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Autore: briciolaFINE93    05/08/2013    12 recensioni
[Storia ad OC]
Nell'insolita città di Kroszveria vi è la Kroszveria Prestigious School, l'accademia più importante di tutta l'isola. La preside, la bellissima Grace dai lunghi capelli rosa e dal sorriso bonario, gestisce il migliore sistema scolastico per ragazzi e ragazze di buona famiglia e la vita studentesca prosegue con misteriosa tranquillità. Ma l'arrivo di un prete dai capelli grano e di un professore dai glaciali occhi cobalto sconvolgerà la routine degli studenti svelando segreti e verità nascoste.
[BlueMoon-RedJewel]
Genere: Commedia, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bright, Fine, Rein, Shade, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Peccato¬

Peccato... L'inizio
 

La mensa pullulava di studenti eppure la confusione non era molta quel giorno. In verità non era mai elevata la confusione in quell'accademia, almeno non da quando tra i corridoi e i saloni si aggirava la vecchia Camelot con la sua fedele Lulu.
-Non ce la faccio più- biascicò stanca Rein con il viso spiaccicato sul tavolo -Matematica è davvero stancante, per fortuna che oggi il nostro professore va in pensione e da noi insegnerà quel tipo nuovo-
Lione, che in tutto il gruppo era la più sensibile, si asciugò l'angolo dell'occhio con il fazzoletto prontamente offertole da Mirlo -A me spiace molto, era simpatico. E poi guardate come è distrutta Lione- ribattè sorridente la castana. Per tutta risposta la turchina, che nel frattempo aveva alzato il capo per ascoltare meglio, lo lasciò cadere nuovamente con un divertente tonfo.
Altezza si alzò velocemente seguita a ruota da Fine -Dai sbrighiamoci, se aspettiamo ancora un po' inizia la preghiera e noi non abbiamo ancora preso il nostro pranzo- e la rossa rincarò la dose -E finiscono anche tutti i dolci! Vi ricordo che oggi c'è la torta al cioccolato-
Un risolino uscì spontaneamente dalle labbra del gruppo -Tu pensi sempre ai dolci, eh?- la rossa balbettò imbarazzata ridendo istericamente -Sorellina cara- la interruppe la gemella con aria da funerale -Puoi prendermelo tu il mio vassoio? Io sono troppo stanca- la vide esitare e allora aggiunse arrendevole -Se lo fai puoi mangiare anche il mio dolce-
La rossa si trovava già al bancone quando terminò la frase con un sorrisino. Il bello di quella accademia in confronto alle altre scuole era, tralasciando il fatto che fosse molto attrezzata e piena di personale qualificato, la mensa. Certo, non servivano il pranzo al tavolo come in un qualsiasi altro collegio, ma in compenso il cibo era sempre delizioso e soprattutto non confezionato. Un'intera cucina e un gruppo di ben sedici cuoche era adibito alla soddisfazione culinaria degli studenti della scuola.
In fretta, le ragazze tornarono a sedersi vicino a lei e, finita la preghiera in cui avevano potuto apprezzare la melodiosa e giovane voce del curato, iniziarono a gustare il loro pasto parlando ogni tanto di lezioni, famiglia e passatempi vari.
-Ho sentito- annunciò estasiata Fine con ancora la forchetta in bocca -Che a breve ci sarà l'uscita in città- le ragazze la guardarono stupite e felici -Davvero? Fantastico!- Mirlo interruppe le loro esclamazioni di gioia -Mi spiace contraddirti Fine, ma l'uscita è quella con i professori- il fervore si spense immediatamente.
