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Autore: leraluna    04/08/2013    1 recensioni
E se Catelyn e Robb avessero saputo della vera identità di Jon Snow ovvero la famosa teoria R+L=J? E se Jon non fosse nemmeno il suo vero nome? E se Howland Reed si fosse unito all'esercito di Robb nelle Riverlands? Per quelli che ricordano il capitolo di A Storm Of Swords dove Robb intende nominare Jon Snow suo erede...ecco un capitolo alternativo, ovvero come sarebbero andate le cose se Howland Reed fosse stato là e avesse rivelato il segreto che Ned si portò nella tomba!
Ogni volta che rileggo il capitolo originale, penso a come sarebbe stato molto meglio se l'identità di Jon fosse stata svelata a quel punto, così ho deciso di scriverla!
Il P.O.V. è naturalmente di Catelyn, troverete qua è la frasi ricopiate dal libro al fine di rendere il capitolo il più possibile realistico. Spero di non aver fatto strafalcione e che qualcuni apprezzi la mia prima fanfiction. Enjoy!
Genere: Drammatico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Catelyn Tully, Eddard Stark, Lyanna Stark, Robb Stark
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Catelyn trovò Robb davanti al grande sepolcro istoriato, immobile e austero nelle tenebre incombenti, con Lord Howland Reed inginocchiato al suo fianco. Ventrogrigio stava seduto ai piedi del Lord di Torre delle Acque Grigie, che ne accarezzava il pelo. Aveva trovato curioso il fatto che il temibile meta-lupo si lasciasse toccare da qualcuno che non fosse il suo padrone, ma aveva finito per trovarlo un buon presagio. Anche Robb sembrava essere dello stesso parere. Da quando Theon Greyjoy era partito per le Isole di Ferro e li aveva traditi, Lord Reed era stato molto vicino a suo figlio, che aveva finito per tenerlo in gran considerazione, perchè era stato un grande amico di suo padre, che conosceva da addirittura più tempo di lei. Pare che avesse conosciuto Ned ai tempi del Torneo di Harrenhall, che in seguito avrebbe cambiato per sempre le loro vite. Catelyn non ne era sicura, ma pensò Lord Reed doveva avere circa la stessa età di Ned, nonostante sembrasse tanto più vecchio. Era uno strano uomo, questo crannogman , piccolo di statura come un uomo anziano, aveva gesti lenti e pensosi che facevano una saggezza antica, e occhi di un verde così profondo che le ricordavano il Parco degli Dei di Grande Inverno. Sembrava in tutto e per tutto un personaggio uscito per sbaglio da una delle storie della Vecchia Nan. Tuttavia doveva essere tutt'altro che innocuo, dal momento che aveva sedici anni prima, quando il re che ora serviva era ancora un infante al suo seno, aveva combattuto con Ned per porre fine alla dinastia dei Draghi. 
E' anche stato l'unico a tornare con Ned dalle Montagne Rosse di Dorne. Erano partiti in sette, e tornarono in due. In tre, anzi. 
Quando la guerra era finita e Catelyn aveva lasciato Delta delle Acque con Robb, Ned li aspettava già a Grande Inverno con Jon Snow ancora in fasce. Le si stringeva il cuore quando ricordava come a quei tempi Ned trascorresse di gran lunga più tempo a prendersi cura del suo bastardo piuttosto che dal figlio che lei gli aveva partorito.
Sto invecchiando, pensò, vivo ormai in un mondo di ricordi amari. Ned, mio amato, perchè non ti ho mai perdonato di aver portato quel ragazzo in casa nostra? Perchè amavi più sua madre che la tua stessa moglie?
La pioggia era cessata. Il giovane re del Nord era a capo scoperto, e accanto a lui Lord Howland si era seduto sull'erba bagnata. «Ha un nome, questo castello?» le domandò quietamente quando Catelyn si fermò vicino a lui. «Vecchie Pietre. Così lo chiamava il popolo quando ero piccola. Ma non dubito che avesse un nome diverso all'epoca in cui era sede di re.» Una volta, Catelyn si era fermata là durante un viaggio a Seagard con il lord suo padre. C'era anche Petyr con noi...
