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Autore: Nevrotic LegoMan    05/08/2013    1 recensioni
So che questa storia si trova nella categoria "Libri", ma non posso farci niente se non c'è "Il Signore Degli Anelli" tra i film selezionabili in questo sito. Dichiaro apertamente che (purtroppo) non ho mai letto "Il Signore Degli Anelli", ma ho solo visto con grande passione la trilogia diretta da Jackson. In questa storia racconterò come, secondo me, sia veramente ritornato Gandalf dopo la lotta contro il Barlog di Morgoth. Se non credete fino in fondo in quello che raccontò Gandalf il Bianco in "Le Due Torri" quando si ripresenta al trio Elfo/Uomo/Nano al mutare della marea... beh... questa è la storia che fa per voi! Come già detto in questa storia ci saranno solo riferimenti ai film e non al libro, quindi può essere che abbia scritto qualche assurdità che vada contro a ciò che Tolkien ha scritto, ma che si leghi perfettamente col film. Questo racconto lo definirei come una Semi-Parodia Colta perché non voglio entrare troppo nell'ironico mentre vorrei scrivere qualcosa di credibile. Buona lettura.
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Salve lettori e lettrici di tutte le età. Io non ho mai scritto qualcosa in vita mia (oltre ai temi scolastici), ma spero che faccia piacere leggere questo primo capitolo (che in realtà assomiglia più ad una introduzione). Buona Lettura.


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Era umido e buio. Nella Foresta non si poteva distinguere il giorno dalla notte a causa della fitta rete di alberi che non permetteva il passaggio dei raggi solari. Aragorn era un Ramingo e sopportava con facilità il particolare clima di Fangorn. Legolas era un Elfo dei Boschi quindi si sentiva come fosse a casa sua. Persino Gimli era abituato a temperature umide grazie a tutto quel tempo trascorso in miniera, ma lui, più di tutti gli altri, tremava. Quel posto lo inquietava. Tanto.
«L'aria è così umida qui» disse con un filo di voce così sottile che nessuno lo sentì e nessuno gli rispose.
Aragorn era concentrato a cercare tracce sul terreno quando l'orecchio di Legolas percepì un rumore. Era lontano, ma sempre più vicino.
«Aragorn. C'è qualcosa.»
I due si avvicinarono mentre Gimli li osservava da dietro con l'aria di uno che aveva già capito tutto. La sua mano era ben salda all'ascia da lancio.
«Lo Stregone Bianco si avvicina» bisbigliò Legolas ad Aragorn.
«Non lasciare che parli. Potrebbe farci un incantesimo.»
Silenzio. La mano di Aragorn e l'elsa della sua spada erano già una cosa sola. Le dita di Legolas salivano scivolando sulla freccia, già posta sull'arco, come saliva la tensione negli animi dei tre compagni.
Silenzio.
Erano tutti fermi.
Una luce bianca li colpì alle spalle. Il trio si girò. Gimli scagliò la sua ascia, invano. La freccia di Legolas rimbalzò contro la figura non visibile a causa della luce fortissima che li abbagliava. Aragorn lasciò cadere la spada. Era diventata incandescente. Una voce grave e tonante cominciò a parlare.
«State cercando due Hobbit.»
«Dove sono?» urlò Aragorn. Avrebbe preferito chiedere subito esattamente chi fosse, come sapesse degli Hobbit e come mai non li avesse né uccisi né catturati, ma gli venne più spontaneo rispondere con quella domanda.
«Sono passati di qui» continuò la figura. «Due giorni fa».
«Chi sei?» chiese Aragorn che finalmente pose priorità alle proprie domande.
La figura non rispose. Avanzò di qualche passo rendendosi visibile. Era un vecchio con una barba bianca. Si appoggiò al suo lungo bastone bianco facendo un lieve sorriso. I tre rimasero stupiti. Se avessero visto un'orata gigante con un cilindro rosa e degli occhiali verdi sarebbero rimasti meno sorpresi.
«Gandalf!?» disse sbigottito Aragorn.
«Gandalf?» disse lo stregone. Sembrava quasi più stupito di Aragorn. «Era quello il mio nome.»
“Era”. “Era”. “Era”. Nella testa dei tre compagni echeggiava in continuazione questo “Era”. Ma perché “Era”?
«Io sono Gandalf il Bianco. E vengo da voi ora, al muta..!»
«Aspetta un attimo!» lo interruppe Aragorn. «Hai detto un momento fa che non ti chiamavi più Gandalf, ma ora ti presenti a noi come “Gandalf il Bianco”! Che storia è mai questa!?»
«In realtà sono Saruman...»
L'elfo, l'uomo ed il nano assunsero l'espressione come coloro che hanno visto diciotto orate giganti con dei cilindri rosa e degli occhiali verdi. Lo stregone, che notò le loro facce, tentò di correggersi.
«... o meglio. Sono Saruman come sarebbe dovuto essere.»
Questo non aiutò molto a convincere il trio, ma Gandalf proseguì comunque nel suo discorso.
«Sauron sta usando il suo pupazzo Saruman per...!»
Venne nuovamente interrotto.
«Ma come hai fatto a sopravvivere alla caduta? Ti abbiamo visto tutti sprofondare negli abissi di Kazàd Dùm!»
«Sentite. Io sono venuto da voi ora al mutare della marea per salvare Theoden, ma mi serve il vostro aiuto. Quindi o ci sbrighiamo (E NON FATE PIÙ DOMANDE!) o restiamo qui ad aspettare che le forze di Isengard estinguano la razza degli uomini! A voi la scelta.»
«Sarà meglio per te che inizi a raccontarci come siano andate veramente le cose perché IO non mi schioderò da qui finché non avrai finito la tua storia» disse Gimli sedendosi a braccia conserte su una roccia lì vicino.
«D'accordo» lo stregone inspirò profondamente. Non penserà mica di raccontare la storia in un sol respiro? «Io e il Balrog siamo precipitati giù cadendo in un lago, poi ci siamo arrampicati fino in cima alle montagne innevate per concludere il nostro scontro dove ovviamente vinsi io facendo cadere la carcassa del mio nemico sul fianco della montagna. In quell'istante morii e vidi una serie infinita di luci colorate (come nell'ultimo viaggio di 2001: Odissea nello Spazio) per poi risvegliarmi più vivo che mai. Fine.» sì... aveva intenzione di farlo.
«No... no, no, no. Così è davvero poco credibile!»
«Ascoltami Gimli. Se ti dico che non abbiamo più tempo e che Theoden sta per morire..!»
Ennesima interruzione.
«Beh... mi sembra un po' esagerato dire che “sta per morire”» intervenne Legolas.
«Se ha aspettato il nostro aiuto fino ad oggi può aspettare ancora per altre due ore, no?» aggiunse Aragorn.
«VA BENE! Va bene! Avete vinto voi. Vi dirò la verità, tutta la verità, nient'altro che la verità. Lo giuro.»


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Bene. la vera storia avrà inizio dal prossimo capitolo. grazie per aver letto tutto... anche perché non era molto. Infatti dal prossimo capitolo scriverò di più.
Ciao a tutti e in particolare ad una ragazza che conosco e che sinceramente credo che potrebbe fare un salto qui... CIAO! :)
  
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