-E quando ci sarà l'uscita libera?- chiese Sophie imbronciata -Dicono che sarà tra un mese o poco più- Rein sbuffò sonoramente incrociando le braccia mentre la gemella le rubava un pezzo di bistecca -Accidenti, un mese è proprio tanto!- E mentre la rossa mangiava allegramente, le altre assentirono tristi in volto.
-Ragazzi!- la voce di Camelot squarciò l'aria riportando il più totale silenzio -La pausa pranzo è terminata, adesso dovete recarvi tutti nell'aula magna per la lezione di musica- Alcuni sospiri e molti sbuffi si levarono in aria facendo infiammare l'anziana signora -Sbrigarsi!-
Fine ingoiò il dolce velocemente per seguire le amiche che, a testa bassa cospirando tra loro, si stavano dirigendo insieme al fiume di studenti.
Le lezioni di musica, si ritrovò a pensare Altezza alzando il capo per ammirare i primi posti a sedere delinearsi oltre la porta, erano le più costruttive. Normalmente i ragazzi erano divisi in classi di età e conoscenza proprio come in un normalissimo liceo o scuola superiore, ma per le lezioni musicali e altri piccoli eventi, tutti gli studenti presenti erano radunati nella stessa aula grande quattro volte la palestra, in cui migliaia di sedie erano posizionate in più file e dove al centro risiedeva un palco in cui si tenevano piccole esibizioni o da cui normalmente spiegava l'insegnante.
-Ehi Altezza, c'è un piccolo problema- l'avvertì Lione prendendole timidamente un lembo della manica -Quale?- domandò acidamente per il contatto non gradito -Hanno cambiato i bigliettini dei posti e ho notato che io e te non siamo vicino alle altre ragazze, anzi siamo un po' tutte sparpagliate- E a quel punto la bionda sospirò dovendo ricredersi, forse l'organizzazione non era proprio efficientissima dato che su ogni sedia si trovava un biglietto con scritto a chi apparteneva il posto e ogni tanto le bidelle si divertivano a cambiare gli ordini delle sedie. Roteando gli occhi platealmente iniziò a osservare ogni sedile cercando il proprio nome e cognome che trovò sfortunatamente solo dopo quattro minuti nella quinta fila.  Si sedette sospirando per scacciare via la rabbia e si guardò intorno, poche file più in là scorgeva un ciuffo arancione e sorrise pensando a quanto si trovasse a disagio Lione in mezzo a persone sconosciute. Non sorrideva per cattiveria, Altezza voleva molto bene a tutte le sue amiche che riuscivano ad apprezzarla nonostante il suo famoso brutto carattere scorbutico, semplicemente provava un misto di compassione e pena per l'amica timida.
Come se potesse leggerle nella mente, l'amica si girò verso di lei e abbozzò un gesto della mano simile ad un "ciao" a cui lei rispose frettolosa tentando di non mostrarle la sua preoccupazione. Solo quando questa si voltò verso il palco si accorse di aver occupato il bracciolo della ragazza accanto a lei e si affrettò a spostarsi un poco sotto lo sguardo della studentessa in questione.
-Oh scusami tanto- mormorò stringendo le braccia sulle ginocchia, non osando sostenere lo sguardo della vicina -Non importa- ribatte questa con un tono lievemente scocciato. Alzò il capo improvvisamente riconoscendo la voce della giovane e le lanciò un'occhiata diffidente trattenendo il respiro. Seduta accanto a lei vi era la famosa studentessa conosciuta come Reb per l'animo ribelle causa di tantissime punizioni e richiami. La osservò attentamente, i lunghi capelli lisci castano scuro dai riflessi color del grano le cadevano sui fianchi venendo a contatto con il sedile e gli occhi verde prato erano illuminati dalla lampada al neon adiacente al muro che metteva in risalto le sfumature grigie delle iridi.