«C'è una canzone» ricordò Robb. «"Jenny di Vecchie Pietre", con i fiori nei capelli.» «Alla fine, tutti noi diventiamo canzoni. Se siamo fortunati.» Quel giorno lontano, Catelyn aveva giocato a essere Jenny, si era messa perfino dei fiori tra i capelli. E Petyr Baelish aveva fatto finta di essere il suo principe delle Libellule. Catelyn non pote-va aver avuto più di dodici anni, e Petyr era solo un bambino. Jenny e il suo principe Targaryen erano morti a Sala d'Estate, e Petyr era stato allontanato da Delta delle Acque per l'amore che nutriva per lei. Poteva sentire la sventura aleggiare tra le mura di questo castello. 
Vecchie Pietre, Harrenhall, Sala d'Estate...tutte fortezze cadute in rovina prima che lei nascesse. Indubbiamente avevano un fascino sinistro, e tutti coloro che avevano amato questi luoghi avevano avuto vite tragiche. 
Robb fece scivolare lo sguardo sul sepolcro. «A chi appartiene questa tomba?» «Qui giace Tristifer, quarto nel suo nome, re dei Fiumi e delle Colline» rispose Catelyn. Lord Hoster le aveva raccontato quella storia. «Dominava dal Tridente fino all'Incollatura, migliaia di anni prima di Jenny e del suo principe.>> 
<< Erano i giorni in cui i regni dei Primi Uomini stavano crollando uno dopo l'altro sotto l'invasione degli Andali.>> Lord Howland Reed aveva pronunciato queste parole come un sussurro. << Martello della Giustizia, era chiamato Tristifer. Aveva combattuto in cento battaglie, e novantanove le aveva vinte, o così dicevano i cantastorie, e quando costruì questo castello, era il più forte di tutto l'Occidente.»  il crannogman guardò suo figlio e disse: «Re Tristifer cadde nella centesima battaglia, quando sette re Andali unirono le loro forze contro di lui. Il quinto Tristifer non fu pari a lui, e presto il regno fu perduto, e poi il castello, e infine anche l'intera discendenza. Con la morte di Tristifer il Quinto morì anche la nobile Casa Mudd, che aveva dominato sulle terre dei fiumi per migliaia di anni prima della venuta degli andali.» Il Lord di Torre delle Acque Grigie tacque mestamente e guardò Robb, che aveva posato le mani sulla pietra corrosa. «Il suo erede non è stato all'altezza.» Avevo sperato di lasciare Jeyne in attesa di un figlio... ab-biamo tentato e tentato, ma non sono certo...» «Non sempre accade la prima volta.» Per quanto sia accaduto nel tuo caso. «E nemmeno la centesima. Sei ancora molto giovane.» «Giovane. E re» disse Robb. «E un re deve avere un erede. Se nella prossima battaglia io dovessi morire, il regno non deve morire con me. Secondo la legge, è Sansa la prossima in linea di successione, per cui Grande Inverno e il Nord passerebbero a lei.» Le sue labbra si strinsero. «A lei, e al lord suo marito, Tyrion Lannister. Non posso permettere che accada, non intendo permettere che accada. Quel nano non dovrà mai avere il Nord.» «No» fu d'accordo Catelyn. «Devi nominare un erede provvisorio fino a quando Jeyne non ti avrà dato un figlio.» Rifletté sulla situazione per alcu-ni momenti. «Il padre di tuo padre non ha avuto né fratelli né sorelle, ma suo padre aveva una sorella che andò in sposa a uno dei figli minori di lord Raymar Royce, del ramo cadetto. Ebbero tre figlie, che sposarono tutte nobili della valle di Arryn. Un Waynwood e un Corbray, per certo. La più giovane... forse un Templeton, ma...» «Madre.» C'era una punta di asprezza nella voce di Robb. «Dimentichi qualcosa. Dimentichi che mio padre ha avuto quattro figli maschi.» No, Catelyn non lo aveva dimenticato. Semplicemente, si era rifiutata di vedere. Ma la realtà non cambiava. «Uno Snow non è uno Stark.» «Jon è uno Stark, ben più di molti di quei signorotti della Valle che non hanno neppure mai visto Grande Inverno.» «Jon è un confratello dei Guardiani della notte, ha giurato di non avere né moglie né terre. E chi prende il nero serve a vita.» «Lo stesso vale per i cavalieri della Guardia reale. Ma questo non ha im-pedito ai Lannister di strappare il mantello bianco dalle spalle di ser Barristan Selmy e di ser Boros Blount quando ritennero che non gli fossero più di alcuna utilità. Se io mandassi cento uomini per prendere il posto di Jon, sono pronto a scommettere che i Guardiani della notte troverebbero un ca-villo per liberarlo dal suo giuramento.» Ha deciso... ha già deciso! E Catelyn sapeva bene quanto poteva esse-re ostinato il suo primogenito.
