Sei battito che fa vivere il mio cuore...

Uno, due, tre passi. Ad ogni singolo movimento si allontanava sempre di più da lei.
Aveva avuto una possibilità. Entrambe l’avevano avuta. E avevano deciso di sfruttarla.
Uno, due, tre battiti tormentati di cuore, impauriti dall’idea di perderla.
Aveva ritrovato la sua famiglia, quella famiglia che l’aveva abbandonata. Sua madre piangeva dalla felicità, nel rivederla; la sua amata sorellina era sgomenta e la fissava persa negli occhi; e suo padre, quel padre che era stato tutto per lei, centro del suo amore, che l’aveva fatta solo soffrire, le porgeva le braccia, inginocchiato.
Era stata debole. In quell’attimo si era sentita “ voluta ” da qualcuno, e questo l’aveva sopraffatta. Adesso, in braccio a suo padre, i ricordi della sua migliore amica, stavano lentamente svanendo. E lei continuava ad allontanarsi. Aveva paura che tutta quella distanza, prima o poi, l’avrebbe uccisa. Lei era il battito che faceva vivere il suo cuore.
…
<< Tu devi andare, devi essere felice. Potrai restare assieme alla tua famiglia e vivere nuovamente la tua vita da ragazza normale, innamorarti, avere dei sogni. Di nuovo. Fallo per me… >>
<< Io… non posso abbandonarti in questa pazzia! >>
<< E io non posso chiederti di seguirmi. Me la caverò, ma se dovessi non farcela, spero di rimanere fra i tuoi ricordi… >>
<< Io… tu… >>
<< Vai!!! >>
Una lieve spinta da far perdere l’equilibrio, fa in modo che la ragazza si rechi verso quel nuovo futuro ricco di speranza.
<< Ti voglio bene… >>
…
Quelle parole erano come veleno. Le rimbombavano nella testa come la peggiore delle melodie. Come se quelle fossero state le ultime dette da Sayaka.
… E se non c’è l’avrebbe fatta … ?
Mentre lei avrebbe potuto ricongiungersi con la sua famiglia, Sayaka avrebbe dovuto evitare di diventare una strega, vittima della sua stessa disperazione. Come? Affrontando lei stessa, Oktavia. Solo così si sarebbe salvata.
… Ma ci sarebbe riuscita …?
Questa domanda tormentava Kyoko più di ogni altra cosa. Come avrebbe fatto senza di lei…? Senza sentire mai più il tepore delle sue mani…? Come… come avrebbe potuto continuare a vivere la sua vita, sapendo di averla abbandonata in quelle condizioni, da sola?... 
<< Papà, ti prego, aspetta! Dobbiamo tornare indietro! La mia amica ha bisogno di me! >>
Ma l’uomo non l’ascoltò, poiché sapeva che se davvero sua figlia sarebbe tornata indietro, non l’avrebbe mai più rivista. Esitò, e continuò a camminare.
<< No! Torna indietro, te ne prego!!! Papà… ascoltami… se l’abbandono, lei… morirà… >>
Una lacrima arrivò sul volto impassibile dell’uomo, e gli scaldò il cuore.
Prese la figlia, e la riappoggiò nuovamente a terra.
<< Fai quello che ti sussurra il cuore, piccola. Però sappi che questa volta, se andrai, sarà un addio. >>
<< Va bene, padre. Io non ti scorderò mai. Te lo prometto. Grazie per avermi dato sempre quella marcia in più nei momenti difficili. Grazie, mamma, per esserti sempre presa cura di me, anche se vivevamo nella povertà. E grazie anche a te, Momo, per aver rallegrato le mie giornate nei momenti di tristezza. Sarà difficile dirsi di nuovo addio, e il rincontrarvi, anche se per poco, è stato un miracolo per me. Ma adesso devo andare. >>
Kyoko si voltò verso la luce alle sue spalle.
<< Qualcuno, ha bisogno di me, e io non gli negherò il mio aiuto. >>
<< Tesoro mio, scusa se ti ho fatto soffrire, ma se accetti queste mie parole, mi farai davvero felice. Io sono fiero di te, Kyoko. >>
<< Papà… >>
La ragazza si sfogò in un pianto sfrenato, abbracciata alla lunga veste di suo padre.
<< Per non dimenticarci, tieni sempre con te questo fermaglio. Quando sarai sola stringilo al petto e il mio abbraccio ti pervaderà l’anima rassicurando i tuoi dubbi e le tue inquietudini. >>
<< … Grazie… Addio… >>
La figura si recò incerta verso la luce, agitando la mano in segno di saluto. Se si sarebbe voltata, avrebbe iniziato nuovamente a piangere.
