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Autore: vavix    05/08/2013    1 recensioni
mi trovavo distesa su un letto, non era il mio letto:troppo grande, e poi trasudava un odore che mai prima avevo sentito.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Adam Lambert
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti :) spero che questa storia vi piaccia! è la prima che scrivo... ciao ciao :)

Mi svegliai di soprassalto, ero immersa nel buio, l’unica cosa che riuscivo a percepire erano delle voci in lontananza; con un po’ di esitazione cercai l’interruttore della luce, ma lo sforzo fu invano, continuai a toccare oggetti dalle forme più bizzarre senza mai trovare quel cavolo di interruttore.

La cosa di cui ero certa era che mi trovavo distesa su un letto, non era il mio letto:troppo grande, e poi trasudava un odore che mai prima avevo sentito. Cercai di calmarmi,anche se la cosa risultò molto difficile,mi concentrai su quelle voci, non sapevo chi fossero, ma sicuramente erano due uomini e una donna:

Grazie dottore, e ci scusi se l’abbiamo fatta correre fino a qua con questo brutto tempo.”

Non si preoccupi è il mio dovere, mi saluti tanto Eveline.”

Certo, salve arrivederci.”

Arrivederci.”

Dottore? Eveline? Ma che cacchio stava succedendo? Dov’ero???

All’improvviso la luce si accese ed io mi ritrovai davanti ad una signora, l’avevo già vista da qualche parte, ma non so perché in quel momento non mi venne in mente chi fosse.

La guardai spaventata e prima che io potessi pregarla di non uccidermi lei mi disse: Eveline, sei sveglia! Come stai? Mamma mia ci hai fatto proprio spaventare! Meno male che nei paraggi c’era il dottor Stewart, è un angelo quel l’uomo, nonostante la neve, si è precipitato qui, ti ha visitato e ha detto che probabilmente hai avuto un calo di zuccheri.”

La guardai intensamente negli occhi! Mi stava prendendo in giro??

Ehmm…. Dove mi trovo?”

Lei mi guardò con aria perplessa: “Cara, sei in camera di Adam, sei svenuta non ti ricordi?.....Hey non ti agitare, Eveline sei bianchissima! Stai di nuovo male??”

No, io sto benissimo”, la guardai arrabbiata, “ in realtà mi chiamo Elisa e non capisco chi sia questa Eveline.”

La donna mi guardò spaventata “ADAAAM! Vieni subito qui!!!”

Sentii dei passi farsi sempre più forti e vicini, finché non entrò nella stanza un ragazzo.

No merda, non poteva essere lui, ma che cazz…

Cosa c’è mamma??

Eve! mi preoccupa!”

Quel ragazzo mi guardò, per un paio di secondi non riuscii a respirare, finché le forze mi abbandonarono e mi addormentai.

Fui svegliata da un rumore assordante, non ero più al buio ma bensì alla luce, strano ma vero, ora mi trovavo all’ospedale, vicino a me c’era una signora che dormiva, aveva le flebo nel braccio, e respirava a fatica, mi fece un gran pena, tanto che dovetti distogliere lo sguardo; cercai il pulsante per chiamare aiuto, ed ecco che arrivò un infermiera: “Tutto bene Eveline???” .

Eh ma che palle, perché continuavano a chiamarmi così, cavolo! “ Si, più meno, dov’è mia mamma??”

Vorresti dire tua zia! E’ nella sala d’aspetto,ha detto che sei svenuta due volte! Ma da come abbiamo potuto constatare hai solo avuto un calo di zuccheri, ti vogliamo tenere qui ancora un po’ per accertarci che tu stia davvero bene.

Ah ok! Posso chiamare mia mamma???

Aspetta vado a chiamare tua zia.”

L’infermiera uscì dalla stanza e inizia di nuovo a farmi prendere dalla sconforto. Non volevo rivedere quella donna che si spacciava per mia zia e poi….. oh cavolo solo ora mi ricordavo! Prima di addormentarmi ,cioè svenire, avevo visto un ragazzo, cavolo assomigliava così tanto a Lui, ma com’era possibile?