«Un bastardo non può essere un erede.»
«A meno che non venga legittimato a diventarlo per decreto reale» ribatté Robb. «Evento per il quale esistono precedenti più numerosi che non per lo scioglimento di un confratello in nero dal suo giuramento.»
«Precedenti, certo» disse Catelyn con amarezza. «Sul suo letto di morte, Aegon il Quarto legittimò tutti i suoi figli bastardi. E quanta sofferenza, tragedia, guerra e assassinio derivarono da quell'atto? Io so che tu ti fidi di Jon. Ma puoi fidarti anche dei suoi figli? O dei loro figli? I discendenti di Blackfyre tormentarono i Targaryen per ben cinque generazioni, fino a quando Barristan il Valoroso uccise gli ultimi due sulla Scala di Pietra della Fortezza Rossa. Nel momento in cui avrai fatto di Jon uno Stark legittimo, non esisterà più modo di farlo ridiventare bastardo. >>
<< Quel ragazzo è più di un bastardo, mia signora. >> disse semplicemente Lord Reed. Il silenzio piombò su lei e Robb. Si voltarono a guardarlo per la prima volta da quando avevano cominciato a discutere.
Di cosa starà mai parlando?
<< Quel ragazzo...Non lo vedo da quando non era che un infante. Eddard aveva promesso di portarlo con sè...se solo voi aveste saputo...>>
<< Jon Snow. E' così che lo chiamate? Il bambino che tuo marito portò a casa e chiamò "figlio", mia signora. Suppongo sia stato difficile convivere con quel povero ragazzo tutti questi anni, con il figlio che ebbe da un'altr donna...Che tragedia. Eddard lasciò credere a tutti che fosse il figlio di un'infedeltà, voi compresi. Ma lui aveva promesso che l'avrebbe tenuto con sè, quel ragazzo. Non era un figlio, era una promessa fatta su un letto di morte. Jon Snow...un nome così normale! Perfetto per nasconderne uno di gran lunga più pericoloso. Solo lui, io e Benjen sapevamo...>>
Catelyn poteva sentire l'apprensione formare un blocco nel suo petto. Ned non era suo padre. Quel figlio che gli somigliava così tanto...non è suo. Non è suo. E se non lo era, chi è davvero quel ragazzo che somiglia così tanto a uno Stark?
Lord Howland Reed tacque un momento e tornò a fissare la tomba con gli occhi verdi, lucidi di lacrime e di ricordi fino a diventare ultraterreni. Guardò suo figlio Robb diventare pallido, mentre cercava di mantenere la calma. Anche lui era sconvolto quanto lei. Avrebbero potuto dire che il crannogman stesse vaneggiando, eppure Ned aveva sempre protetto quel ragazzo oltre ogni limite, oltre la sua comprensione. E se ciò che Lord Howland stava dicendo era vero, ciò voleva dire che il suo Ned non le era stato infedele. Forse non c'era mai stata un'altra! Catelyn ripensò al fantasma che aveva sempre gettato ombra nel suo matrimonio, quello della madre di Jon Snow. Forse era arrivato il momento di liberarsene.
