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Autore: Demisworld    05/08/2013    1 recensioni
Ma un giorno,Cielo scomparve,o meglio un fascio di luce l’avvolse portandola con se chissà in quale luogo,lasciandomi di lei solo il ricordo.Non la vedo ormai da quindici anni.”
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Buenos Aires,anno 2020
“Lo studio non è fatto per me,adoro cantare,è la mia passione”
“Anche la mia,mio padre non vuole,pensa che sia un inutile passatempo,vorrei fargli cambiare idea”
“Ti capisco,siamo nella stessa situazione,canto di nascosto con il mio gruppo" lei lo fissava attentamente,aveva degli occhi più azzurri del cielo,più luminosi delle stelle,era bellissimo.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Cielo, Nicolas
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Triangolo
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Salvar la paz

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Official fan fiction by demisworld

Note dell’autrice: Sono molto affezionata a questa storia,ci ho lavorato su da sabato,volevo fare un video che raccontava la trama della storia ma per ora ho avuto dei problemi con il movie maker.
Questa è la seconda storia che scrivo,l’altra l’ho cancellata perché non mi soddisfaceva,spero che vi piaccia,lasciate una recensione (se volete),se volete contattarmi mi trovate su twitter @AlwaysEmotion,RISPONDERO’ A QUALSIASI DOMANDA E BUONA LETTURA!
 
“Era una normalissima giornata estiva,ero appena arrivato a Buenos Aires,il lavoro mi faceva cambiare città spesso,ma questa volta era diverso,sarei rimasto qui per sempre.
Dopo aver posato le valigie a casa dei miei zii,corsi ad esplorare questo nuovo territorio,ma non essendo un ottimo esploratore mi persi.
Mi trovavo in una piazza deserta,pochi negozi chiusi e un solo bar,decisi allora di entrare e di farmi mostrare la strada per ritornare nel mio quartiere.
Chiesi alla cassiera,una ragazza bionda,con gli occhi color cristallo,che molto gentilmente mi fece aspettare l’orario di chiusura e mi riaccompagnò a casa,fu un’impresa!
Dal quel giorno diventammo amici,poi migliori amici e il 27 agosto del 2005,esattamente quattro anni dopo il nostro “incontro” ci sposammo.
Cielo Magico divenne mia moglie ed io Nicolas Bauer la amavo come un bambino ami il giorno di Natale.
Dal nostro amore nacque una bellissima figlia,Angeles.L’amavamo così tanto.
Ma un giorno,Cielo scomparve,o meglio un fascio di luce l’avvolse portandola con se chissà in quale luogo,lasciandomi di lei solo il ricordo.Non la vedo ormai da quindici anni.”


Buenos Aires,anno 2020

Nicolas ormai trentenne viveva con sua figlia Angeles,una “normale” quindicenne,in una villa bellissima nella periferia della città.
La ragazza all’apparenza normale,nascondeva un segreto,che solo il padre conosceva.Era la figlia della regina di una strana isola chiamata "Felicidad" e ormai non vedeva più la madre da anni perchè era ritornata nel suo regno.Non era un'ottima studentessa e dello studio non ne voleva nemmeno sentir parlare,lo odiava,preferiva ballare e cantare,ma suo padre non accettava queste passioni.

“Deve impegnarsi di più,non è ammissibile che una ragazza che frequenti quest’accademia abbia dei voti così bassi” disse il preside mentre sorseggiava una tazza di caffè.
“La capisco Fernando,ma è una ragazza,è sempre impegnata con me nelle ricerche,lo sa che non sono un genio del computer” risponde Nicolas,difendeva sempre la sua bimba.
“Con tutto il bene che ti voglio Nicolas,ma devi capire che lo studio è importante,che figura ci facciamo noi e che figura ci farai tu? Sarò costretta a cacciarla,esigo il massimo rispetto delle regole e lei sta infrangendo quella principale:studiare il suo sguardo si fece serio,Fernando non lo aveva mai guardato così,all’improvviso Nicolas capì la gravità della situazione.
“Farò di tutto per aiutarla,hai qualche idea”                                                                  
“C’è un piano di studi proprio per ragazzi del genere,è un corso di 2 ore extracurricolari”propose il preside,Nicolas ci pensò su un attimo,ma poi prese una decisione “Per la mia piccola questo e altro,allora la iscrivo”,Nicolas non era mai stato così sicuro e se anche l’idea non fosse piaciuta alla figlia,doveva farlo.

“Angeles oggi alle quattro a scuola,il preside mi ha convocato,non è contento dei tuoi voti ultimamente”
“Papà lo sai che non mi piace studiare,non ne ho proprio voglia di andare lì per due ore con zio Fernando che mi rompe le scatole,non voglio e non ci vado"disse la ragazza quasi in lacrime,Nicolas la guardava fisso negli occhi,voleva per sua figlia il meglio invece Angeles perdeva tempo con quelle canzoncine da bambine “Non mi interessa,tu ci andrai,altrimenti ti scordi,non puoi perdere tempo a cantare,non avrai un futuro così,non capisci niente!”
“Per te non capisco mai niente vero?”Ma lasciamo perdere sono le quattro,faccio tardi,chi lo vuole sentire a quello” 
La ragazza raggiunse la scuola,doveva recarsi nell'aula di musica,forse come prima lezione bisognava canatre o suonare,i suoi occhi si illuminarono.

“Finalmente una ragazza nel gruppo,ci sarà da divertirsi” mormorò un ragazzo appena Angeles varcò la soglia della porta.

Era un'aula stupenda,chitarre,tamburi,microfoni,un vero e proprio paradiso!

C'erano dieci ragazzi seduti in cerchio,lei trovò una sedia vicino ad un biondino e si sedette lì,non vedeva l'ora che arrivava il professore.
“Si saluta maleducata!” “Scusa,ciao!” “Piacere Pablo Bustamante” aveva già sentito quel cognome,era il figlio di Sergio Bustamante,il sindaco del paese “Il figlio di Sergio Bustamante,mi sorprende vederti dovresti essere uno studioso.Mi chiamo Angeles Bauer” “Lo studio non è fatto per me,adoro cantare,è la mia passione” “Anche la mia,mio padre non vuole,pensa che sia un inutile passatempo,vorrei fargli cambiare idea” “Ti capisco,siamo nella stessa situazione,canto di nascosto con il mio gruppo" lei lo fissava attentamente,aveva degli occhi più azzurri del cielo,più luminosi delle stelle,era bellissimo
“E' entrato Fernando,non voglio perdermi la lezione”

Fernando si sedette vicino ai ragazzi ed iniziò a suonare una bellissima melodia che veniva accompagnate con delle splendide parole.

Le due ore subito passarono in fretta,tutti si affrettarono a lasciare la stanza.

“Angeles senti oggi ti va di prendere un gelato insieme?” sussurrò Pablo nell’orecchio della ragazza “Non lo so,sai devo chiedere il permesso a mio padre,facciamo un altro giorno"urlò lei “Okay,non vedo l'ora di vederti domani,stessa ora!"
Pablo si allontanò da lei,lasciandola da sola,mentre lei lo fissava allontanarsi lentamente,forse doveva accettare l’invito 
  
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