-C'è qualche problema?- si accorse di averla fissata intensamente per troppo tempo e muovendo freneticamente le mani tornò a guardare forzatamente davanti a sé. La fama della sua vicina non era certo delle migliori e starle accanto la faceva sentire più ansiosa del solito, magari se il professore si fosse deciso di iniziare la lezione la sua mente si sarebbe concentrata solo sulla musica e non su di lei. Il Signore doveva volerle molto bene, riflettè sospirando, dato che immediatamente nella stanza si diffuse il suono di un violino segno che l'insegnante si stava avvicinando. L'uomo in questione era un eccentrico quarantenne amante della musica classica e delle belle donne, non per niente era italiano.
-Salve signori- li salutò cordialmente raggiungendo il centro del palco -Come avrete sicuramente notato i posti sono cambiati a causa dello spiacevole incidente avvenuto la scorsa lezione in cui, in caso ve lo foste dimenticato, scoppiò una violenta rissa tra due vicini di posto attaccabrighe- qualche risata risuonò nell'immenso salone facendo sospirare l'insegnante -Comunque sia in questa lezione faremo qualcosa di diverso- ghignò vedendo gli occhi degli studenti riempirsi di speranza -Verifica-
Proteste e mormorii si alzarono tra i ragazzi che lanciavano insulti ed esclamazioni poco educate e l'uomo si ritrovò a dover sbattere un bastone a terra per riportare in sala il silenzio -Non sarà una verifica scritta, semplicemente dovrete a turno mostrarmi cosa avete fatto per la mia materia in questo ultimo mese- Un coro di sospiri fece spuntare un leggero sorriso sulle sue labbra -Bene!- esclamò sereno -Iniziamo con… Karen Furukawa-
La ragazza in questione si alzò titubante e la vicina notò come velocemente aveva perso il sorriso che fino a un momento prima le illuminava il viso dai tratti dolci e beffardi, quasi infantili. I suoi occhi a mandorla colorati da una particolare sfumatura di grigio saettavano da una parte all'altra mentre saliva anche l'ultimo gradino. Il professore le passò dolcemente una mano sulla spalla, sfiorandole i ricci capelli castano scuro e invitandola ad avvicinarsi al centro.
-Dimmi Karen, cosa hai preparato?- chiese intimandole di alzare la voce per farsi sentire da tutti -Un pezzo al pianoforte, professore- rispose tentando di non sembrare agitata per essere stata chiamata per prima -Bene, facci sentire il tuo lavoro-
La ragazza si sedette compostamente davanti allo strumento musicale, e dopo aver sistemato lo spartito, posò le mani sui tasti bianchi e neri incominciando a produrre una malinconica melodia -Chopin- proruppe l'insegnante rivolto verso gli altri studenti -E' anche molto brava- Karen sentendo il complimento sorrise e continuò a suonare con una ritrovata allegria nelle dita affusolate e svelte. Finito il brano si alzò e sorrise ricevendo un caloroso applauso da parte dei compagni e del professore, una sola voce fece vacillare la sua sicurezza -Che noiosa, cambia genere ogni tanto-
Il silenzio piombò nel salone mentre lei abbassava il capo dispiaciuta, per lei l'opinione delle altre persone era sempre stata tanto importante da condizionarla -Ah- mormorò semplicemente rimanendo immobile -E tu fai meno il cretino e prova a suonare come lei, scommetto che fai schifo al pianoforte- Karen posò di scatto lo sguardo sulla ragazza in piedi nella fila più alta. La riconobbe come la creatrice del club di giardinaggio, Elizabeta Momura una studentessa alta con lunghi capelli mossi castano chiaro e occhi verde chiaro e vivaci, riconoscibile per il fiore arancione poggiato sul lato destro del viso.. Sbarrò gli occhi sorpresa quando questa le fece l'occhiolino e le mostrò incoraggiante il pollice. Sorrise scendendo dal palco e tornando a sedersi senza dimenticarsi prima di mimare con le labbra un piccolo "grazie" alla castana.
