E' passato del tempo da quando sono svenuto; non so quanto tempo sia passato ma lentamente apro gli occhi. Mi sento debole, la mia vista ci mette un po' di secondi per mettere a fuoco le immagini.

Osservo l'ambiente intorno a me... mi trovo nell'infermeria della Shibusen, ma come ci sono finito qui? Non avevo perso i sensi nella grotta?
Non ho la più pallida idea di ciò, inizio a girare la vite per riflettere. Passano pochi secondi, la porta si è apre e Spirit entra nella stanza.


-Stein, ti sei svegliato finalmente!- ride, è contento che io mi sia ripreso
-Mi hai portato tu qui?-
- Si, io e Marie. E' in pensiero per te, vado a chiamarla- fa cenno di andarsene
-Fermo!-
-Che c'è? Non ti senti bene?-
Chiede se non mi sento bene!? Sono pieno di lesioni, alcune profonde, e lui mi chiede se sto bene... ahahah, il suo senso dell'umorismo è pessimo. Le ferite mi fanno sentire debole, e inoltre il dolore è forte; ma non è ciò che mi importa.
Marie non deve entrare, non prima che io abbia riflettuto abbastanza sui miei sentimenti, e come svelarle ciò.
Continuo a girare la vite.


-Spirit è normale che le ferite mi diano dolore, ma ciò che mi importa ora è che tu non faccia entrare Marie, ti scongiuro!-
-Perchè? -
-Ecco... non ho un vero e proprio motivo, ma tu non farla entrare!- non deve farla arrivare qui, io vorrei dirle ciò che provo da subito; però non so come spiegarmi, mi sento un idiota.
-Stein, se c'è qualcosa che non va dillo e basta. Oppure diffidi di me?- Spirit è serio e preoccupato, forse mi conviene parlargli del mio quesito momentaneo
-Beh ecco....- giro la vite – so che se la vedessi impazzirei, impazzirei perchè voglio dirle ciò che provo per lei ma non so come. Non so come spiegarmi e... mi sento un idiota, uno scemo-

-Maddai, è normale sentirsi così quando si è innamorati!- mi fa un sorrisetto e scordandosi delle mie ferite, mi da una pacca sulle spalle. Il sangue invade la fasciatura e il dolore percorre il mio corpo, ma non vedo motivo di urlare, non è poi così forte.
-Vuoi tentare di uccidermi? - lo rimprovero con un tono freddo ma allo stesso tempo rido; che divertimento prenderlo in giro!
-Ah è vero, sei ferito. Scusami.-
-Tranquillo... piuttosto hai consigli?-

-Beh uno solo: esprimi ciò che senti essendo te stesso, con mia moglie funzionò-
-Grazie mille, Senpai-
-Figurati - è felice di avermi aiutato... peccato. Non sa che ora mi divertirò un po' con lui e i suoi sentimenti.
-Comunque- ho un tono inespressivo -è la tua ex-moglie, ti ricordo. Non fare il furbetto-
-E' veroooooo- inizia a lamentarsi e piagnucolare come al solito. Se l'ha persa è stata colpa sua, avrebbe dovuto riflettere.
Il tempo passa e finalmente Spirit è tornato in sé.


-Io esco allora Stein, così Marie potrà entrare a farti compagnia-
-Non resti qui?-
-Eh no! Una dichiarazione è pur sempre una dichiarazione!-
-Ma io sono un caso a parte, eddai!-
-Non se ne parla- fa il testardo, alla fine non fermerò la sua ostinazione
-E va bene...-
-Su, ce la farai. Inoltre nulla ti obbliga a dichiararti subito, inoltre prima ti chiederà come ti senti e si scuserà- mi rassicura -e poi avrai dieci minuti per pensare prima che lei arrivi.-

Alla fine esce dalla stanza chiudendo lentamente la porta, chissà magari vuole darmi più tempo possibile, che gentile.
Dieci minuti... solamente dieci miseri minuti. Non è molto tempo, anzi è poco.
Ci ho messo un'infinità di tempo per mettere assieme il puzzle ed ora dovrei usarne poco per capire come esprimermi.


Non so che fare, un vortice di pensieri ed emozioni mi frulla nella testa, un vero miscuglio, quasi mi viene mal di testa. Il tempo passa, va bene ho deciso: andrò diretto.
Le dirò ciò che provo e quanto ho faticato per capirlo, di quanto sia stato difficile per un pazzo come me capire che stava accadendo, ma soprattutto di quanto lei sia importante per me.
Sono pronto, su Marie sbrigati ad arrivare perfavore.