<< Non preoccuparti…. Sto arrivando, Sayaka. >>
Chiuse gli occhi e si lasciò trasportare verso l’ignoto
…
<< Eccoci a noi, strega!! >>
Ero uno scontro impari e crudele, quello. Sayaka doveva combattere contro sé stessa. E se non ci fosse riuscita, il suo destino sarebbe stato segnato. Sarebbe diventata lei stessa Oktavia, ma per tutte le persone che amava, non poteva permetterlo.
<< Ti annienterò, dimostrandoti che non finirà così la mia vita!!! >>
La ragazza si lanciò in picchiata verso quell’essere immondo ma riuscì a procurargli solo qualche graffio. Provò e riprovò, continuando ad alzarsi incurante del dolore, ma, quando meno se lo aspettava, una lama la fece cadere e stava quasi per mozzarle le gambe.
… E se non c’è l’avrebbe fatta … ?
Si sentiva un’illusa. Cercare di affrontare il proprio destino è impossibile. Aveva avuto quello stupido sogno, ma era comunque felice di averci provato.
D’altronde, Kyoko avrebbe potuto aiutarla, sì, ma lei era stata contraria.
… Kyoko …
Chissà dov’èra adesso.
<< Sicuramente quella ribelle starà mangiando del Taiyaki caldo… >>
<< E come sempre ti sbagli, stupida. >>
Ma chi..? Che cosa aveva parlato..? Quella voce…
<< Kyoko?! >>
Sayaka si voltò a metà tra lo stupito e l’arrabbiato.
<< Ma che ci fai tu qui?! >>
<< Non potevo mica abbandonarti, idiota! >>
<< … >>
Kyoko le porse la mano.
<< Afferrala e tirati su invece di fare domande cretine! >>
Sayaka l’afferrò felice, sapendo che quella felicità che sentiva era in realtà puro egoismo.
<< Avresti dovuto ascoltarmi, Kyoko! >>
<< Mh?! >>
<< Per me hai rinunciato ad una vita normale e alla tua famiglia per la seconda volta… Davvero sono così importante per te? >>
<< Certo che sì! Sennò perché sarei tornata indietro?! Non… non mi piaceva nemmeno un po’ l’idea che tu potessi… insomma, l’idea di perderti! >>
<< … Neanche a me … >>
<< … Ma dobbiamo stare qui  a spiegare i pro e i contro quando c’è quel mostro, scusa se te lo dico, che aspetta di essere sconfitto?? >>
<< Sì, hai ragione, così ti voglio! Ma io… >>
<< Shh! Ne parleremo dopo! Avremo tutto il tempo! Adesso sbrighiamoci che sto morendo di fame! >>
<< Ok! Adesso la spadaccina più bella del reame farà vedere a questa sirenetta di che pasta è fatta! >>
<< La sai una cosa?? >>
<< Che..? >>
<< Non sapevo che il tuo lato “ mostro ” fosse così orribile! Ahahahahah! >>
<< Uffa non insultarmi!!! Ti farò vedere io appena usciamo di qua! >>
<< Lo vedremo!!! >>
<< Arghh…! >>
<< Già arresa? >>
<< Certo che no…!!! >>
<< Triplo attacco combinatooooooooo!!!! >>
La barriera si eclissò, e tutto ritornò alla normalità.
<< Certo che sei stata proprio un osso duro! >>
<< Eh… cosa vuoi farci ? Sai, mi dispiacerà non poter più leggere i tuoi pensieri, Kyoko! >>
<< A me neanche un po’! >>
<< … Perché? Cattiva! >>
<< Perché il tuo unico pensiero è “ Io amo Kyosuke. Kamijo. Kamijo. E ancora Kamijo. ” Hai davvero un cervello piccolo!! >>
<< Uffa!!!! >>
<< Proporrei di andare a  sgranocchiare Taiyaki caldo… tanto adesso sono felice davvero! >>
<< Ah si? Perché, cara la mia Kyoko? >>
<< Perché so che adesso siamo di nuovo ragazze normali… >>
<< … >>
<< E anche perché so che non ti potrà succedere nulla di male fino a quando saremo insieme… >>
<< Grazie… >>
<< … Allora, andiamo, oppure vuoi aspettare che i negozi chiudano..? >>
<< Arrivooo! Aspettami! >>

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