-Proseguiamo- esclamò il professore facendo finta di niente -Il prossimo a salire sul palco è… oh accidenti, l'ora di musica sta per terminare! Vediamo come possiamo fare, dunque alzi la mano chi è al penultimo o ultimo anno e suonerebbe il pianoforte-
Due mani spuntarono in mezzo a tutti gli studenti, erano due ragazze sedute una accanto all'altra, la più grande con lunghi e mossi capelli rosa e la seconda con lunghi capelli rossi e brillanti occhi celeste, tutte e due magre e dalla pelle chiara, quasi diafana.
-Nomi prego?- chiese l'uomo, gli alunni erano più di mille e ricordarli tutti era praticamente impossibile -Hope Von Kessho- disse a gran voce una -Yuki Fuyumi- seguì l'altra con lo stesso tono tagliente. Al cenno dell'insegnante si avvicinarono mentre lui faceva un'altra domanda -Ci sono due cantanti disposte a salire sul palco?-
Altre due ragazze si alzarono. Se osservate con attenzione si poteva notare che erano praticamente l'una l'opposto dell'altra fisicamente, mentre una aveva la pelle nivea arrossata solo dalle guance rosee spruzzate di lentiggini e dalle labbra cremisi, l'altra era molto abbronzata con labbra piene e bronzee, e così per gli occhi: azzurro ghiaccio ma molto dolci e color argento freddi e duri. -Meredith Bennett- lo anticipò la ragazza dai capelli blu provvisti di shatush dal color bianco -Icaros Micheyla Grabrielle Silver- fece la mora con un dolce sorriso in volto.
-Perfetto ragazze, venite qua anche voi ho in mente una cosa da farvi fare in quattro- esclamò l'uomo per proseguire una volta averle avute tutte accanto -Conoscete l'adattamento di Alexandra Burke della canzone Hallelujah?- Loro annuirono, era una canzone molto calma e melodiosa -Bene, Hope e Yuki suoneranno la base mentre Meredith e Icaros canteranno- decretò porgendo alle due pianiste uno spartito. Le quattro si lanciarono delle occhiate, chi preoccupata chi scocciata, di certo non sarebbe stato facile considerato che per le musiciste sarebbe stato il primo duetto. Si posizionarono ai loro posti non volendo tirarsi indietro, l'agitazione era elevata in cuor loro ma non volevano certamente fare una brutta figura, così dopo un lungo sospiro Hope premette il primo tasto dello strumento musicale. La melodia incominciò lentamente, con molta dolcezza e presto anche le prime parole furono intonate con molta passione. L'esibizione proseguiva serena, gli spettatori ascoltavano rapiti dalla voce delle due ragazze e dalla bravura delle pianiste che a colpi di dita riempivano il salone di dolci note. Finita la canzone con un mormorato "Hallelujah" in minuendo gli studenti esplosero in un fragoroso applauso seguito dal suonare della vecchia campanella che annunciava la fine della lezione. Le quattro ragazze non più al centro dell'attenzione si scambiarono uno sguardo. Non c'era un sorriso su tutti i loro visi, ma nel loro sguardo, lo sguardo di una persona fiera di aver appena dimostrato il proprio valore. Poi l'incanto finì anche tra loro e ognuna tornò la stessa studentessa di sempre pronta ad una nuova ora di lezione, sicuramente più vivace e all'insegna dello sport.

