-       Valentina scendi a fare colazione!!!
-       Arrivo mamma!!! – urlai mettendomi i jeans e una felpa nera. Scesi e trovai mio fratello e mia mamma che facevano colazione. Dissi:
-       Giorno
-       Giorno nana – fulminai mio fratello con lo sguardo e presi del latte. Suonarono alla porta. Mio fratello si alzò e andò ad aprire. Marco nonchè mio migliore amico dall’asilo entrò in cucina ridendo con mio fratello. Sorrise e disse riferendosi a mia madre:
-       Giorno Anna
-       Giorno Marco. Come sei carino oggi – sorrise imbarazzato. Lo guardai e aveva una maglia grigia che metteva in risalto i suoi muscoli non troppo esagerati e una camicia azzurra di lana come i suoi occhi. I capelli biondi castano non molto corti coperti da un cappello di lana e dei jeans invernali con degli scarponi e il suo zaino blu. Sorrisi.
-       Giorno pure a te nanetta mia – disse avvicinandosi e abbracciandomi forte. Sentì il suo odore. Sigaretta, birra e menta. Sorrisi e dissi:
-       Giorno gigante
-       Ahahah andiamo nana – disse prendendomi per mano. Presi la cartella nera e uscimmo fuori. Salimmo sulla sua moto nera e mi misi il casco. Partimmo e mi aggrappai a lui.
-       Arrivati nana
Scesi e feci la faccia arrabbiata. Dissi:
-       Smettila di chiamarmi nana
-       Ma lo sei – disse dandomi un piccolo bacio sulla fronte
-       1 metro e 75 non è essere basse
-       Io sono 1 metro e 90
-       Tu sei un caso apparte gigante
Sorrise e disse:
-       Mi perdoni mia signora dolcissima
Lo spinsi e domandai:
-       A che ora esci oggi?
-       Testina bacata oggi tutte le classi sono in teatro per 4 ore
-       Uh è vero che scema
Mi tirò uno schiaffo sulla fronte e disse:
-       La vecchiaia fa brutti scherzi
Lo spinsi sorridendo e dissi:
-       Qui di vecchio ci sei solo tu
Sorrise. Gli levai il cappello di lana mettendomelo dietro alla schiena. Il vento gli scompigliò i capelli.
-       Ridammi il cappello nana malefica
-       No
Si avvicinò a me e mise una sua mano dietro alla mia schiena. Sussurrò:
-       Dammi il cappello
-       No
-       Dai è nuovo
-       Ne hai un casino
-       Si ma questo mi piace
Me lo misi e domandai aggiustandomi i capelli castani dietro:
-       Come sto?
-       Vale il cappello è mio
-       Ora non più
-       Viziata
-       Lo so
Sorrise e disse dandomi uno schiaffetto sulla fronte:
-       Ti sta bene, ma sta meglio a me
-       Aia … smettila mi fai male – dissi massaggiandomi la fronte
-       Ahahah
-       Scemo
Mi diede un bacio sulla guancia abbassandosi e sussurrò:
-       Scema
-       Amore – disse Jessica prendendo Marco per un polso. Lui si girò e disse:
-       Ei piccola
-       Sei magnifico oggi
-       Grazie anche tu – nonostante il freddo che c’era essendo a gennaio. Jessica aveva una gonna cortissima e una canottiera bianca.
Che vomito.
-       Vale ci sentiamo dopo okay
-       Mm
-       Che hai?
-       Nulla. Scusa pensavo. A dopo a teatro
-       Mm
Lo baciai sulla guancia e andò via con Jessica. Mi aggiustai il cappello di lana sorridendo.
-       Ei
Mi girai di scatto. Domandai:
-       Cosa ci fai qui?
Angolo Autrice: 
Ciao eccomi qua con una nuova storia. Spero che vi piaccia :)