ricordi quando abbiamo sentito per la prima volta questa canzone? >> le chiede lui.
<< Sì, quando abbiamo visto Love actually. Mi è sempre piaciuto quel film. Mi fa morire la scena dove il Primo Ministro incontra per la prima volta Natalie. Lei dice talmente tante parolacce che è imbarazzante e allo stesso tempo divertente. >> risponde Sarah, ridacchiando.
<< Sì, è troppo divertente quella scena. >>
<< Qual è la storia che preferisci? >>
<< Direi proprio quella del Primo Ministro e di Natalie. La tua invece? >>
<< Quella anch’io. >>
<< È senza dubbio la più bella e la più divertente. >>
<< Già. >>

<< Ma quanto sono carini? >> esclama Sarah, dentro il negozio di animali.
<< Sono bellissimi. Finn ed Effie s’innamoreranno di loro. >>
<< Sicuramente. Sono un amore. >>
Gabe e Sarah sono vicini, con i cani in braccio e ad un certo punto la cagnolina che ha in braccio Sarah annusa il cane che ha in braccio Gabe.
I due amici si guardano un po’ imbarazzati e si sorridono per quello che sta succedendo ai cagnolini.
<< Credo che si piacciano già. >> dice lui.
<< Lo credo anch’io. >>
Il commesso del negozio interviene chiedendo:
<< Se volete, vi do un guinzaglio così potete portarli un po’ a passeggio? >>
<< Sì, perché no. >> risponde Sarah.
<< Sì, grazie. >> risponde Gabe.
Poco dopo, mentre Sarah e Gabe sono in giro con i cani, la cagnolina di Sarah ruota attorno a Gabe così facendo, il suo guinzaglio li stringe vicini. I due amici si guardano imbarazzati e Gabe dice:
<< La tua Akita è veramente attratta dal mio. >>
<< Sì, non c’è dubbio. >>
<< Prova ad allontanarla, altrimenti rischiamo di cadere. >>
Senza neanche fare in tempo ad allontanare la cagnolina di Sarah, i due si ritrovano contro il muro, appiccicati e vicinissimi.
Si guardano per un po’ e Sarah ha la stessa strana sensazione che ha avuto con Finn qualche giorno prima, e anche in questa situazione sono entrambi a provarla.
<< Perché mi guardi così? >> chiede Sarah.
<< Così come? >>
<< Nel modo in cui mi stai guardando adesso. >>
<< Non ti sto guardando in nessun modo. Ti guardo solo perché mi sei davanti. >>
Sarah squadra Gabe e lui squadra lei. Si guardano per alcuni secondi poi si liberano.

Tre giorni dopo, è venerdì 11 giugno, il giorno del diciottesimo compleanno di Effie. La festa di compleanno per lei e Finn sarà nella villa dei Bennet e inizierà alle 22.
Durante la festa, Sarah è in sala e ha in mano un bicchiere di punch mezzo vuoto. Sta guardando alcuni ragazzi ballare a pochi metri di distanza e a un certo punto arriva Finn, anche lui con un bicchiere di punch in mano, e le chiede:
<< Ti stai divertendo? >>
Sarah si volta verso di lui e gli risponde:
<< Sì, direi di sì. Tu? >>
<< Sì. >>
Entrambi non dicono niente per alcuni secondi e poi lei, guardandolo, gli dice:
<< Auguri, comunque. >>
<< Me li hai già fatti. >>
<< Lo so, ma volevo rifarteli visto che questa è anche la tua festa e non solo quella di mia sorella. >>
<< In effetti. >> dice lui, sorridendole.
Entrambi si mettono a guardare i ragazzi che ballano e poco dopo il dj mette una canzone che tutti amano e conoscono: Your love is my drug, di Ke$ha.
<< Andiamo a ballare? >> le propone Finn.
Finn la guarda, aspettandosi come risposta un bel sì.
Lei non può cedere al suo fascino, così accetta e vanno a ballare.
Mentre ballano, uno davanti all’altro, si guardano e cantano la canzone.