-Per evitare ulteriori proteste divideremo la palestra e il cortile in più parti- proclamò con grinta la professoressa, una donna dai capelli corti biondi e occhi verdi sempre piena di energia ma anche molto severa -Quindi non voglio vedere persone intente a sonnecchiare durante quest'ora!- tuonò infine facendo scattare sull'attenti tutti i presenti, compresa la donna delle pulizie Lulu.
Bright entrò dalla grande porta con le mani dietro la schiena, era il solo il suo primo giorno in quell'accademia ma aveva già pensato a qualche attività da fare con i suoi studenti degli ultimi due anni. I più piccoli li avrebbe lasciati da parte, voleva parlare di cose che solo i quasi maggiorenni avrebbero compreso. Osservò le divise sportive degli alunni. I ragazzi portavano lunghi pantaloni blu e magliette bianche mentre le ragazze indossavano dei cortissimi pantaloncini aderenti neri e delle canottiere a righe colorate. Il fatto che le gambe delle fanciulle fossero esposte in quel modo esplicito lo fece rabbrividire, si aspettava più attenzione su certe cose da parte della preside, a quell'età lasciare così poca immaginazione ai ragazzi non era una buona cosa.
-Mi scusi- disse con uno stentato sorriso in volto rivolto alla professoressa -Dica- ribatté questa in modo secco -Ecco, piacere io sono il nuovo parroco della scuola. Vede, mi chiedevo se aveste mai pensato a cambiare divisa sportiva per le studentesse in quanto io le ritengo poco casti come abbigliamenti-
Lei sospirò a fondo -Non avevamo mai pensato ad una cosa del genere perché nei regolamenti della nostra accademia c'è già scritto nero su bianco che è severamente vietato scop- il curato la interruppe imbarazzato -La prego, sono pur sempre un prete- lei annuì roteando gli occhi -Che è severamente vietato avere rapporti intimi e infatti ciò non è mai accaduto qui- lui la fissò intensamente -E lei ne è proprio sicura?- fece con tono indagatore per poi allontanarsi lasciandola esterrefatta.
Sui regolamenti poteva esserci scritta qualunque cosa, ma lui ne era certo, una riga d'inchiostro non avrebbe frenato gli istinti degli studenti. Sospirò continuando a camminare per la palestra, le mani intrecciate e lo sguardo intento ad osservare gli atteggiamenti delle persone per poterne capire di più. Sorrise notando in un angolo un grande tappeto blu su cui vi era seduta a gambe incrociate una ragazza dal corpo completamente fasciato dalla divisa inconfondibile di chi pratica le arti marziali. Aveva lo sguardo furbo e attendeva che qualche ragazzo si alzasse per confrontarsi con lei. Bright si fermò a guardare, i maschi sembravano nettamente più forti di lei eppure nessuno osava avvicinarsi a lei per sfidarla. La gamba di uno dei ragazzi catturò la sua attenzione, a giudicare dai suoi movimenti aveva intenzione di avanzare lentamente verso di lei ma con suo grande stupore, non fece in tempo a muovere un braccio che lei lo buttò a terra con un solo colpo.
-Che ragazza interessante, deve essere davvero forte- mormorò assorto ancora stupito -Infatti lei è la vincitrice del premio per il migliore praticante di arti marziali. Fa karate, judo, jujitsu, shoringi kenpo e una volta ha addirittura provato a fare sumo ma non è andata molto bene- confermò una ragazza vicina a lui. -Ah sì? E tu la conosci bene?-
-Diciamo di sì, siamo sorelle gemelle- rispose divertita. Il parroco le guardò per bene cercando di  scovare eventuali somiglianze. Eppure per quanto si sforzasse niente sembrava coincidere, una aveva lisci capelli castani e iridi turchese scuro, l'altra mossi capelli molto più scuri e grandi occhi marroni. -Non vi assomigliate molto- affermò cordialmente -Ce lo dicono tutti- ridacchiò lievemente lei socchiudendo gli occhi.
-Alice!- la castana scattò spaventata dall'urlo della sorella -Vieni qua, vediamo se hai imparato qualche mossa!- sospirò affranta e con un cenno del capo salutò il curato correndo verso il tappeto -Eccomi eccomi-

