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Autore: klayflo    05/08/2013    0 recensioni
La protagonista di questo racconto è una ragazza, che dipinge un quadro, in cui il soggetto rappresentato, un ragazzo, prende vita all'alba. Vi è quindi una storia di tipo sentimentale tra i due, che però è da subito impossibile.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Me ne stavo in soffitta a dipingere quando mia madre entrò con una tazza fumante dicendo: "vuoi un tè caldo?" , io la guardai e controllandomi risposi :"mamma, se tu mi interrompi ogni dieci minuti non ce la farò mai a finire e mi distrai anche!" lei per niente risentita e assillante come solo le mamme sanno essere, controbatté imperterrita:" ma bella se non fai una pausa  impazzirai stando dietro quel dipinto, dai bevi questa tazza e ti prometto che non ti interromperò più" e sorrise accondiscendente; io sospirai arrendendomi e bevvi senza però scordarmi di ricordarle che tanto sarebbe venuta uguale con un altro pretesto. Diedi un altro schizzo di pittura rossa, non sapevo perché ma il rosso mi aveva sempre affascinata, tutti i miei dipinti erano pervasi di rosso, sembravo quasi una psicopatica patologica, ossessionata dal sangue ma io mi ritenevo semplicemente stravagante, diversa in modo originale.

Appena ebbi finito la cena ritornai al mio lavoro, passai l'intera serata dietro il dipinto ma senza esserne pienamente convinta di ciò che mi stava uscendo, mi lavai e andai a dormire. Stavo ancora con gli occhi aperti quando mia madre venne a darmi la buona notte; dato che proprio non ne volevo sapere di prendere sonno mi alzai e ritornai a dipingere. Quando venne l'alba avevo gli occhi che mi lacrimavano, ero stanca, quasi caddi sulla sedia e mi misi a osservare ciò che avevo creato: era un ragazzo seduto a cambe accavallate, con le braccia stese lungo lo schienale della panchina e circondato da un cielo dello stesso colore che adesso aveva quello reale. Feci un respiro profondo e mi sorpresi a pensare che in fondo con questo dipinto avrei potuto vincere la borsa di studio per l'università. Lo stavo osservando così attentamente che quando il ragazzo si mosse fui sicura che me l'ero immaginato, ma nel momento in cui disse:"ehi, non è che per caso ti avanza una sigaretta?" quasi caddi dalla sedia.
  
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