Più tardi i due festeggiati aprono i loro regali. Entrambi sono stati molto contenti per i regali ricevuti dai loro fratelli.
Verso l’una di notte tutti i Bennet e i Darcy si chiedono dove sia finita Sarah, visto che non la vedono da un po’.
Finn si offre di andare a cercarla e la trova seduta sulle scale, quelle all’entrata della villa, completamente ubriaca.
<< Eccoti finalmente! È un po’ che ti stiamo cercando. >> esclama Finn, sedendosi accanto a lei.
<< Ah sì? Io me ne stavo qui e non vi stavo cercando. Si sta bene stasera, vero? Non fa né troppo caldo né troppo freddo. >> dice lei.
<< Già. >> la guarda lui, perplesso.
<< È bello starsene qui da soli a riflettere un po’. >>
<< Sì, però adesso è meglio che vieni con me. Voglio che prendi qualcosa, così ti passerà la sbronza. >>
<< Dai, andiamo. >> dice lui, alzandosi.
<< No, non voglio andare via. Voglio restare qui. Siediti. >>
Finn le porge la mano, in modo che lei possa stringergliela e alzarsi, e le ripete:
<< Dai, andiamo. >>
<< Non voglio andarmene. Siediti vicino a me e parliamo un po’. >>
<< Okay. >> dice lui, sedendosi di nuovo accanto a lei.
<< Di cosa vuoi parlare? >>
<< Ti è piaciuto il cane? >>
<< Sì. >>
<< Bene. Sono contenta. >>
Sarah guarda Finn e lui le chiede:
<< Che c’è? >>
Sarah gli accarezza una guancia e intanto gli dice:
<< Sai che non l’avevo mai notato, ma sei veramente bello. >>
<< Grazie. >> dice lui, un po’ imbarazzato.
Sarah si avvicina a lui e gli dà un bacio. Lui la allontana subito da sé e le chiede:
<< Che fai? Perché mi hai baciato? >>
<< Perché sei così sexy. >>
<< Dove vai? Resta qui con me! >> dice lei, dopo che Finn si è alzato.
Senza pensarci un attimo, la prende e se la mette su una spalla.
<< Fammi scendere, Finn! Dove mi porti? >> urla lei.
<< In camera tua, così potrai smettere di fare cose stupide. >>
<< Ma io non voglio andarci. Voglio rimanere qui con te. >>
<< Okay, allora dopo rimarrò con te in camera tua. >>
<< Grazie. >> dice lei, ridacchiando.

<< Adesso fammi il piacere di rimanere qui che vado un attimo di sotto a prenderti qualcosa per farti stare meglio. >> le dice lui.
<< Okay, prometto che non mi muoverò da qui. >>
Quando Finn ritorna in camera, con un bicchiere in mano, non trova Sarah e si preoccupa.
<< Oddio! Dov’è sparita? >>
Prova a cercarla e la trova sul terrazzo, seduta accanto alla ringhiera, e va da lei.
<< Tieni, bevi. >> le dice sedendosi accanto a lei e porgendole un bicchiere.
< Ma cosa ci hai messo dentro? >>
<< Tu bevi e non ti preoccupare di quello che c’è dentro. Ti farà solo stare meglio. >>
<< Okay. >>
Dopo che Sarah ha bevuto, appoggia il bicchiere per terra. Poco dopo corre in bagno a vomitare e Finn va con lei per assicurarsi che stia bene.
<< Stai bene? >>
<< Secondo te sto bene dopo che ho appena vomitato… non so neanche quante volte? >>
<< Lo so, domanda stupida. >>
<< Tu credi? >>
<< Dai, vieni che ti sdrai sul letto. >>
Sarah si alza da terra e ritorna, insieme a Finn, in camera sua.
Una volta sdraiata Finn si siede accanto a lei, sul letto.
<< Vedrai che adesso starai meglio, tralasciando il mal di testa che avrai domani mattina. >> le dice lui.
<< Cantami qualcosa, Finn, qualunque cosa. >>
<< Perché vuoi che canti? >>
<< Perché voglio veramente stare bene e non come adesso che sto malissimo. >>
<< Okay. >>
Finn pensa a una canzone da cantare e la prima che gli viene in mente è quella che hanno ballato quella sera stessa.
<< Maybe I need some rehab
Or maybe just need some sleep
I got a sick obsession
I'm seeing it in my dreams
I'm looking down every alley
I'm making those desperate calls
I'm staying up all night hoping
Hitting my head against the wall. >>
Mentre Finn canta, Sarah muove la testa a sinistra e a destra, e quando lui riprende a cantare, canta anche lei.
<< What you got boy is hard to find
I think about it all the time
I'm all strung out, my heart is fried
I just can't get you off my mind.
Because your love your love your love is my drug
Your love your love your love
I said your love your love your love is my drug
Your love your love your love. >>
<< Adoro questa canzone. È persino più bella di Tik tok. >>
<< Beh, anche se non è più bella, ci va molto vicino. >>
Sarah gli sorride e lui dice:
<< Sono contento di averti fatto sorridere. >>
<< Ed io sono contenta che proprio tu mi abbia fatto sorridere. >>
Finn è imbarazzato. Non riesce a spiegarsi perché è imbarazzato e perché, guardandola adesso, la vede in un modo totalmente diverso.
<< Io torno giù alla festa. >>
<< No, resta qui con me. >>
<< Okay, come vuoi tu. >>
Finn si sdraia accanto a lei e cominciano a chiacchierare.
<< Di chi è stata l’idea di prendere due cani per me ed Effie? >> le chiede lui.
<< Mia. >>
<< Beh, allora grazie. >>
<< Non c’è di che. >>