-Non posso farmi scappare un'occasione del genere- pensò fra sé una studentessa sedendosi su una delle tante panche del piccolo stadio adiacente alla palestra -Il riflesso dei raggi solari crea un effetto meraviglioso su quell'albero laggiù… magari potrei prendere l'ispirazione per il prossimo quadro- continuò tirando fuori un taccuino e una matita -Amo il Sole-
-Io preferisco la notte- dichiarò spaventandola un'altra voce femminile. Si girò di scatto e notò una ragazza minuta seduta accanto a lei molto carina. Aveva lunghi e lisci capelli color argento, il viso caratterizzato da un nasino alla francese e da labbra brillanti incorniciato da una frangia disordinata. Due occhi di un blu chiaro simile al cielo di quella splendida giornata la facevano sembrare in qualche modo un gattino. -Adoro le stelle-
-Ehm… ciao sconosciuta- ribattè con una leggera nota di sarcasmo nella voce -Io sono Margaret Tanatos, comunque lo sanno tutti che il Sole è migliore- l'altra sorrise dolcemente e arrossì -Ti sbagli, il Sole è una stella quindi non ha niente di affascinante in più delle altre. E' vero, i raggi solari sono utili ma niente è bello come vedere una stella cadente, chiudere gli occhi ed esprimere un desiderio con tutto il cuore- si accorse di avere le guance arrossate e allora tossicchiò riacquistando un certo contegno -E comunque io mi chiamo Harumi Myu Karisawa-
-Sei- iniziò la ragazza dai riccioli rossi -Una persona interessante, vuoi una caramella?- l'altra assentì e aprì una mano accogliendo la piccola pietanza nera -Ma è alla menta?- domandò indagatrice -Sì, ma secondo me non è molto forte- La mise in bocca e allora anche lei la imitò. Masticò con sollievo notando che effettivamente il sapore non era sconvolgente, sorrise e due secondi dopo tossì rischiando di soffocarsi. Il sapore era talmente intenso che già sentiva le lacrime agli occhi -Qualche problema?- le chiese divertita la rossa -Certo, cosa ti fa pensare il contrario?- rispose stringendo i denti facendola ridacchiare -Comunque ti conviene iniziare a disegnare, tra poco la corsia davanti a te sarà piena di studenti pronti a correre-
Due figure in piedi davanti a loro fecero loro ombra e le costrinsero ad alzare lo sguardo su di loro -Esatto, ci spiace ma adesso dovremmo fare una corsetta proprio qui, vi da fastidio?- domandò cordiale una ragazza. Entrambe si ritrovarono a pensare a quanto fosse affascinante con quei magnetici occhi viola, quei lunghi capelli di un delizioso biondo chiaro legati elegantemente in uno chignon a cui sfuggivano solo due ciuffi ondulati e una frangetta ordinata riposta a destra. Osservarono anche l'altra ragazza solo quando questa aprì bocca per mormorare uno scocciato -Lo stadio mica è loro- Aveva capelli , marroni leggermente ondulati raccolti in una coda alta che metteva in risalto gli occhi verdi molto luminosi.
Viste separatamente era difficile ricordarle, per una femmina perché un ragazzo sicuramente le avrebbe immediatamente riconosciute data la loro fama, ma insieme era facile riconoscerle come  le ragazze dell'ultimo anno più belle.
-Fate pure- sbuffò Margaret riponendo nella borsa taccuino e matita -Ormai mi è passata l'ispirazione- la bionda le prese velocemente la mano -Ma quello è un segno di pennarello?- e il suo tono parve sconcertato, quando poi la rossa annuì le fece ripetutamente segno di no con il dito per poi esclamare -Lo sai che può nuocere alla pelle? Ti conviene levarlo, la pelle deve essere tutto per una ragazza, capito cara?-
Margaret e Harumi guardarono sconcertato le due correre via ridacchiando -Ma che antipatica!-

