La libertà

C’è silenzio, tanto fumo… e buio.
La mano della mamma ancora tesa verso di me.
Fa male, non riesco a respirare.
Ho paura.
Perché non parlano?
Alzo la testa per guardarmi in torno.
Credo… credo che siamo sotto sopra, non so, è tutto confuso!
Sto morendo?
Per favore, per favore! È ancora presto! Non voglio!
Chiudo gli occhi, ingoio la saliva.
Ce la devo fare!
Devo uscire di qui, chiamare aiuto, salvare mamma e papà!
Riapro gli occhi e vedo qualcosa… è sfocato.
Sembra… sembra un gatto bianco.
No, non è un gatto, ha le orecchie più lunghe e gli occhi rossi!
È un demone? Cosa vuole?
Io… io sono stata buona, non posso andare all’inferno!
Perché? Perché?
Forse invece è un angelo…
“Vorresti stipulare un contratto con me?”
Co-cosa? N-non ha mosso la bocca, come ha fatto?
Sì, deve essere un angelo.
Insomma, ha parlato senza parlare! Non so come spiegarlo… ho sentito la sua voce, era come, come una voce nella mia mente.
Dovrei fidarmi?
O dovrei seguire il mio istinto?
Una cosa è sicura, è la mia ultima speranza!
Allungo la mano verso la creatura e con tutto il fiato che riesco a racimolare pronuncio le parole che mi condurranno alla morte:
“S-salvami…”

Una luce, sono tornata alla realtà.
Maledetto quel giorno!
Non avrei dovuto! Avrei dovuto pensare!
Non sono libera, o almeno, la mia libertà è relativa.
La mia soul gem, Kyubey, non era un angelo, ma un demone… mi ha rinchiusa, mi ha tolto la vita, sono morta, solo un corpo, nulla più.
Ora capisco, non sono mai stata salvata, sono stata maledetta.
Trasformandomi in puella ho dato tutto ciò che si può avere di più caro… la mia anima…
Non posso continuare così.
Guardo Charlotte, non voglio più combattere, preferisco la morte…
Charlotte, per favore, dammi la libertà. . . .