Fui riportata alla realtà quando vidi la mia finta zia; si porca vacca finalmente avevo capito chi era, con i capelli sciolti assomigliava proprio a lei: Leila, la madre di Adam L…… “Piccola come stai?? Decisamente meglio grazie,” le feci un gran sorriso così da farle credere il più possibile che stessi davvero bene.

Meno male tesoro sono felicissima, sa, prima mi hai proprio spaventata, mi hai detto che ti chiamavi Elisa… che cosa assurda non credi??”.

Già, non so perché l’ho detto! Posso chiamare mia mamma??”

Tranquilla l’ho già chiamata io, le ho detto che stai bene e che non c’è bisogno che venga fino a qui.”

ah capisco….. ma quindi non posso richiamarla??”

Meglio di no! Hai fame??”

zia io mi sento benissimo, non posso andarmene? Non mi piace stare qui.!”

Certo cara, provo a chiederlo al dottore. Intanto vado a chiamare Adam”

Annuì sorridendo anche se dentro di me stava salendo l’agitazione, volevo davvero vederlo?? No, credo di no, volevo solo riabbracciare mia mamma.

Eve, come stai??”

Eccolo li, davanti alla porta,prima che riuscissi a capire qualcosa lui si avvicinò e mi baciò sulla guancia. Anche se non potevo vedermi sapevo di essere arrossita, avevo le guance in fiamme. Sperai che non se ne accorgesse.

Si, tutto bene, voglio solo poter uscire da qui….”

Capisco, bè Leila è andata a parlarne con i dottori, sicuramente ti faranno uscire” . Cavolo era bellissimo, avevo sempre pensato che avesse dei bei denti, ma dal vivo lo erano ancora di più, il suo sorriso era una cosa straordinaria.

Ma tu sei Adam Lambert? il cantante famoso??”Non so come, ma le parole mi uscirono da sole, dovevo capirne di più su questa storia!

Ahahahahhah. Sei proprio la Eveline che ricordo! Ok mi fa piacere che tu voglia scherzare un po’!” lo guardai timidamente e poi scoppiai a ridere, “si, lo so, sono proprio una burlona ma sai io adoro Adam Lambert e tu ci assomigli davvero un sacco!”

no, io sono molto più bello, ahahahahcontinuò a ridere, la cosa non mi fece molto piacere…. Era davvero lui si o no??

ragazzi basta di ridere, state disturbando tutti i pazienti. Ok Eveline hanno detto che puoi tornare a casa, ma hanno anche detto di tenerti d’occhio.”

non c’è problema, mi prenderò io cura di lei.” Quel ragazzo mi fece l’occhiolino e io non potei fare altro che sorridere a guardarlo dritto negli occhi.

Fuori dall’ospedale, faceva molto freddo, aveva da poco nevicato, avrei giurato che quella non era l’Indiana,dove abitava il vero Adam Lambert, ma bensì un posto situato in montagna.

OK, adesso ritorniamo allo chalèt!”.

Bene, non sapevo cosa intendesse, finché Adam disse:

Senti Ma vai pure da papà io ritorno allo chalet con Eveline, tanto dopo viene anche Liam così stiamo tutti insieme.”

Va bene, fate attenzione, che con sta neve le strade sono un po’ bruttine.”

Il ritorno allo chalet fu veloce e indolore, non parlammo molto, anche perché mi faceva strano parlare con uno sconosciuto.

Casa dolce casa!”

Entrammo nello chalet, era molto accogliente, la sala era grande, sul tappeto vicino al divano c’erano dei giochi da tavolo e Adam si sedette vicino “Dopo lo svenimento, non credo tu abbia voglia di giocare ancora, vero?”

hmm… in realtà no”

ah bé tanto stavo vincendo io !!!” mi guardò e iniziò a ridere.

Senti che ne dici se ascoltiamo un po’ di musica?”

Ti prego non dirmi che vuoi sentirmi di nuovo cantare! Le mie corde vocali non ce la fanno più.”

No no d’accordo, metti solo un po’ di buona musica, magari sleepwalker?!”

Ok lo so, forse mi ero fatta prendere dall’entusiasmo che fosse davvero lui, chissà se avrebbe capito quale canzone intendevo.

Va bene, adesso la metto!”.