Assorta nei suoi pensieri, Catelyn udì appena suo figlio chiedere, con voce incerta:
 << Qual'è il suo vero nome? Chi è veramente mio fratello?>>
<< Un nome così comune... Ned lo scelse per proteggerlo, per proteggere suo nipote. Sua sorella stava morendo, e lei aveva così tanta paura. Lyanna, che un giorno, si era travestita da cavaliere e aveva giostrato contrò uomini ben più forti, stava morendo di paura al pensiero di ciò che sarebbe accaduto a suo figlio se Robert Baratheon l'avesse trovato... La Guardia Reale morì per proteggere quel bambino. " Torre della Gioia", l'aveva chiamata il Principe Rhaegar, perchè là furono felici, ma per noi ebbe un signifacto molto più oscuro. Prometti, Ned. Aveva detto Lyanna, mentre suo figlio piangeva vicino a lei che continuava a perdere sangue. Quanto sangue quel giorno, lo rivedo ancora nei miei incubi. >>
<< Tu vorresti nominarlo tuo erede, Vostra Maestà, ma non sai che lui è re fin dalla nascita. Se i Signori dei Draghi regnassero ancora, lui siederebbe sul trono di spade sotto il suo vero nome, Re Aemon della Casa Targaryen, il Primo del Suo nome. Il figlio legittimo, l'unico figlio in vita del Principe Rhaegar e di sua moglie Lyanna... L'ultimo dei Targaryen. >>
Lord Reed tacque mestamente. Gli occhi di Robb, malgrado il suo contegno, si erano riempiti di lacrime.
<< Il Re dei Sette Regni...mio fratello.>>
Quel ragazzo che aveva creuto un fratello, che era stato suo compagno di giochi e suo rivale, non era un fratello bastardo. Catelyn era sicura che Robb si fosse sempre sentito in colpa di essere lui l'erede di Grande Inverno e non quel fratello così vicino d'età, che lo batteva agli addestramenti e soprattutto somigliava a suo padre in molti modi più di lui. Anche lui notava che Ned tendeva ad appoggiare Jon incondizionatamente, mentre con lui spesso si mostrava più severo, era anche di questo che Robb si risentiva durante l'infanzia, anche se non l'avrebbe mai confessato. Se avessimo saputo... Lei aveva cercato sempre di ricordargli che questo non contava, che l'erede di suo padre era lui, e di non essere troppo attaccato a quel fratello che era soltanto un bastardo. Era anche per questo che si sentiva ostile verso Jon, perchè la sua presenza turbava i suoi figli più di quanto si potesse pensare. Aveva sempre temuto che un giorno Ned gli avrebbe dato il suo cognome e avrebbe privato i figli da lei generati di ciò che spettava loro. Ora capiva. Ora sapeva, che Ned non avrebbe mai potuto fare una cosa simile. Perchè quel ragazzo non era suo figlio. Era suo nipote, il figlio di quella sorella morte così giovane e di un principe. Quel ragazzo avrebbe potuto essere un re. C'era da dire però che non aveva affatto l'aspetto di un Targaryen. Ben poco del Principe Rhaegar doveva essere passato a lui. Ora Catelyn trovava ironico il fatto che Jon, o Aemon, fosse sempre stato paragonato a Ned per aspetto, quando in realtà aveva decisamente preso da sua madre, Lyanna. Questo aveva sicuramente reso più facile a Ned nascondere le origini del nipote, e più credibile la menzogna ai loro occhi. E se avessi saputo cosa avrei fatto?
Catelyn non voleva rispondere a quella domanda. Era stata prota a sporcarsi le mani di sangue per proteggere Bran quando fu aggredito davanti ai suoi occhi. Poteva ricordare le parole crudeli che aveva rivolto a Jon l'ultima volta che l'aveva visto " Avresti dovuto cadere tu al suo posto!" Le aveva pensate, quelle parole. Aveva desiderato che fosse vero. Cosa avrebbe fatto se addirittura la sua presenza fosse stata un pericolo per la sua famiglia? Ned l'avrebbe protetto fino alla morte, lei invece no. Non poteva biasimare Ned per non averle detto la verità. 
Lyanna e il Principe Rhaegar, Ned. Era loro figlio, era un piccolo re. Anche nostro figlio è un piccolo re. Loro sono morti, Ned, e tu sei andato da loro. Avevi promesso e hai mantenuto. Spero mi perdonerai quando ci rivredremo.
Ripercorreva nella sua mente quei giorni che avevano messo fine alla sua fanciullezza. La partenza di Petyr, la morte di Brandon, la guerra, il matrimonio con Ned, la gravidanza e il parto. Chi l'avrebbe mai detto che que bambino che era uscito urlando dal suo ventre avrebbe un giorno portato una corona? Chi l'avrebbe mai detto che un ragazzino bastardo fosse l'ultimo dei Draghi? Quei giorni erano stati la Falsa Primavera.
Ora il vero inverno era arrivato.
 
  
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