-Signorina Edwards, un ragazzo ha lasciato questa per lei.
 
Una lettera.
Inchiostro su di un foglio bianco.
Nient’altro.
Non ha neanche avuto il coraggio di farsi vedere.
Vigliacco.
 
Istintivamente la butto nel cestino, senza strapparla, così per come mi è stata consegnata. Poi mi lascio andare sul divano, fissando il vuoto.
Jade è rimasta a guardarmi in silenzio tutto il tempo. Si è limitata a riprendere quel foglio dall’immondizia e porgermelo.
 
<
Forse non dovrei neanche più chiamarti ‘amore’...>>
 
Conoscevo bene la sua scrittura: lui, che solitamente aveva la mano molto ferma, questa volta tremava.
 
<<...ma nonostante tutto quello è successo, tu sei e rimarrai sempre l’unico amore della mia vita.
Non so il motivo preciso per il quale sto scrivendo questa lettera.
Credo di volerti chiedere scusa: mi ci è voluto un po’ ma ho capito di aver sbagliato.
L’errore più grande, è stato quello di chiederti di portare un peso troppo grande: non è mai stato facile portare avanti la nostra storia e come biasimarti, se hai deciso di lasciar perdere. Hai dovuto sopportare anche troppo, a causa mia. La distanza, le liti, le umiliazioni. E nel momento in cui tu mi hai chiesto qualcosa in più, io sono fuggito via.
Sono immaturo, lo so, e la prospettiva di ‘crescere’ mi spaventa.
Ti amo, più di qualsiasi altra cosa o persona al mondo, e se è davvero quello che vuoi, mi farò da parte.
Ti ho fatta soffrire, ti ho fatta piangere, e non è questo quello che meriti.
Probabilmente ho molto più bisogno di te di quanto tu ne abbia di me, ma non ho mai avuto il coraggio di ammetterlo.
 
Prima di concludere e lasciarti andare, ho un’ultima cosa da dirti.
Quella sera, quando ho guidato tutta la notte per arrivare da Londra a South Shields, ero convinto di poterti riprendere, che saresti tornata con me; ma quando mi hai detto di tornare a casa, che ormai non avevo più niente da fare li, ho sentito il cuore rompersi in mille pezzi. Tu poi hai chiuso la porta, e io sono rimasto in giardino, sotto la tua finestra, per almeno un’ora. Non riuscivo ad andarmene, e ora capisco il perché:
casa mia è dove sei tu.
Ti vedo in tutti i colori, in tutti i fiori, nel sole e nelle stelle.
Ti sento in ogni nota, in ogni frase di ogni canzone.
Ti sento dentro di me.
So che probabilmente, ormai, poco importa, ma sappi che basterebbe una sola parola e potrei aspettarti anche per tutta la vita.
 
La scelta spetta a te.
Ciao amore mio.>>
 
Ha deciso di lasciarmi andare. Ha aperto il suo cuore, e nonostante tutto ha scelto di lasciarmi andare.
E adesso mille pensieri mi passano per la testa.
 
Inizio a sorridere, perché finalmente mi sento importante. Al suo stesso livello. In tutti questi mesi, la nostra storia è sempre stata incentrata sulla sua figura, sulla sua carriera, su ciò che era più giusto per lui. Per questo, ho mollato tutto: non sopportavo più di sentirmi inferiore. Ho rinunciato a tutto per lui, avrei rinunciato anche al mio lavoro, alla mia vita. E lui invece non ha voluto rinunciare a nulla. Ma adesso, pur di farmi star bene, si sta mettendo da parte.  
 
Solo ora capisco che tutte quelle rinunce, non mi pesano. Tutto quello che ho fatto, l’ho fatto per amore. E non posso rischiare di perderlo per uno stupido capriccio.
 
Allora decido di saltare in macchina, senza dare spiegazioni a nessuno, e arrivo fin sotto casa sua.
Arrivata alla porta, non ho neanche un ripensamento. Busso immediatamente e nell’istante stesso in cui mi apre, inizio a parlare: -Non dovrai aspettare tutta la vita. Scusami tu, a volta sono una bambina viziata, e gli errori li abbiamo compiuti entrambi.
Sono tua, Zayn, lo sono sempre stata e sempre lo sarò.
Ricominciamo tutto dall’inizio, ti prego.
Casa mia è dove sei tu!
Ti amo.-