Quando sentii la melodia un senso di tranquillità mi invase, quanto era bella?! Ogni volta che l’ascoltavo un brivido mi percorreva la schiena, la sua voce così suadente e potente…. Mi trasportava in un altro mondo.

Dai, lo faccio solo perché prima sei stata male!” .

Spense la musica e iniziò a cantare e io come una scema iniziai a piangere, era lui, proprio lui! Non avevo mai avuto la possibilità di ascoltarlo dal vivo, e adesso mi ritrovavo davanti al mio idolo, che mi cantava una delle mie canzoni preferite.

Quelli che dovevano essere 3 minuti di canzone passarono velocissimi, le lacrime continuavano a scendermi dagli occhi così veloci che Adam si preoccupò.

Hey tutto bene? Perché piangi?

No, niente, solo che sentirti dal vivo è un’emozione forte.”

Cavolo adesso fai piangere anche me!” sorrise e mi guardò, quel momento tenero fu interrotto dal suono di un campanello.

Adam andò ad aprire. “Liam!!!! come stai?? Vieni, Eveline è di là, !

Hey ciao bellissima, ma cosa mi combini??”

Ciao fu l’unica cosa che riuscii a dire prima che lui mi abbracciasse forte. Era un uomo robusto alto più di Adam, non sapevo dargli un’età, forse sui 40 anni, aveva degli occhi grandi e affusolati che gli davano un’aria simpatica, nonostante il fatto che io non lo conoscessi,accanto a lui mi sentivo tranquilla, era una persona veramente solare e divertente.

Ho delle sorprese per voi!! Ecco, questo è per Eveline, e questo e per te Adam! Sono dei souviner provenienti dall’Africa.”

oh grazie mille,” aprì la busta che mi aveva dato Liam, era un braccialetto, strano a dir la verità.

Ti starai chiedendo cos’è vero??Sono ossa di antilope, me l’ha fatto un uomo apposta per te! Ha cercato le ossa più belle e le ha usate per fare questo magnifico braccialetto. Ti piace?

wow, si è molto bello grazie!” Non stavo fingendo, era davvero bello!

ok Liam ogni giorno che passa sei sempre più strano.”

Aspetta di vedere il tuo, su aprilo.!”

Adam con un po’ di esitazione aprì il pacchettino, restammo tutti e due a bocca aperta. Era un bellissimo anello nero con sopra delle incisioni africane

E’ fatto di avorio estratto dalla zanna di un elefante.”

Liam ma è bellissimo!!mi sta alla perfezione! Grazie mille davvero.”

Figurati! Sono felicissimo che vi piacciano… sono tutti e due molto singolari!

Già è vero, uno più bello dell’altro.. Quindi hai visitato l’Africa?

più che visitata l’ho osservata dal mio studio, sai, c’è sempre tanto lavoro da quelle parti!però devo dirlo è stata una bella esperienza!”

Restammo li tutti e tre a parlare per un paio d’ore, non sapevo come, ma ormai non pensavo più alla mia vecchia vita e alla mia famiglia ormai mi sentivo in tutto e per tutto Eveline la cuginetta di Adam, …. Avrei voluto che quel momento durasse per sempre. Ma si sa, le cose belle non durano per sempre……

Mi sentii male quando mi accorsi di trovarmi in ospedale, tutto era così diverso, faceva caldo e nell’aria c’era uno strano odore; accanto a me, seduta su una sedia,c’era mia mamma, appena mi vide sveglia mi abbracciò forte, anche io ero felice di vederla, ma non capivo perché mi trovassi li, solo pochi minuti prima stavo chiacchierando allegramente con Adam e adesso mi trovavo in quel luogo sconosciuto.Avrei voluto urlare ma non ci riuscii.

Mamma dove sono??”

In ospedale! Forse non ti ricordi, eri in bici con Laura e tu hai sbandato e sei finita dentro ad un fosso,hai sbattuto la testa. Come ti senti adesso?

Non ci sono parole per descrivere come mi sentivo, ero rassegnata! L’incontro con Adam non era mai avvenuto, Eveline non era mai esistita e neanche Liam. Quel giorno vissuto,era stato solo un sogno che avrei, prima o poi, cancellato dalla memoria. 
FINE
spero in qualche recensione :)

  
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