Circa mezz’ora dopo Effie, Dylan, Oliver, Tibbie e Gabe cercano Sarah e Finn, che sembrano spariti nel nulla.
Gabe entra nella stanza di Sarah e trova lei e Finn sdraiati sul letto che dormono. Si avvicina e, scossandoli li chiama.
I due si svegliano e Gabe dice:
<< Che cavolo ci fate qui voi due? >>
<< Non è come sembra, Gabe. >> si giustifica subito Finn.
<< E come dovrebbe sembrare? >> chiede Gabe.
<< Stavo cercando Sarah, quando sono entrato e l’ho trovata sdraiata sul suo letto. Mi sono sdraiato anch’io per rilassarmi e ci siamo addormentati. Tutto qui. >> risponde Finn.
<< Okay, stai calmo, Finn, non c’è bisogno che ti giustifichi. Non sono mica il suo ragazzo. >>
<< Okay, ma sei entrato e hai reagito come se fossi geloso. >>
<< Ti è sembrato male. >>
Sarah non capisce bene la strana scena che è appena successa.
Finn che ha mentito a suo fratello e Gabe che ha reagito come se fosse geloso.
Sarah si chiede per quale motivo Finn non abbia detto la verità, e poi pensa che l’abbia fatto solo per proteggerla, evitando così che tutti sapessero che lei si è ubriacata.
Intanto arriva nella camera di Sarah anche Effie. Rimane totalmente sorpresa da quello che vede.
Sarah e Finn nello stesso letto, anche se vestiti. Così si avvicina e chiede:
<< E voi due che ci fate qui? >>
<< Ma è possibile che adesso due amici non possano neanche addormentarsi senza che nessuno pensi che sia successo chissà cosa? Ci siamo soltanto addormentati. Tutto qui. Non è successo niente. >> interviene Sarah, scocciata.
<< E come mai vi siete ritrovati addormentati? >>
Prima che Sarah riesca a rispondere, Finn interviene dicendo:
<< La stavo cercando, quando sono entrato in camera sua e l’ho trovata sdraiata sul suo letto. Mi sono sdraiato anch’io per rilassarmi e ci siamo addormentati. Tutto qui. Non è successo niente, come dice lei. >>
<< Non pensavo necessariamente che fosse successo qualcosa, però almeno volevo una spiegazione. >> dice Effie.
<< E, infatti, Finn te l’ha data. >> afferma Sarah.
<< Dai, adesso scendiamo tutti. Basta stare qui su, la festa è al piano di sotto. >> esclama Effie.
<< Sei sicura che non ci sia altro, sorellina? >> le chiede Effie.
<< Ti riferisci a quanto è appena successo? >>
<< Sì. >>
<< Sì, sono sicura che non ci sia altro. Che cos’altro ci dovrebbe essere, scusa? >>
<< Ah, non lo so. Dimmelo tu. >>
<< Non c’è nient’altro. Lo giuro. >>
<< Okay. >>
<< Sei sicuro che fra te e Sarah non sia successo niente prima? >> chiede Gabe, pochi metri avanti a Sarah ed Effie.
<< Certo che sono sicuro. Non fraintendermi, lei è molto carina, ma non ci farei mai sesso. Per me è come una sorella. >>
<< Okay. >>
  
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