-Dimmi Anya- le chiese la mora tra un respiro e l'altro -Cos'è quella cosa verde che hai sul pantaloncino?- la bionda prese la cosa in questione con una mano e se la passò sotto gli occhi non smettendo di correre. Ridacchiò -E' solo una foglia, ma piuttosto, perché mi stavi guardando il sedere?- l'altra le mise un braccio intorno alle spalle -Per caso mi è vietato, mangiauomini?- sillabò il suo soprannome con tono malizioso -Ma certo che no, Maria, per te tutto è concesso- rispose sorridendole a sua volta in modo languido.
-Ehi ragazze- le due si voltarono arrestando il passo -Sì?- chiesero all'unisono con sguardo stupito notando l'insegnante davanti a loro -Venite, c'è stato un cambio di orari!-

Anastasia entrò nella grande aula, portò una ciocca dei lunghi capelli neri dalle punte color blu oceano dietro l'orecchio e si sedette in disparte, tentando di non passare nell'occhio. Sussultò sentendo che la sedia vicino a lei veniva trascinata indietro e osservò schiva la ragazza sedutasi al suo fianco. Aveva capelli rossi raccolti in due simpatiche codine e occhi color ciliegia -Scusa, è libero questo posto?- lei annuì per poi riportare l'attenzione verso la lavagna verde, priva stranamente di alcuna scritta -Quando ho saputo che c'era stato un cambio di programma e l'ora di ginnastica era stata annullata ho pensato che erano diventati tutti matti, la partita di calcio era appena iniziata!- continuò imperterrita l'appena arrivata -Secondo te cos'è che ci faranno fare qui? Io ho sentito che sarà una specie di primo incontro con il prete nuovo-
Anastasia le rivolse un'occhiata eloquente, una poco velata minaccia che le intimava di prendere fiato tra una domanda e l'altra -Che sbadata che sono! Io sono Fine Sol, tu come ti chiami?- le strinse la mano e sforzò un sorriso di circostanza -Anastasia Shock- l'altra spalancò la bocca  stupita -Shock come rosa shock o come "cavolo quella cosa era scioccante"?-
Fortunatamente l'arrivo del professore la costrinse a risistemarsi in modo composto e silenzioso -Bèh Anastasia, adesso avremo qualche risposta alle nostre domande- Strano, pensò la mora, a lei era sembrato che l'unica a porsi continuamente domande fosse la rossa e non lei.
-Piacere ragazzi, io sono il vostro nuovo parroco e lavorerò con voi anche su altre cose oltre sulla preghiera, oggi inizieremo con un gioco per conoscerci meglio e capire un po' i vostri gusti-





Note dell'autrice:

Hola!
Questa volta non vi ho fatto aspettare tanto e se ho rimandato di due giorni la pubblicazione del capitolo è stato perché non avevo ancora tutti gli OC a disposizione. Ma come vedete, sono riuscita a inserirvi tutte!
I'm so proud of me u.u
LoL! Però è stata abbastanza dura farvi rientrare tutte e 13 (14 insieme a me xD) infatti mentre in questo capitolo ho legato più o meno tutti i personaggi con un sottile filo di concatenazione nei prossimi capitoli ognuna verrà presentata in modo separato o insieme a pochi altri personaggi in modo da dare uno spazio a tutte e da, comunque, proseguire con la trama della storia.
Il gruppo di Fine e Rein apparirà molto di più nei prossimi capitoli e…. cos'avrà in mente il nuovo curato?
Spero di non avervi deluse e di aver presentato al meglio i vostri OC, se avete trovato qualche errore sul carattere del vostro personaggio ditemelo e fatemi sapere anche cosa pensate del capitolo in generale^^
A proposito, non modificate più i vostri OC, le modifiche non verranno accettate da questo capitolo in poi almeno che non ve lo chieda io :)

Vi lascio con un'ultima richiesta per il successivo capitolo, completate le frasi:

Se fossi fuoco…
L'amore è…
Se fossi un animale o un fiore sarei…
Cosa mi piace dell'altro sesso? Mi piace/piacciono…

E infine scrivete le parti del corpo che evidenziereste nel corpo di un maschio per dire che vi piacciono, have fun!!

Erika~

 

   
 
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